Camorra a Napoli, il figlio del boss si pente: nuova luce sulla faida tra clan a Bagnoli

Campania

Felice D'Ausilio, figlio del boss Domenico, evase dal carcere durante un permesso premio nel 2016 e fu arrestato nel dicembre dello stesso anno, ma in quei pochi mesi riuscì a riorganizzare il clan facendo scoppiare una guerra tra famiglie. Ora ha deciso di iniziare a collaborare con lo Stato e le sue parole potrebbero causare un vero terremoto nella camorra dell'area Flegrea

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Quando Felice D'Ausilio evase dal carcere durante un permesso premio, riorganizzò, in poche settimane, il clan che portava il suo cognome. E così a Bagnoli, quartiere occidentale di Napoli, è scoppiata di nuovo la guerra di camorra: non solo omicidi e sparatorie di avvertimento ai rivali, ma anche estorsioni a tappeto per dare un segnale chiaro a tutti i commercianti. Adesso Felice, figlio del boss Domenico, ha deciso di iniziare a collaborare con lo Stato e le sue parole potrebbero causare un vero terremoto nella camorra napoletana dell'area Flegrea.

L'evasione e la faida tra clan

Felice D'Ausilio a maggio del 2016 aveva avuto un permesso premio dal carcere di Tempio Pausania, dove era detenuto per una condanna all'ergastolo. Quel giorno uscì senza scorta con l'unico vincolo di presentarsi a Napoli in commissariato. Non lo fece. Fu arrestato a dicembre. Ma i pochi mesi bastarono per scatenare le ostilità contro i Giannelli. A quanto apprende l'AGI, la sua collaborazione con i pm è iniziata a maggio.

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