La guardia di finanza ha eseguito un nuovo sequestro disposto dalla procura di Santa Maria Capua Vetere per l’imprenditore titolare di una società di Sessa Aurunca
Ha simulato il fitto del suo villaggio turistico sottoposto a sequestro, con l'obiettivo di ottenerne il dissequestro, attraverso la cessione ad un prestanome con tanto di reddito di cittadinanza, mantenendone dunque la titolarità, ma è stato scoperto dalla guardia di finanza. Nuove contestazioni e nuovo sequestro da parte della Procura di Santa Maria Capua Vetere per l'imprenditore titolare di una società di Sessa Aurunca, nel Casertano, che detiene un noto complesso turistico già conosciuto a Baia Domizia, località balneare del Casertano.
La vicenda
Il villaggio turistico è stato sottoposto a sequestro nel gennaio scorso per il reato di autoriciclaggio, e quel provvedimento ha resistito fino alla Cassazione. Nel frattempo il titolare, nel tentativo di far rimuovere il sequestro, ha proceduto al fitto di ramo d'azienda del villaggio per un prezzo esiguo ad una persona poi risultata un suo prestanome. La guardia di finanza (tenenza di Sessa Aurunca) ha quindi scoperto che la cessione era fittizia, e che l'imprenditore continuava a mantenere l'effettiva titolarità del complesso turistico, provvedendo anche alle spese di gestione. È così stato confermato il sequestro.