"Il tratto percorso è un viale esterno alla cinta muraria della città antica, in terra battuta, utilizzato dalle ditte impegnate in cantieri di lavori di scavo, messa in sicurezza e restauro e non accessibile al pubblico", si legge sulla nota
Ha percorso un viale esterno alla cinta muraria e non le strade antiche il turista australiano che a bordo di uno scooter è entrato nel Parco archeologico di Pompei. Lo precisa, in una nota, il Parco stesso. "A precisazione della nota stampa del Comando Provinciale Carabinieri di Napoli relativamente all'intrusione di un turista straniero in scooter nell'area archeologica di Pompei, si chiarisce che il turista introdottosi attraverso il varco di servizio di Porta Vesuvio, seguendo l'ingresso di auto di ditte di cantiere, ha percorso un tratto esterno della città e non strade antiche - si sottolinea in un comunicato -. L'intrusione ha determinato l'attivazione immediata della squadra di vigilanza del Parco che è riuscita a bloccarlo fino all'arrivo dei carabinieri".
La precisazione
E ancora: "Il tratto percorso è un viale esterno alla cinta muraria della città antica, in terra battuta, utilizzato dalle ditte impegnate in cantieri di lavori di scavo, messa in sicurezza e restauro e non accessibile al pubblico. Pertanto, non c'era pericolo né per i visitatori del sito né per il patrimonio archeologico in nessun momento dell'episodio, che si è concluso dopo pochi minuti grazie all'efficiente servizio di vigilanza e videosorveglianza del Parco archeologico".
La vicenda
Questo è quanto chiarito dal Parco stesso. Resta la scena insolità alla quale hanno assistito i carabinieri quando hanno bloccato un turista australiano di 33 anni. Quando è stato fermato, l'uomo si è scusato dicendo di non sapere che quei viali fossero vietati ai mezzi non autorizzati.
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