"Speriamo davvero di essere all'atto conclusivo di questa terribile vicenda". Così il sindaco di Pollica, Stefano Pisani, vicesindaco dell'amministrazione Vassallo dal 2005 al 2010, anno dell'omicidio
Due minuti dopo l'omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo, sul telefono del tenente colonnello Fabio Cagnazzo arriva una telefonata da parte del carabiniere Luigi Molaro, all'epoca suo braccio destro, rimasta senza risposta. Il dato, emerso nelle indagini sull'omicidio del primo cittadino avvenuto nel 2010, è stato definito "inquietante" dalla Dda di Salerno che ha perquisito e indagato i due militari dell'Arma insieme ad un ex sottufficiale, Lazzaro Cioffi, tutti accusati anche di omicidio. I depistaggi successivi al delitto, secondo l'accusa, sarebbero stati "preordinati". L'indagine, guidata dal procuratore di Salerno Giuseppe Borrelli, vede coinvolte in tutto nove persone, indagate a vario titolo per omicidio e associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga.
Il sindaco di Pollica: "Spero in una conclusione"
"Speriamo davvero di essere all'atto conclusivo di questa terribile vicenda". Così il sindaco di Pollica, Stefano Pisani, vicesindaco dell'amministrazione Vassallo dal 2005 al 2010, a proposito delle novità sulle indagini. "L'augurio - prosegue Pisani - è che la magistratura, che in tutti questi anni non si è mai fermata, proseguendo nella ricerca della verità, faccia chiarezza su circostanze più volte da noi poste all'evidenza degli inquirenti e che ancora non hanno trovato risposta.".