In carcere un 23enne e un 18enne, entrambi già noti alle forze dell'ordine. Il primo è accusato di aver rubato un'auto e di aver chiesto denaro per la restituzione, il secondo è stato sopreso nella propria abitazione con una pistola carica
A Torre Annunziata, nel Napoletano, i carabinieri hanno arrestato due giovani di 23 e 18 anni, il primo accusato di aver compiuto una rapina a mano armata e di aver attuato il cosiddetto “cavallo di ritorno”, il secondo è stato invece sorpreso in casa con armi e munizioni. Entrambi erano già noti alle forze dell’ordine.
Le accuse
Il 23enne deve rispondere di estorsione aggravata. Aveva rubato, pistola alla mano, l’auto di un ventenne e per la restituzione pretendeva del denaro. Ma dopo l'accordo telefonico per la restituzione, qualcosa non è andato come programmato e i due hanno iniziato a litigare. Le urla sono state intercettate dai militari a bordo di una volante che passava da quelle parti. Ricostruita la vicenda, il 23enne è stato arrestato e ora è in attesa di giudizio nel carcere napoletano di Poggioreale. Il 18enne è accusato invece di detenzione illegale di armi e munizioni. I militari, durante una perquisizione nella sua abitazione, hanno trovato e sequestrato una pistola semiautomatica Beretta calibro 6,35, sulla quale sono in corso accertamenti per verificare il suo eventuale utilizzo per fatti di sangue o altri delitti. L'arma era carica e pronta all'uso. Dopo le formalità di rito, il giovane è stato portato in carcere ed è in attesa di giudizio.