Protesta allevatori bufale: latte versato davanti alla sede della Regione Campania

Campania
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Decine di litri sono stati versati dagli allevatori della provincia di Caserta, che non hanno ottenuto un incontro con i vertici regionali per ridiscutere il piano su Brucellosi e Tubercolosi

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Decine di litri di latte di bufala sono stati versati davanti alla sede della Regione Campania da parte degli allevatori di bufale della provincia di Caserta, che non hanno ottenuto un incontro con i vertici della Regione per ridiscutere il piano su brucellosi e tubercolosi.

Allevatori bufalini sfilano in un corteo di protesta a Napoli sulla questione brucellosi. Il corteo si è concluso davanti alla sede della regione Campania. Napoli 21Luglio 2022. ANSA/CESARE ABBATE
Gli allevatori di bufale versano il latte davanti alla sede della Regione Campania - ©Ansa

La protesta

Cinquanta allevatori di bufale per la produzione di mozzarella si sono recati a Napoli per protestare contro il piano istituzionale di lotta alla brucellosi e alla tbc delle bufale. Un piano che gli allevatori contestano perché le loro proposte di vaccinazione e prevenzione, al posto dell'abbattimento delle bufale, non vengono accolte. Il corteo, partito da Giugliano, ha percorso Napoli dallo stadio Maradona fino a percorrere via Caracciolo e giungere alla sede della Regione, con i trattori, una bara e una banda che suonava musiche funebri "De Luca, vogliamo risolvere davvero brucella e tbc. È l'ora del dialogo", recita lo striscione del corteo che ora è davanti alla sede del governatore. Gli allevatori chiedono un incontro con De Luca, che finora non c'è stato.

Il corteo degli allevatori di bufale a Napoli
Il corteo degli allevatori di bufale a Napoli - ©Ansa

Il latte versato

La protesta si è conclusa con una scena che richiama l'esecuzione di migliaia di bufale a causa dell'epidemia di brucellosi e tbc, bufale quasi tutte poi rivelatesi non ammalate dopo l'esecuzione: infatti il latte, davanti all'ingresso della Regione protetto da decine di agenti di polizia e carabinieri, è stato versato su una bara a simboleggiare la lenta ma determinante morte del settore. I manifestanti hanno chiuso la protesta dando appuntamento a Roma il 28 luglio per un corteo che chiederà un incontro con i dirigenti dei partiti nazionali vista la chiusura del dialogo con la Regione Campania.

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