Cdm approva lo scioglimento del Comune di San Giuseppe Vesuviano

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Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi: ieri è stato anche approvato il non esercizio di tre Golden Power. Una nota firmata dai sindacati e da vari esponenti politici: “È emergenza democratica”

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Il Cdm, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, nella riunione di ieri ha approvato lo scioglimento di un piccolo Comune in provincia di Napoli, San Giuseppe Vesuviano, e il non esercizio di tre Golden Power.

Nota politici-sindacati: “È emergenza democratica”

“’Mentre a Roma si discute, Sagunto è espugnata’. Napoli rischia di non farcela. È emergenza democratica. La questione criminale è questione nazionale. Gli ultimi tre comuni sciolti per mafia dal consiglio dei ministri sono tutti della provincia di Napoli. Dopo Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, tocca ora a San Giuseppe Vesuviano. A quasi 150mila abitanti di questi tre comuni è sospesa la democrazia. Siamo perciò di fronte a un'emergenza nazionale che riguarda la democrazia e il rispetto dei diritti costituzionali. Troppi territori dell'area metropolitana di Napoli sono terre di nessuno. Abbiamo bisogno di fronteggiare l'emergenza". Così in una nota firmata da Sandro Ruotolo, senatore indipendente, Gilda Sportiello, deputata 5 stelle, Marco Sarracino, segretario metropolitano Pd Napoli, Francesco Dinacci, coordinatore metropolitano di Articolo Uno, Peppe De Cristoforo, Sinistra italiana, Don Gennaro Pagano, cappellano carcere minorile di Nisida, Maurizio de Giovanni, scrittore e Nicola Ricci, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati, rispettivamente segretari Cgil, Cisl e Uil di Napoli.

“Più uomini e mezzi per combattere la camorra”

"Più uomini, più mezzi per combattere la camorra – prosegue la nota - ma bisogna anche cominciare a intervenire sulle radici economiche e sociali da cui la camorra trae forza. Dispersione scolastica, mancanza di formazione, mancanza di lavoro. Non siamo all'anno zero ma certamente ci troviamo di fronte al rischio di assuefazione e di indifferenza che significa complicità con la camorra”.

“Ridurre divario Nord-Sud o non ci sarà ripartenza da pandemia”

I firmatari concludono: “Il tempo è finito. O si riducono le diseguaglianze economiche e sociali, o si riduce il divario Nord-Sud, o non ci sarà nessuna ripartenza dalla pandemia. Roma capisca la gravità della situazione perché rischiamo di compromettere definitivamente il destino di un'intera area del Paese".

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