La dimora del sindaco del capoluogo campano è disabitata e i profughi, donne e bambini, sono stati sistemati lì già da qualche giorno
Una villa disabitata e 18 profughi ucraini che trovano alloggio, dopo aver affrontato un viaggio di giorni e giorni per mettersi in salvo dalla guerra. La villa appartiene al sindaco di Benevento, Clemente Mastella, e alla moglie, la senatrice Sandra Lonardo.
I profughi
I profughi, donne e bambini che non avevano parenti in Italia e altre sistemazioni su cui contare, si trovano a Ceppaloni già da qualche giorno, nella stessa villa che anni fa era al centro delle cronache mondane e soprattutto politiche per i ricevimenti che l'allora ministro della Giustizia e leader dell'Udeur era solito organizzare in occasione della festa del Campanile, che apriva a fine estate la stagione politica. Ora nel salone delle feste, nella dépendance, e nel salotto con il doppio camino sono stati sistemati gli ucraini.
L’Altrabenevento: “Mastella è andato oltre le chiacchiere”
La notizia non trapela dai proprietari, che hanno preferito mantenere il più stretto riserbo sulla decisione di ospitare a proprie spese 18 persone, ma dall'associazione che a Benevento conduce una forte opposizione al sindaco, spesso anche a colpi di esposti in procura. Per il coordinatore di "l'Altrabenevento", Gabriele Corona, Mastella "è andato oltre le chiacchiere e non si è limitato a invocare l'impegno della Caritas. L'ex ministro ha deciso di non dare notizie ufficiali perché la solidarietà non si deve sbandierare".