Secondo gli inquirenti, il reato che viene contestato all'indagato, ritenuto legato al clan Longobardi-Beneduce, sarebbe stato commesso ai danni del titolare di un negozio di abbigliamento del centro della città flegrea
I carabinieri e la Direzione Distrettuale Antimafia hanno arrestato A. I., già sottoposto a fermo, con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Secondo gli inquirenti, il reato che viene contestato all'indagato, ritenuto legato al clan Longobardi-Beneduce, sarebbe stato commesso ai danni del titolare di un negozio di abbigliamento del centro della città flegrea. Lo scorso 15 febbraio il gip di Napoli ha emesso una misura cautelare in carcere nei confronti dell’uomo, attualmente detenuto nell'istituto penitenziario di Secondigliano. L'attività investigativa è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile.