Benevento, bimbo morto con trauma cranico: madre e zii indagati per omicidio volontario

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La procura ha inviato gli avvisi di garanzia per procedere alla nomina dei consulenti tecnici d’ufficio che eseguiranno l’autopsia e gli accertamenti medico legali. Si tratta dunque di un atto dovuto. Individuate come parte offese il padre del piccolo, attualmente detenuto, e la nonna paterna

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La madre, sua sorella e il marito di quest'ultima sarebbero secondo l'accusa responsabili della morte del bimbo di 5 mesi ricoverato in tre ospedali diversi per un trauma cranico, che la scorsa settimana lo ha portato alla morte.

La decisione della procura

La procura della Repubblica di Benevento ha inviato gli avvisi di garanzia ai tre per procedere alla nomina dei consulenti tecnici d'ufficio che eseguiranno l'autopsia e tutti gli accertamenti medico legali per stabilire le cause del decesso. Un atto dovuto l'avviso di garanzia, proprio per consentire quelli che si definiscono accertamenti tecnici irripetibili. Ma la procura individua anche come parti offese il padre del piccolo, attualmente detenuto e la nonna paterna. Si procede per omicidio volontario. Ciò lascia intendere che la versione fornita dalla madre e dagli zii sul trauma accidentale, dovuto a un colpo inferto con una spazzola dalla cuginetta che voleva solo giocare, non ha convinto del tutto gli inquirenti.
Domani sarà intanto conferito l'incarico al medico legale Emanuele D'Oro che stava già analizzando le cartelle cliniche prima che il bimbo morisse. D'Oro sarà affiancato dal neurochirurgo Tommaso Tufo e dalla neonatologa Beatrice Leopardo. Domenica mattina saranno poi eseguiti tutti gli esami.

La vicenda

Il bimbo, che viveva con la madre e gli zii in un alloggio popolare del rione Libertà di Benevento, era stato portato in ospedale per la prima volta il 16 gennaio scorso, al pronto soccorso del "Fatebenefratelli", dove era rimasto per qualche giorno e dove i medici avevano riscontrato attraverso una tac il trauma cranico. Il 25 gennaio scorso il ricovero al "Rummo" di Benevento, dove la tac di controllo aveva evidenziato l'emorragia cerebrale. Da lì il trasferimento in eliambulanza al "Santobono" di Napoli, dove il piccolo è rimasto soltanto tre giorni. Le sue condizioni erano disperate e il tragico epilogo è stato inevitabile. 

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