Covid, De Luca: "Mascherine all'aperto? Proroga certa"

Campania
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Così il governatore della Campania: "Quando diciamo che chi si vaccina è immunizzato per il 92% al massimo, dobbiamo sapere che anche con la seconda dose c'è un 10% che si contagia. Il vantaggio è che chi è immunizzato non va in terapia intensiva e non ha problemi seri"

"Facciamo altre 10 ordinanze per rendere obbligatorie 10 mascherine, anche sulle orecchie". Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine di una visita al Policlinico di Napoli, preannunciando la proroga dell'ordinanza sull'obbligo delle mascherine all'aperto che scade a fine luglio. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA)

Le dichiarazioni

"Quando diciamo - ha detto - che chi si vaccina è immunizzato per il 92% al massimo, dobbiamo sapere che anche con la seconda dose c'è un 10% che si contagia. Il vantaggio è che chi è immunizzato non va in terapia intensiva e non ha problemi seri ma contagia a sua volta gli altri, quindi l'uso della mascherina dev'essere obbligatorio sempre anche quando si è vaccinati per la tutela propria e degli altri. È davvero un martirio portare la mascherina? Certo è un piccolo fastidio ma in cambio abbiamo una grande protezione e un aiuto per tornare alla vita normale. Un po' di buon senso". De Luca ha anche sottolineato i rischi della movida: "avete visto - ha detto - le immagini dei locali notturni e delle discoteche? Anche quando fanno finta di avere ingressi controllati, venti, dieci, trenta persone, arrivano l'una-le due di notte e si scatenano, entrano centinaia di persone a fare quello che vogliono. Non va bene". 

"Green pass, proteste? Con liberi tutti chiude Paese"

E ancora:  "La manifestazione contro il green pass? Non capisco qual è l'alternativa. Hanno fatto la manifestazione per chiedere cosa? Ricreazione per tutti? Liberi tutti? Siamo liberi, pronti a divertirci e poi a chiudere l'Italia. Lasciamo perdere le stupidaggini, andiamo avanti. Abbiamo perso un mese e mezzo per responsabilità nazionali perché la comunicazione fatta da Roma è stata sconcertante e ha creato dubbi, incertezze, preoccupazioni. Tante segnalazioni contraddittorie sono arrivate anche alle Regioni. Le scemenze dette a Roma hanno creato un clima di confusione che ha rallentato la vaccinazione. Adesso si sta riprendendo la somministrazione di dosi con grande impegno, i giovani hanno capito che se non ci vacciniamo non torniamo alla vita normale".

"Se serve rinvieremo inizio scuola" 

E sempre sui vaccini: "Dobbiamo vaccinare i ragazzi, facciamo uno sforzo in questi giorni, nella prima settimana di agosto e nell'ultima. Poi faremo un punto a inizio settembre, se sarà necessario aspettare un'altra settimana per aprire le scuole lo faremo. Per aprire le scuole in presenza la precondizione è avere tutto il personale vaccinato e in Campania lo abbiamo fatto, siamo primi in Italia, abbiamo vaccinato tutti. Ora l'importante è completare la campagna di vaccinazione in modo tale che i ragazzi potranno tornare a scuola in grande tranquillità. Rilanciamo l'appello a vaccinarsi tutti, anche sotto i 18 anni. Tra i tanti primati che vantiamo c'è anche quello di avere in Campania il più alto livello di immunizzazione del personale scolastico. Praticamente tutti hanno avuto la doppia dose, ora dobbiamo completare il lavoro per la popolazione studentesca se vogliamo, e questo è l'obiettivo, riaprire tutte le scuole in presenza. Mettetevi la mascherina sempre anche se siete vaccinati. Manteniamo quella prudenza e quel senso di responsabilità senza ascoltare le stupidaggini che ogni tanto arrivano da no Vax, sotto Vax e pippe varie. Vacciniamoci tutti se vogliamo tornare a una vita normale sul piano economico, umano e sociale. In questo periodo estivo non perdiamo la testa, se facciamo la ricreazione in queste settimane poi la paghiamo per mesi".

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