Il pullman è volato giù per almeno 10 metri ed era affollato anche per un guasto che si era verificato in mattinata alla funicolare. L'autista del mezzo è deceduto
A Capri un bus è precipitato a Marina Grande nei pressi del lido "Le Ondine". Da quanto trapela, l'incidente si è verificato intorno alle 11:30 di questa mattina. Il bilancio è di un morto, l'autista del mezzo, e 23 feriti. A quanto riferisce il sindaco Marino Lembo, sono quattro le persone trasferite a Napoli con l'elisoccorso e le cui condizioni destano maggiori preoccupazioni. Gli altri feriti sono ricoverati all'ospedale Capilupi di Capri in condizioni non particolarmente gravi (LE FOTO). Il decesso della vittima, Emanuele Melillo di 33 anni, è stato accertato sul luogo dell'incidente. Sono in corso i rilievi da parte della polizia scientifica di Napoli sul luogo del disastro.
La ricostruzione dei fatti
Il minibus era in salita e procedeva a velocità normale dal porto di Capri ad Anacapri, poi d'improvviso ha sbandato leggermente verso destra, poi a sinistra e lentamente avrebbe sfondato la ringhiera e precipitato nel vuoto per almeno 10 metri. Questa la dinamica alla studio dei vigili del fuoco e della polizia che conducono le indagini sull'incidente. Il minibus, dell'azienda Atc, era impegnato nel servizio di trasporto pubblico sull'isola ed è rimasto incastrato tra la scogliera e una struttura metallica, su un tratto di spiaggia libera, nei pressi del porto commerciale, non lontano da uno stabilimento balneare. Molta paura ma nessun ferito tra coloro che si trovavano sull'arenile, alcuni dei qual raccontano di essere intervenuti per confortare i feriti in attesa delle ambulanze.
Il grave incidente si è verificato nei pressi della caserma della Guardia di Finanza che è dotata di un sistema di videosorveglianza. Non si esclude, dunque, che l'accaduto sia stato ripreso e registrato. Si tratterebbe di immagini fondamentali per ricostruire la dinamica dell'accaduto.
Ferite 23 persone
In totale i feriti sono stati 23. Secondo quanto fa sapere l'Asl Napoli 1 Centro, per 15 pazienti si è reso necessario il ricovero. I feriti presentano politraumi con fratture multiple, sospette lesioni vascolari dei distretti toracoaddominali, policontusioni multiple, escoriazioni multiple, ferite lacero contuse. Gli otto pazienti con problematiche meno gravi, nonostante la valutazione di ricovero per l'osservazione conseguenziale all'incidente, lo hanno rifiutato.
Ipotesi malore dell'autista
Secondo il vice sindaco di Anacapri Francesco Cerrotta "l'autista potrebbe aver avuto un malore: al momento è solo un'ipotesi, ma escludo si sia trattata di una manovra azzardata perché il mezzo era in salita. Qualcuno - aggiunge - avrebbe visto i medici soccorrere con un defibrillatore l'autista". La causa del decesso di Melillo, che era ausiliario della Croce Rossa Italiana ed era iscritto nei ruoli dei sottufficiali dal 2011, dovrà essere accertata dall'esame autoptico.
I colleghi della vittima: "Era autista esperto"
La vittima viveva a Napoli nella zona del centro storico: era separato, aveva un bimbo e - raccontano i colleghi - una nuova compagna in dolce attesa. Tutti i giorni faceva il pendolare da Napoli per andare a lavorare sull'isola azzurra dove era impiegato all'Atc, l'azienda trasporti caprese, da diversi anni. "Aveva un contratto a tempo determinato, tipo stagionale - riferisce all'ANSA Franco Chierchia, delegato Usb in Atc - ma essendoci una carenza di organico riusciva a lavorare quasi tutto l'anno anche perché in inverno quando la funicolare è chiusa per manutenzione noi con i bus forniamo il servizio sostitutivo. Quindi era un lavoratore esperto che conosceva le strade dell'isola''. Tra i colleghi circola l'ipotesi che Emanuele abbia avuto un malore mentre era alla guida del mezzo, anche perché nel tratto in cui si è verificato l'incidente la carreggiata è rettilinea.
Rispetto alle condizioni del parco mezzi di Atc, il delegato sindacale sottolinea che ''è un po' vecchio. Qui ci sono ancora in circolazione mezzi Euro 0 per cui era stata fatta una deroga fino al 2020 ma camminano ancora, però la vettura dell'incidente era più recente: un Tractor di seconda generazione. Il parco mezzi è assolutamente da rimodernare''. Complessivamente a Capri sono 25 i bus ATC che effettuano servizio la cui capienza, al 100 per cento, è di 36 passeggeri, ma per le norme anti covid allo stato attuale la capienza è ridotta all'80 per cento.
Volontari Croce Rossa: "Abbiamo perso un amico"
"E' stato un volontario del corpo militare volontario di Croce Rossa, una persona speciale, sempre pronta ad aiutare gli altri". Così il capitano Raffaele De Rosa, comandante del Naapro di Napoli, del Corpo militare della Croce Rossa Italiana ricorda il giovane conducente del bus. "Alla famiglia di Emanuele - dice commosso De Rosa - vogliamo esprimere il nostro cordoglio e la nostra vicinanza" .
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Il sindaco Marino Lembo: "Macchina dei soccorsi ha funzionato"
"Siamo profondamente tristi per la perdita di un giovane ragazzo e per la situazione dei feriti che è in continua evoluzione. Il nostro compito ora è quello di aiutare le famiglie e di stare vicini ai loro cari". Così il sindaco di Capri Marino Lembo. "E' un brutto momento per me e per l'intera comunità isolana - prosegue il primo cittadino -. Siamo profondamente addolorati e davvero scioccati per quanto accaduto questa mattina. Ad accertare i fatti ci saranno le indagini e le verifiche tecniche. Ora è il momento del dolore. Qualunque altra affermazione rischia di diventare superflua. Mi sento, comunque, di esprimere il nostro doveroso plauso alla macchina dei soccorsi che è stata immediata ed efficiente. Ci stringiamo forte alla famiglia del giovane autista, andato incontro ad un triste destino nell'adempimento del suo lavoro, e siamo vicini ai feriti ai quali auguriamo di guarire al più presto. Siamo in continuo contatto con gli ospedali dove sono stati ricoverati quelli più gravi per avere aggiornamenti sulle loro condizioni e prestiamo la dovuta assistenza a quelli ricoverati a Capri ed alle loro famiglie. Faremo tutto ciò che è possibile, come Comune - conclude il sindaco - per esternare la nostra vicinanza alla famiglia del giovane autista deceduto, stimato e ben voluto da tutti. Al momento in segno di rispetto abbiamo sospeso tutti gli eventi in programma per oggi".
Il gestore del lido adiacente: "Miracolo se non è andata peggio"
Accanto al lido Le Ondine c'è una porzione di arenile pubblico gestito da Leonardo Rusciano, che i capresi conoscono come la spiaggia di Zi Ciccio, il nonno di Leonardo, frequentatissima soprattutto dai bambini delle colonie estive. Anche oggi ce n'erano una quindicina in acqua quando a un tratto dalla strada di Marina Grande è venuto giù il minibus. "Penso che San Costanzo ci abbia fatto la grazia - spiega Rusciano - quel vialetto su cui è precipitato il bus è la strada d'accesso alla nostra spiaggia. Di lì, tempo una ventina di minuti, sarebbero passati i bambini per guadagnare l'uscita alla fine dell'ora. Sarebbe stata una strage. Nella disgrazia, è stato un miracolo se non è andata peggio".
L'uomo poi racconta quanto ha vissuto: "Sono corso subito - dice - tutto è accaduto a 20/30 metri da me. C'è stato panico sulla spiaggia e si è alzato un polverone. La gente gridava, io ero al bar e come prima cosa ho pensato che qualcuno stesse annegando. Poi sono stato travolto da una nuvola di polvere e sono corso. Ho visto l'autobus rovesciato e la gente che gridava. Poi sono sopraggiunte le sirene dei soccorsi e le eliche degli elicotteri. No - risponde a chi gli chiede se quel pericolo fosse mai stato fiutato - è un punto della strada dove si procede necessariamente adagio. Troppo stretta. Ecco perché penso a un malore del conducente: è l'unica spiegazione possibile".
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