Whirlpool, azienda annuncia avvio procedura licenziamenti. Draghi incontra gli operai

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La decisione della società è stata comunicata dai vertici della multinazionale nel corso dell'incontro online convocato dal Mise. Oltre cento lavoratori sono intanto giunti presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere. Il segretario regionale dei metalmeccanici della Uil: "Qui per incontrare Draghi"

La Whirlpool ha deciso di avviare la procedura di licenziamento collettivo per i lavoratori dello stabilimento di via Argine a Napoli. La decisione della società, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, è stata comunicata dai vertici della multinazionale nel corso dell'incontro online convocato dal Mise. Terminato il tavolo il viceministro Todde ha annunciato che riconvocherà le parti nelle prossime settimane. "Non mollo io e non mollano i lavoratori - ha dichiarato - Riconvocherò tavolo in tempi brevi, ora subito interlocuzioni con sindacati. L'azienda non può comportarsi così". Nel primo pomeriggio i lavoratori dello stabilimento si sono riuniti in un'assemblea per decidere le iniziative di lotta da intraprendere alla luce dell'annuncio della multinazionale. Una delegazione di lavoratori si è poi recata al carcere di Santa Maria Capua Vetere dove ha incontrato il presidente del Consiglio, Mario Draghi. Secondo fonti di Palazzo Chigi, il premier si è impegnato a seguire da vicino il dossier, insieme al ministro competente Giancarlo Giorgetti.

Lavoratori a Santa Maria Capua Vetere incontrano Draghi

Nel frattempo, oltre cento lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli sono arrivati alla casa circondariale "Francesco Uccella" di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) dove alle 16 si è tenuta la visita del presidente del Consiglio, Mario Draghi e del ministro della Giustizia, Marta Cartabia. La delegazione di operai ha bloccato la circolazione stradale lungo la statale Appia e poi hanno iniziato ad intonare l'inno di Italia. Gli operai, dopo aver liberato la statale Appia, hanno urlato agli agenti intervenuti in assetto antisommossa: "Togliete i caschi e protestate con noi".  Draghi ha poi incontrato gli operai in protesta.

Draghi: “Licenziamento è un grave sgarbo”

"Draghi ci ha detto che la decisione della Whirlpool di avviare la procedura di licenziamento per i dipendenti dello stabilimento di Napoli rappresenta un 'grave e inaccettabile sgarbo istituzionale'", ha detto Accurso al termine dell'incontro avuto con il premier assieme agli altri due sindacalisti Raffaele Apetino (segretario Fim-Cisl Campania) e Rosario Rappa (Fiom-Cgil Napoli)."Il Presidente del Consiglio - ha aggiunto Accurso - si è impegnato a trovare una soluzione industriale alla vertenza, assicurando che si impegnerà personalmente”. Il leader dei metalmeccanici della Uil spiega poi che come sindacalisti hanno chiesto a Draghi di sollecitare la Whirlpool "a non avviare la procedura di licenziamento e di preservare gli accordi sottoscritti". L'altro sindacalista Rappa ha affermato che "l'importante è far ripartire la produzione al sito di via Argine, anche senza la Whirlpool".

I lavoratori Whirlpool davanti al carcere di Santa Maria Capua Vetere
I lavoratori Whirlpool davanti al carcere di Santa Maria Capua Vetere - ©Ansa

L'annuncio dell'azienda: "Stabilimento insostenibile"

L'amministratore delegato di Whirlpool Italia, Luigi La Morgia, nel confermare i licenziamenti, ha affermato: "Siamo consapevoli della nostra scelta, siamo il più grande investitore e produttore di elettrodomestici in Italia". L'azienda poi ha precisato che "a causa del forte calo della domanda della lavatrici prodotte a Napoli lo stabilimento è diventato insostenibile per Whirlpool. Per questo motivo, più di due anni fa l'azienda ha iniziato a discutere di potenziali scenari di transizione e a lavorare con i sindacati e gli stakeholder istituzionali, sia nazionali che locali, al fine di minimizzare l'impatto legato all'uscita di Whirlpool dallo stabilimento di Napoli. Non essendo emersa nessuna alternativa, il 31 ottobre 2020 è stata cessata la produzione nel sito".

Prevista la possibilità di trasferimento nel Varesotto

"Whirlpool avvierà la procedura di licenziamento collettivo relativa alle persone del sito di Napoli il prossimo 15 luglio secondo quanto previsto dalla normativa vigente - si legge in una nota diffusa dall'azienda -. Nel corso della procedura, della durata massima di 75 giorni, i lavoratori percepiranno la normale retribuzione. L'azienda ha informato i sindacati della possibilità di trasferimento presso la sede di Cassinetta di Biandronno (Varese). Per coloro che lasceranno volontariamente l'azienda nel corso della procedura è previsto un trattamento economico di uscita". L'incentivo per chi lascerà volontariamente l'azienda sarà di 85mila euro.

Giorgetti: "No a cassa integrazione è irragionevole"

"È irragionevole non accettare la proposta delle 13 settimane di cassa integrazione - dichiara il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti -. Siamo perplessi rispetto a questo rifiuto che danneggia solo i lavoratori Whirlpool, che dovrebbero invece essere tutelati".

Fiom: "Con procedura di licenziamento si rompe dialogo"

"La narrazione che siete stati stati buoni e avete portato pazienza, ce la potevate risparmiare - dichiara Barbara Tibaldi della Fiom-Cgil -. Per 26 mesi non abbiamo preso tempo come dice La Morgia, abbiamo lottato per tenere aperto lo stabilimento di Napoli. Whirlpool in questi 26 mesi ha triplicato i profitti realizzando 5 milioni di prodotti". Secondo la sindacalista le lavoratrici e i lavoratori "hanno tenuto aperto lo stabilimento di Napoli e ciò ha permesso a Whirlpool di guadagnare di più nonostante la pandemia. Richiamiamo l'azienda alle sue responsabilità. L'avvio della procedura di licenziamento interrompe il dialogo". Per Tibaldi quindi è necessario "utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali necessari, rispettando così l'avviso comune siglato da Cgil- Cisl- Uil. Per quanto ci riguarda se Whirlpool mette in campo azioni offensive, sarà guerra". Rosario Rappa (Fiom-Cgil) ha annunciato che le lavoratrici e i lavoratori di Napoli "risponderanno con forza e con iniziative esemplari. Con l'avvio della procedura di licenziamento collettivo annunciata oggi da Whirlpool, il dialogo con l'azienda da questo momento si interrompe. Ci aspettiamo un'iniziativa forte da parte del governo. Il governo non può limitarsi a prendere atto, deve intervenire". 

Viceministra Todde: "Prolungare la cassa integrazione di 13 settimane"

La viceministra Alessandra Todde, secondo quanto si apprende da fonti presenti al tavolo di trattativa con l'azienda, ha chiesto di prolungare la cassa integrazione di 13 settimane per dare il tempo al piano industriale di prendere forma per salvaguardare i posti di lavoro della Whirlpool di Napoli. "Ripercorro anche io alcuni passaggi importanti - ha dichiarato Todde -. In questi mesi ho portato al tavolo una discontinuità importante, i sindacati hanno comunicato di essere pronti a considerare la possibilità della chiusura dello stabilimento da parte di Whirlpool, cosa che in passato non era mai avvenuta". Per questo motivo si è chiesto all'azienda "di accettare la proroga della cig di ulteriori 13 settimane, cosa che non significa allungare il brodo, ma dare la possibilità ad un percorso di rilancio, portato avanti da noi e Invitalia, di prendere forma, con un piano industriale alternativo e solido, fondamentale per non impoverire ulteriormente il territorio di Napoli garantendo la salvaguardia occupazionale". 
"In questi mesi sono stati messi a disposizione dell'azienda decine di milioni di euro di supporto da parte del governo - afferma Todde -, che rinnova l'impegno a lavorare lealmente, con la cassa integrazione gratuita fino a ottobre e un piano di reindustrializzazione, su cui stiamo già lavorando. Questa scelta dell'azienda è incomprensibile".

Cisl Campania e Fim: "Schiaffo ai lavoratori"

"Dopo più di due ore di confronto serrato la multinazionale americana ha confermato la decisione di non utilizzare le 13 settimane di Cassa integrazione, nonostante la disponibilità data dal Mise e da Fim, Fiom, Uilm ad aprire un tavolo di confronto per trovare una soluzione occupazionale ai 340 dipendenti di Napoli. Queste ulteriori settimane avrebbero permesso in questa fase di forte ripresa economica e lavorativa, soprattutto nel mercato del bianco, e di utilizzo dei fondi derivanti dal Pnrr di avere ulteriore tempo per ricercare una soluzione lavorativa e occupazionale. Valutiamo questa decisione una mancanza di rispetto per l'Italia e le sue istituzioni, per i lavoratori che tanto hanno fatto per la multinazionale e per il sindacato". E' quanto affermano in una nota i segretari generali di Cisl Campania e Fim Campania Doriana Buonavita e Raffaele Apetino. "Quello di Whirlpool - si sottolinea - è un comportamento inaccettabile e di estrema irresponsabilità. L'azienda non ha rispettato gli accordi sottoscritti con governo e sindacato e scappa seppure abbiamo uno scenario diverso da quello del 2018 dove si configurava un periodo di crisi per il settore che, oggi, grazie al Pnrr si intravede la possibilità di risposte occupazionali. Scappa irresponsabilmente lasciando a casa 340 lavoratori e le loro famiglie, in un territorio difficile come quello di Napoli". "La vertenza Whirlpool di Napoli - si sottolinea - è importante per le lavoratrici e i lavoratori coinvolti ma simbolicamente essa rappresenta un termometro sociale importante di misurazione del tasso di coesione di tutta la Campania attorno ad un tema delicato come quello del lavoro, che non possiamo permetterci che ci sfugga di mano. Non può finire in questo modo, - conclude la nota della Cisl - chiediamo al Presidente della Regione De Luca e al Presidente del Consiglio Draghi con la loro autorevolezza di far fare un passo indietro a Whirlpool e di avere il tempo necessario e utile ad una soluzione lavorativa che tuteli le maestranze e apra anche prospettive di rinascita del Paese che non possono essere soffocate con queste modalità".

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