Pompei, scoperta piantagione di droga in area del parco archeologico

Campania

La coltivazione si estendeva su un'area di 2mila metri quadrati, tra l'ex polverificio borbonico ed il locale Centro Commerciale "La Cartiera". Veniva irrigata mediante sistemi automatizzati di pompaggio che attingevano dal vicino fiume Sarno

Una vasta piantagione di marijuana in un fondo demaniale del Parco Archeologico di Pompei: è quanto hanno scoperto, grazie anche all'utilizzo di droni, i carabinieri che hanno sequestrato l'area. Sigilli a 18 mila piante di marijuana, per un totale di 9 tonnellate di peso oltre a materiale per la coltivazione ed il confezionamento. 

La piantagione

La coltivazione si estendeva su un'area di 2mila metri quadrati, tra l'ex polverificio borbonico ed il locale Centro Commerciale "La Cartiera". Veniva irrigata mediante sistemi automatizzati di pompaggio che attingevano dal vicino fiume Sarno. Al terreno demaniale, protetto alla vista da una fitta vegetazione selvatica, si accedeva mediante un angusto cunicolo ricavato nel muro di cinta dell'edificio di origine borbonica.

Le parole del direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel

"Ringraziamo le forze dell'ordine per l'eccellente lavoro effettuato contro queste operazioni criminali - ha commentato il Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei , Gabriel Zuchtriegel -. Da oltre un anno il Parco di Pompei sta procedendo a bonificare l'intero complesso monumentale dai rifiuti che gli anni di abbandono avevano portato a trasformare in vera e propria discarica abusiva. Con il completamento della bonifica dei rifiuti, ormai prossimo, si è avviata anche la bonifica della vegetazione infestante per liberare l'area e poter avviare il cantiere di recupero e restauro che consentirà la riapertura al pubblico di 5 ettari del parco storico, caratterizzato dal lunghissimo Viale dei Platani in doppio filare". E' stata avviata - ha aggiunto Zuchtriegel - la procedura per la rete di videosorveglianza perimetrale del complesso che, una volta attiva, consentirà di avere il pieno controllo del monumento.

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