A quanto emerso dalle indagini, la vittima, liberata grazie a un blitz della polizia nei pressi di Orvieto, era stata sequestrata a scopo di estorsione. In arresto due soggetti sorpresi in auto insieme all’uomo: in corso accertamenti su una terza persona
Liberato lungo l'A1 nei pressi di Orvieto, grazie ad un blitz della polizia, un italiano di origine campana, di 57 anni, sequestrato in provincia di Napoli. Da quanto emerso dalle indagini, il rapimento era avvenuto a scopo di estorsione. In arresto, con l'accusa di sequestro di persona, sono finiti due uomini nati in Francia ma di origine magrebina, sorpresi in auto insieme al sequestrato. Su un terzo uomo, anche lui magrebino, sono ancora in corso accertamenti per chiarirne la posizione nella vicenda.
Gli arrestati viaggiavano su un'auto con targa francese
L'episodio - riferisce la questura di Terni - è avvenuto martedì intorno alle 13:30 in una cittadina dell'hinterland napoletano, quando alla sala operativa della polizia stradale di Roma sono giunte alcune segnalazioni sul presunto sequestro. Secondo le informazioni fornite, i rapitori e il sequestrato viaggiavano a bordo di un'auto di colore scuro, con targa francese e diretta al nord. La polizia stradale di Orvieto, con il coordinamento del Centro operativo di Fiano Romano, è riuscita in tarda serata a intercettare il veicolo segnalato con le quattro persone a bordo. Al momento del controllo agli agenti non è sfuggito lo sguardo di evidente sollievo di uno degli occupanti il quale, avvicinato da un poliziotto, ha sussurrato a bassa voce di essere stato rapito. Accompagnato negli uffici della Polstrada, la vittima ha sporto denuncia raccontando i particolari del suo sequestro e riferendo che, con ogni probabilità, la ragione del gesto era da ricondurre a questioni di presunti crediti reclamati dai sequestratori. Sono ancora in corso gli accertamenti per capire in che ambito possa essere maturato il presunto debito.
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Le indagini
Le successive indagini della Stradale di Orvieto, sotto il coordinamento della procura di Terni, hanno permesso di appurare che l'intenzione dei rapitori era quella di condurre il sequestrato in Francia per liberarlo solo una volta che il riscatto fosse stato pagato. Non sarebbero state usate armi per minacciare il cinquantasettenne, al quale però è stato subito sottratto il cellulare. Le indagini - riferisce sempre la polizia - hanno anche evidenziato lo spessore criminale di caratura internazionale dei sequestratori, già inquisiti anche per rapine a mano armata, aggressioni contro le forze dell'ordine e fuga da una stazione di polizia.
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