Frode al Fisco da 20 milioni di euro, nove indagati nel Napoletano

Campania

Smantellata un'organizzazione criminale responsabile di numerose frodi fiscali ai danni dell'erario, formata da imprenditori e commercialisti tra cui anche un ex appartenente alla Guardia di Finanza in congedo

Tre persone sono finite in carcere e altre sei ai domiciliari perché ritenute parte di un'organizzazione criminale responsabile di numerose frodi fiscali ai danni dell'erario. A quanto emerso dalle indagini della Procura di Napoli, il sodalizio era formato da imprenditori e commercialisti tra cui anche un ex appartenente alla Guardia di Finanza in congedo, il 58enne L. C. L'uomo faceva da "consulente" alle aziende per evadere il Fisco, e le informava su eventuali e controlli e attività riservate delle Fiamme Gialle.

Gli indagati

In carcere, arrestato proprio dai finanzieri, oltre al 58enne anche il commercialista C. S. e (65 anni) e il ragioniere fiscalista 49enne A. C. Ai domiciliari i commercialisti D. S. (figlio di C. S.), M. Z., F. A. R. e gli imprenditori S. M., G. D. I., R. P.

L'indagine, che ha portato al sequestro anche di beni per 20 milioni di euro, è stata realizzata dalla Guardia di Finanza (Nucleo di polizia economico-finanziaria di Caserta) e dal personale dell'Agenzia delle Dogane di Napoli, ed è nata da una verifica sul pagamento dell'Iva nei confronti di una società operante nel commercio di prodotti elettronici. Il sistema fraudolento si basava sull'emissione e l'annotazione di fatture per operazioni inesistenti, nonché sull'utilizzo dello schema tipico delle "frodi carosello". Gli accertamenti hanno portato alla luce anche il ricorso ad indebite compensazioni di imposta attraverso l'utilizzo di crediti in realtà inesistenti. 

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