Covid Campania, la diretta di De Luca: "Senza rigore tra due settimane zona rossa"

Campania

Così il presidente della giunta regionale durante il punto settimanale: "Quello che succederà dipenderà per il 50% dai nostri comportamenti e poi dall'altro 50% dalla campagna di vaccinazione. Se ci manteniamo responsabili avremo una estate di liberazione". Poi l'annuncio: "La prossima settimana Capri sarà isola Covid free e faremo una campagna di promozione mondiale"

"Se la zona gialla viene intesa come movida irresponsabile in due settimane non diventeremo zona arancione ma zona rossa. Quello che succederà dipenderà per il 50% dai nostri comportamenti e poi dall'altro 50% dalla campagna di vaccinazione. Se ci manteniamo responsabili avremo una estate di liberazione". Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante il consueto punto settimanale sull'emergenza Covid in diretta Facebook. Poi ha annunciato: "La prossima settimana Capri sarà isola Covid free e faremo una campagna di promozione mondiale. La settimana successiva lo sarà Ischia - ha aggiunti - e poi daremo priorità alle categorie turistiche delle altre zone come il Cilento e la Costiera Sorrentina". (COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - LA SITUAZIONE IN CAMPANIA)

“Mentre mimetica vaga, continua il furto di dosi alla Campania”

Durante il suo intervento, De Luca non ha risparmiato un attacco al commissario per l’emergenza, Francesco Figliuolo. "Mentre si vede una tuta mimetica su un paio di anfibi vagare per l'Italia continua il furto delle dosi di vaccino ai danni della Campania. Il dato di ieri ci dice che sono stati sottratti 211mila vaccini, uno scandalo che continua, una vergogna nazionale”, ha dichiarato il governatore, che ha denuncato anche il "sottofurto" relativo al minor numero di dosi Pfizer e Moderna consegnate in Campania. "Avessimo avuto le dosi che ci spettavano - ha aggiunto - avremmo completato tutto, ma già così oggi siamo all'avanguardia".

“Domenica apre hub a Capodichino. Napoli immune entro luglio”

De Luca ha anche fatto sapere che domenica aprirà il maxi-hub vaccinale allestito dalla Regione Campania in un hangar dell'aeroporto di Capodichino, messo a disposizione dalla Atitech dell'imprenditore Gianni Lettieri. La struttura conta 32 box vaccinali su una superficie di 10mila metri quadri, 150 unità di personale impegnate ogni giorno per poter erogare fino a sei-ottomila dosi quotidiane, "ovviamente a patto di ricevere i vaccini che ci spettano. Se e quando sarà così, la Campania sarà di gran lunga la prima regione italiana per capacità vaccinale”, ha dichiarato il governatore. L'hub di Capodichino accoglierà cittadini delle tre Asl di Napoli e provincia. "Il nostro obiettivo è completare per luglio l'immunizzazione della città di Napoli, sarebbe un risultato di rilievo mondiale”, ha poi spiegato De Luca. ”Vediamo se ce la facciamo, ovviamente dipenderà dai vaccini”.

De Luca a Draghi: “Si rispetti il Sud”. E su Salvini: “Sfondatore di porte aperte”

De Luca si è poi rivolto al premier Draghi offrendogli tre occasioni “per dimostrare che si ha rispetto per il Sud”. La prima: “Nel riparto del fondo sanitario nazionale si diano ai campani le stesse risorse che si danno agli altri cittadini. Ad oggi ogni cittadino campano riceve 30 euro pro capite in meno l'anno rispetto ad un cittadino della Lombardia e del Lazio, 42 in meno rispetto a Emilia e Veneto". La seconda: "Dare ai cittadini campani la stessa percentuale di vaccini del resto d'Italia, oggi siamo ultimi nella percentuale dei vaccini distribuiti". Infine la terza occasione: "Approvare la proposta di legge varata dalla nostra Giunta che riguarda la semplificazione delle norme sugli appalti, quando si fa un ricorso non si blocca l'opera ma al massimo si riconosce un rimborso se si ha ragione, e poi una puntualizzazione del reato di abuso di ufficio”.

Infine, alcune frecciate rivolte al leader della Lega, Matteo Salvini: "Si è confermato il più grande sfondatore di porte aperte. In modo particolare ho apprezzato la sua posizione su due argomenti, il primo è quello delle chiusure alle 22 o alle 23 di sera. Io ho detto di chiudere i ristoranti alle 23, peraltro. Salvini ha rivendicato come un grande risultato l'affermazione di Draghi sulla possibile revisione degli orari a metà maggio sulla base dei contagi, ma era la stessa cisa che Draghi aveva detto dieci giorni prima".

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