La giovane è stata trovata in fin di vita nel cortile di un condominio, con tre ferite da arma da taglio all'addome, entrambe le caviglie spezzate e sul corpo i segni di una probabile violenza sessuale. Non si esclude nessuna pista
È stata trovata in fin di vita nel cortile di un condominio nel pieno centro di Pompei, con tre ferite da arma da taglio all'addome, entrambe le caviglie spezzate e sul corpo i segni di una probabile violenza sessuale. È morta così nel pomeriggio di giovedì una studentessa universitaria, Grazia Severino, che avrebbe compiuto 24 anni proprio domani, venerdì 30 aprile. Un decesso che ha suscitato orrore anzitutto tra i soccorritori, per le condizioni straziate del corpo, e che sta impegnando gli investigatori per ricostruire una dinamica che appare sempre più aggrovigliata e complessa con il passare dei minuti, tanto da non permettere al momento di escludere alcuna pista.
La caduta dal quarto piano
Una cosa appare certa: la ragazza è stata soccorsa da una ambulanza del 118 nel cortile dei box auto di un condominio di via Carlo Alberto, prima traversa, dopo una caduta dal quarto piano dell'edificio, probabile motivo della frattura delle caviglie. Sul motivo della caduta e su ciò che possa essere accaduto prima, sulle profonde ferite all'addome (che potrebbero essere state inferte con un paio di forbici) e sui segni di abusi sessuali restano aperte tutte le ipotesi.
La ragazza non viveva lì
La giovane donna non viveva in quello stabile - che dista meno di 400 metri dalla basilica-santuario della Madonna del Rosario, meta prima del covid di milioni di pellegrini ogni anno - ma in via Plinio, ai confini tra Pompei e Torre Annunziata. I carabinieri stanno ascoltando familiari e amici per ricostruire le ultime ore di vita di Grazia, capire perché si fosse recata in quel palazzo, quale fosse il suo stato d'animo.
Indagini complesse
Le indagini sono coordinate dalla procura di Torre Annunziata, pm Antonio Barba. Quella che inizialmente stava suscitando profondo orrore come una aggressione sessuale culminata nell'ennesimo femminicidio potrebbe rivelarsi una vicenda più complessa, cominciando dalla dinamica degli avvenimenti che si è conclusa con la caduta dal quarto piano. A chiamare aiuto è stato un residente nello stabile, che ha visto la ragazza sul selciato in fin di vita: i soccorsi sono giunti tempestivamente ma sono stati vani, Grazia è deceduta poco dopo l'arrivo nell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia.