Nel capoluogo campano sono emerse violazioni circa la presenza dei distributori di gel disinfettante all'ingresso e dei misuratori di temperatura
In un supermercato di Salerno, è stata rilevata la positività al Covid (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - MAPPE E GRAFICI - L'EMERGENZA IN CAMPANIA) in un tampone di superficie, su un totale di 14 effettuati, prelevato sul terminale di pagamento POS. Lo hanno accertato i Nas durante una campagna di verifiche effettuata a livello nazionale presso i supermercati per accertare la corretta esecuzione delle operazioni di sanificazione anti-Covid. A Napoli sono emerse violazioni circa la presenza dei distributori di gel disinfettante all'ingresso e dei misuratori di temperatura. In alcuni casi sebbene fossero presenti, non c'era personale addetto a controllare che il cliente li usasse prima di entrare nel supermercato. Problemi sono stati segnalati circa il numero di clienti presenti contemporaneamente, più alto rispetto al consentito. Per questo motivo i carabinieri del Nas hanno comminato sanzioni per circa 30mila euro.
Criticità sulla conservazione degli alimenti
Nei controlli compiuti in 12 supermercati di Napoli nessuna traccia del Covid sulle tastiere delle bilance e dei pos, sulle maniglie dei frigoriferi e dei carrelli. In collaborazione con il personale dell'Asl Napoli 1 Centro, i militari hanno eseguito 120 tamponi prelevando campioni dalle superfici maggiormente esposte al tatto da parte dei clienti. Nessuno degli esami ha dato esito positivo. Criticità, invece, sono emerse circa la conservazione degli alimenti che hanno costretto il Nucleo per la Tutela della Salute a disporre la chiusura amministrativa di due strutture dove si lavoravano gli alimenti: in entrambe sono state rilevate carenze igienico sanitarie tali da spingere i militari a sequestrare ben 500 chilogrammi di alimenti, perlopiù surgelati, carne e latticini e insaccati risultati privi di tracciabilità.