Operazione antidroga tra Napoli e Benevento: 14 arresti

Campania
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L’intervento della guardia di finanza, coordinata dalla Dda del capoluogo campano, ha portato anche alla notifica di cinque obblighi di dimora per il reato di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti

Vasta operazione antidroga sull'asse Napoli-Benevento della guardia di finanza di Benevento che, coordinata dalla Dda di Napoli, hanno eseguito 14 arresti e notificato cinque obblighi di dimora per il reato di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento

Il provvedimento eseguito, che ha riguardato - complessivamente - 19 soggetti, di cui 12 residenti in provincia di Benevento e 7 in territorio napoletano, è stato emesso all'esito delle complesse investigazioni svolte che hanno consentito, nel tempo, l'arresto in flagranza di reato di 6 soggetti e il sequestro di significativi quantitativi di sostanza stupefacente.

Le indagini

Le indagini dei finanzieri del nucleo di Polizia Economico hanno consentito di fare luce su due distinti gruppi criminali, in stretto contatto tra loro, attivi nei territori di Napoli e Benevento, che si occupavano del traffico di droga e della cessione di considerevoli quantitativi di cocaina e marijuana. Nello specifico, le indagini hanno evidenziato l'operatività criminale di un primo gruppo di soggetti operante sul territorio di Napoli, in particolare nei quartieri Vasto - San Lorenzo - Mercato - Case Nuove, organizzato secondo un modello piramidale che vede al vertice un napoletano di 29 anni quale principale fornitore della sostanza stupefacente, rivenduta rispettivamente nel territorio partenopeo da due fratelli, anch'essi di origini napoletane, e nell'area beneventana da un pregiudicato locale per reati specifici, referente del secondo gruppo operante nel territorio sannita, attraverso l'intermediazione dei citati germani, sia in prima persona che con l'ausilio di pusher assunti alle proprie dipendenze. I restanti indagati fornivano il proprio costante contributo all'associazione occupandosi della custodia (spesso presso abitazioni di soggetti insospettabili e/o parenti) e della rivendita dello stupefacente, nonché della riscossione dei relativi proventi che poi consegnavano ai vertici del gruppo criminale.

Lo spaccio di droga

Le indagini hanno inoltre evidenziato come le cessioni di stupefacente ai consumatori avvenivano principalmente in modo "itinerante", cioè previo contatto telefonico da parte degli acquirenti al loro pusher di riferimento mediante l'utilizzo di linguaggio "criptico", nonché l'uso di auto a noleggio e/o intestate a terze persone soprattutto da parte degli esponenti del gruppo beneventano, i quali avevano necessità di muoversi sulla tratta Benevento/Napoli e ritorno per rifornirsi dello stupefacente da cedere nel capoluogo sannita, soprattutto nel quartiere Capodimonte e nei Rioni Libertà e Ferrovia. 

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