Tra i beni sequestrati ci sono appartamenti, negozi, un'azienda di fuochi pirotecnici e quote societarie. La cosca venne creata da Domenico Mallardo, e resa potente dal boss Francesco Mallardo, a cavallo tra gli anni settanta e ottanta
Supermercati, caseifici, panifici e un'azienda di fuochi pirotecnici. Ammonta a circa 10 milioni il valore del decreto di sequestro beni eseguito stamattina nel Napoletano dalla Divisione Anticrimine, sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Questura di Napoli, nei confronti di esponenti del clan Mallardo, uno dei principali gruppi camorristici della provincia.
Il clan Mallardo
La potente cosca è presente a Giugliano, grosso centro a Nord di Napoli, estendendosi lungo una larga fetta del territorio domitio, a cavallo con la provincia di Caserta. La cosca venne creata da Domenico Mallardo, e resa potente dal boss Francesco Mallardo, a cavallo tra gli anni settanta e ottanta. Il sequestro di oggi ha riguardato in particolare Salvatore Lucente, 37 anni, genero del boss Francesco Mallardo, considerato una delle menti economiche del clan, attivo nell'entroterra a Nord di Napoli ed aderente al cartello della "Alleanza di Secondigliano". Lucente viene considerato dagli investigatori come un elemento di "alto profilo" del clan Mallardo, grazie all'appartenenza all'entourage familiare, incaricato degli investimenti economici con il denaro da riciclare ma anche di pianificare operazioni economiche con il potente clan Contini, attivo nel centro di Napoli.
I beni sequestrati
Tra i beni sequestrati c'è il supermercato "2 m "s.r.l di Giugliano, intestato a Nunzia Lucente, cugina di Salvatore Lucente, che sta scontando in carcere una condanna del 2018 a 13 anni e 4 mesi per associazione di stampo camorristico ed altri reati. Una delle imprese più grandi è il "Panificio Campano", con diversi punti vendita a Villaricca, Giugliano e Casoria. I suoi prodotti - secondo quanto hanno ricostruito le indagini degli agenti della Divisione Anticrimine, diretti dal vicequestore Nunzia Brancati - venivano imposti dal clan Mallardo ai panifici dell'area a Nord di Napoli creando un regime di oligopolio. Altra azienda sequestrata è il "Caseificio dei Sapori" , in via Nicolini, a Napoli. Sede centrale a Napoli, viale Umberto Maddalena e a Giugliano, sul centralissimo Corso Campano per "Accendi un sogno- fuochi di artificio" che produce fuochi pirotecnici. In totale il sequestro comprende le quote sociali e l'intero patrimonio di quattro società, otto locali, due appartamenti, due terreni, un garage, un deposito, un' auto, due moto, ed il 50% di un' imbarcazione, oltre a 29 conti correnti bancari ed a 25 mila euro in contanti Il provvedimento di sequestro - su disposizione del Tribunale di Napoli-sezione misure di prevenzione - precede la confisca dei beni.