Il tasso di incidenza è apri al 10,29% (ieri era al 12,3%). I guariti sono 2.294, per un totale di 219.030, mentre i decessi sono 62
Il nuovo live con tutti gli aggiornamenti di oggi in Campania
In Campania i nuovi positivi registrati oggi sono 1.862 su 22.753 test (18.081 tamponi molecolari e 4,672 antigenici). I guariti sono 2.294, per un totale di 219.030, mentre i decessi sono 62. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)
19:40 - In ospedali casertani posti letto quasi esauriti
Posti letto Covid quasi esauriti negli ospedali del Casertano, che si trova ad affrontare la fase acuta della terza ondata, anche se la situazione, fanno sapere dall'Asl di Caserta, resta stabile e il trend non sembra in peggioramento. C'è dunque un continuo "ricambio" di pazienti negli ospedali, che non sta creando situazioni di eccessiva saturazione come durante la seconda ondata. Al Covid Hospital di Maddaloni, dove sono presenti in totale 85 posti letto tra intensiva, sub-intensiva e pazienti Covid meno gravi, sono un'ottantina i posti letto occupati, con la sub-intensiva piena e l'intensiva quasi al limite; situazione simile al Melorio di Santa Maria Capua Vetere, dove su 50 posti letto, sono tutti pieni quelli di sub-intensiva (non c'è la terapia intensiva) mentre c'è qualche posto libero per le degenze meno gravi. Quasi tutto pieno anche all'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, dove sono occupati 81 posti su 85 riservati al Covid e dislocati tra l'ospedale modulare e reparti come malattie infettive e l'area del pronto soccorso riservata al Covid: 10 sono i pazienti in terapia intensiva su 14 posti disponibili, mentre è tutto esaurito alla sub-intensiva (18 su 18) così come per le degenze meno gravi (48 su 48). Altri cinque pazienti sono nel pronto soccorso (tre sottoposti a ventilazione polmonare). Intanto dopo due giorni di calo dei positivi attuali, dovuto al maggior numero di guariti giornalieri rispetto alle nuove positività, i dati tornano a crescere: 263 i nuovi casi a fronte di 170 guariti, per un numero di attuali positivi che raggiunge quota 7237 (80 in più di ieri); sempre oltre il 10% il tasso di positività (12,85% con 2046 tamponi processati, ieri era al 14,5%). Cresce, rispetto agli ultimi due giorni, anche il numero delle vittime: sono sette nelle ultime 24 ore (cinque quelle registrate tra sabato e lunedì), per un conto totale di 896 persone decedute causa Coronavirus nel Casertano da inizio pandemia (marzo 2020).
18:38 – Benevento, Mastella: “Ridotto affitto ai negozi in proprietà del Comune”
Il canone d'affitto per gli esercizi commerciali di proprietà del Comune saranno ridotti per 12 mesi per dare un sostegno concreto alle aziende che hanno dovuto sospendere o ridurre la propria attività a causa dell'emergenza Covid-19. E' quanto ha deliberato la giunta comunale di Benevento, presieduta dal sindaco Clemente Mastella. Sono in tutto una ventina i locali di proprietà comunale interessati dall'iniziativa, che si vedranno, dunque, esentati dal pagamento del 25% dei canoni d'affitto per l'anno 2021 o dallo scomputo dei canoni eventualmente già pagati. "Considerato il perdurare del lockdown, disposto dal Governo per fermare il diffondersi dei contagi da coronavirus, è sembrato doveroso contribuire in questo modo nei confronti di quanti utilizzano spazi comunali. - ha detto il sindaco Mastella - E ci auguriamo, ora, che la nostra azione possa essere presa d'esempio anche da altri e che possano andare incontro alle difficoltà che, oggi, molte attività si trovano a dover affrontare".
17:25 - In Campania 1.862 nuovi casi su 22.753 test
Torna a calare la curva dei contagi in Campania ma aumenta in maniera netta il numero dei decessi che sale a 62, ieri erano 43. Secondo i dati dell'Unità di crisi della Regione Campania, sono 1.862 i casi positivi nelle ultime 24 ore su 18.081 tamponi molecolari esaminati. Ieri il tasso di incidenza era pari a 12,30%, oggi è pari a 10,29%. Dall'inizio della pandemia supera quota 5mila il numero dei decessi arrivando a 5002. In merito al report posti letto su base regionale aumentano a 178 i ricoveri in terapia intensiva mentre calano quelli in degenza passando dai 1620 di ieri ai 1598 di oggi.
17:01 - Ospedali area Nord di Napoli sotto pressione
All'ospedale di Giugliano (al quale fanno riferimento i cittadini residenti in diversi Comuni dell'area a nord di Napoli) dei cinque posti di rianimazione disponibili per il Covid quattro sono occupati mentre sono 16 quelli di degenza ordinaria occupati. Non va meglio alla 'subintensiva' del Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli dove risultano occupati 32 posti sui 36 disponibili. All'ospedale di Frattamaggiore la semintesiva è tutta occupata (32 posti) e 4 su 5 quelli di terapia intensiva.
16:17 - Saturo l'ospedale di Polla
E' saturo oltre la capienza il reparto Covid dell'ospedale Luig Curto di Polla, in provincia di Salerno. I pazienti ricoverati sono 11 su un totale di 10 posti letto, come previsto dal piano ospedaliero. Nel reparto di terapia sub intensiva risultano ricoverati nove pazienti, mentre sono occupati anche i due posti letto disponibili di terapia intensiva. L'ospedale Curto serve principalmente l'utenza dei comprensori del Vallo di Diano, Tanagro e Alburni.
16:00 – Vaccini, Asl Napoli 2: “Già somministrate 110mila dosi”
"In 70 giorni di attività sono state somministrate circa 110.000 dosi di vaccino contro il Covid19 presso nell'Asl Napoli 2 Nord. A Giugliano, per esempio, il centro vaccinale allestito nei locali adiacenti l'ospedale ha fatto registrare un'elevata produttività con una media di oltre 280 dosi al giorno per un totale di circa 20.000 somministrazioni a partire dallo scorso 5 gennaio. Questo dato e la necessità di assicurare i servizi vaccinali alla terza città più popolosa della Campania aveva già indotto l'ASL a programmare l'attivazione di altri due centri vaccinali sul territorio cittadino per garantire la vaccinazione di massa": E' quanto fa sapere, con una nota l'Asl Napoli 2 Nord. "Entro l'8 aprile, infatti, a Giugliano saranno allestite le strutture vaccinali presso la Scuola Rita Levi Montalcini nell'area GB Futura e presso il Palazzetto dello Sport in via Casacelle. Su tutto il territorio dell'Asl, invece, saranno attivati complessivamente sette nuovi centri già nella prima metà di aprile presso palestre e centri sportivi", prosegue la nota. "Ci scusiamo per i disagi verificatisi in questi giorni, purtroppo si sono sommate una serie di problematiche. Molti cittadini sono venuti presso il centro vaccinale per chiedere informazioni o senza prenotazione; gli anziani, poi, quasi sempre sono accompagnati, determinando un raddoppio delle persone presenti. Inoltre, i tempi richiesti per una vaccinazione prima del blocco di Astrazeneca erano 7 minuti, ora si attestano sui 25 minuti. Sono tante le persone- dice il Direttore dell'ospedale di Giugliano Quinto Nunzio che, senza necessità medica, pretendono la vaccinazione con Pfizer; si sono anche verificati episodi di richieste violente che abbiamo dovuto gestire con le Guardie Giurate. Tutto ciò rallenta molto le operazioni, crea grande stress alla struttura e mette a rischio il buon andamento della campagna. Chiediamo perciò ai cittadini di rispettare gli orari degli appuntamenti, non presentarsi senza prenotazione e attenersi alle indicazioni dei medici." L'Azienda, inoltre, sta richiamando i Medici di Famiglia a garantire la propria collaborazione, prestando la massima attenzione alla segnalazione di fragilità e non indirizzando i pazienti presso i centri vaccinali, a meno di una convocazione da parte dell'Asl.
15:22 - In Campania somministrate quasi 700mila dosi di vaccino
Ad oggi in Campania sono state somministrate 681.272 dosi di vaccino contro il Covid19. Di queste 458.225 sono prime dosi e 223.047 sono richiami. Alla mezzanotte di oggi ci sono 689.949 adesioni in attesa di convocazione. La maggioranza delle dosi è stata somministrata alle persone dagli 80 agli 89 anni, in tutto 188.231. Seguono le persone dai 40 ai 49 anni con 97.367 dosi, quelle dai 60 ai 69 anni con 91.507 dosi, poi le persone dai 30 ai 39 anni con 75.763 dosi.
14:56 - Psicologi: “Subito concorsi per colmare carenza delle Asl”
Bandire concorsi per colmare la carenza di psicologi nelle Asl e, allo stesso tempo, valorizzare le risorse presenti sul territorio, per offrire ai cittadini le prestazioni previste dai Lea ed evitare l'aumento di casi clinici nella fase successiva all'emergenza Coronavirus. È la richiesta avanzata dall'Ordine degli Psicologi della Campania alla Regione nel corso di un incontro che si è svolto stamattina. Il presidente dell'Ordine, Armando Cozzuto, e la coordinatrice della commissione Sanità dell'Ordine, Antonietta Grandinetti, hanno consegnato un documento ai presidenti delle commissioni Sanità e Bilancio della Regione, Vincenzo Alaia e Franco Picarone. "Il Covid ha messo a nudo le fragilità del Sistema sanitario nazionale - si legge nel documento - in termini di prevenzione e assistenza territoriale. Oggi non si può parlare di salute senza parlare di salute psicologica. Una volta sconfitto il virus, dobbiamo prepararci al riemergere di altre patologie che oggi passano in secondo piano". Alla luce di questo, l'Ordine sottolinea la "grave carenza" di psicologi all'interno delle Asl e chiede una "rivalutazione del fabbisogno", invitando i direttori generali ad "attivare le procedure concorsuali e a consultare gli psicologi nella stesura dei nuovi atti aziendali, al fine di garantire assistenza ai cittadini nel rispetto dei Lea".
14:49 - Passeggeri senza mascherina, lite su bus ANM
Lite tra autista e due giovani che non indossavano la mascherina anti-Covid questa mattina su un autobus della linea 162 dell'ANM. I due sono saliti sull'autobus a Marano (Napoli) e l'autista li ha richiamati, invitandoli ad indossare il dispositivo di sicurezza. Poco dopo, però, i due giovani hanno tolto nuovamente la mascherina per fumare. L'autista, giunto a Napoli, nel quartiere Chiaiano, ha fermato l'autobus e ha avviato una discussione con i due degenerata in una colluttazione. Sono intervenuti i Carabinieri che hanno identificato i due giovani, di 18 e 19 anni. I due sono stati accompagnati in Ospedale per controlli insieme all'autista.
14:30 - In Irpinia calano contagi ma ospedali in difficoltà
Ospedali irpini sotto stress mentre l'indice di positività al Covid è sceso nelle ultime 24 ore dal 9,7% al 7,2. Non si fermano però i decessi, quattro nella giornata di ieri, tre residenti in Irpinia e un uomo della provincia di Napoli. Nelle aree Covid dell'Azienda ospedaliera "San Giuseppe Moscati" di Avellino, sono attualmente ricoverati 80 pazienti: 9 in terapia intensiva su 10 posti letto; 31 nelle aree Verde e Gialla del Covid Hospital; 9 in Medicina d'urgenza; 13 in Malattie infettive; 7 in Geriatria; 11 nel plesso ospedaliero di Solofra (Avellino). Nell'ospedale "Frangipane" di Ariano, di competenza della Asl, sono 5 i ricoverati in terapia intensiva su 7 posti letto disponibili; 24 pazienti in Area Covid, 15 dei quali occupano 15 posti letto su 16 in Medicina e 9 (su 10 posti letto) in Sub intensiva; 12 (su 12 posti letto) sono ricoverati nel reparto di Medicina Covid.
14:18 - Vaccini, Unità crisi Campania: "Rispettati protocolli ufficiali"
"In merito a notizie stampa", l'Unità di crisi della Regione Campania comunica che "le vaccinazioni in Campania, sin dall'inizio della campagna vaccinale, avvengono nel pieno rispetto dei protocolli ufficiali, secondo le priorità previste dal Piano nazionale".
14:00 - Infettivologo del Cardarelli: “Verso una lieve diminuzione”
"C'è un aumento di sintomatici e di pressione sugli ospedali, ma dai dati sappiamo anche che stiamo vivendo già una fase di stazionaria, tendente verso una lieve diminuzione, se continuiamo così riusciamo a passare questo nuovo picco". Così Alessandro Perrella, infettivologo dell'Ospedale Cardarelli di Napoli e membro dell'Unità di Crisi regionale per il covid19 descrive all'ANSA i giorni di massima pressione della terza ondata del virus in Campania con i reparti quasi pieni del suo ospedale ma anche del Cotugno, dell'Ospedale del Mare, del San Giovanni Bosco e del Loreto Mare, tutti ospedali in prima linea sul virus. "In questi giorni - spiega Perrella - abbiamo richieste maggiori di soggetti per cure in ospedale, non significa pazienti in fin di vita ma a cui serve un trattamento di livello superiore, con analisi come la tac. E' in rialzo anche la necessità di terapia subintensiva, è una fase che stiamo gestendo bene anche grazie a una buona codificazione delle dimissioni con terapia a casa che sta funzionando, infatti abbiamo molto raramente secondi ricoveri, cioé pazienti che tornano. In questi mesi abbiamo sviluppato diagnosi precoci con schemi terapeutici per evitare la degenerazione. Abbiamo creato un algoritmo che valuta per ogni soggetto la carica virale e la sintomatologia clinica, valuta se si può controllare e quindi dimettere con una terapia da seguire a casa. Mandiamo tutto il fascicolo al medico di base segnalando anche i giorni di controlli previsti dopo la dimissione. E' stato uno studio prezioso che ci permette di liberare con efficacia i posti letto e rispondere ai nuovi arrivi". Mentre si proseguono i vaccini, resta quindi la lotta in ospedale contro il virus: "Non esistono - ricorda l'infettivologo - terapie efficaci se non il vaccino. Gli anticorpi monoclonali sono per soggetti non ospedalizzati perché frena l'ingresso virus nelle cellule e quindi evitano il peggioramento. Un anno ci ha aiutato a gestire meglio il supporto dei malati, con terapie che non bloccano il virus ma ne limitano gli effetti secondari, come gli steroidi e i cortisonici. Ad esempio sappiamo che il desametasone funziona più di altri steroidi nell'associazione con gli antifiammatori fans". Migliorano le terapie nelle corsie in cui si abbassa l'età media: "Ci sono persone più giovani - conferma Perrella - che arrivano al pronto soccorso del Cardarelli, ma l'età media resta alta, oggi ci aggiriamo tra 60 e 65 anni prima erano più gli over 65. C'è un piccolo aumento di pazienti che pensano di venire prima in ospedale per evitare un peggioramento ma in generale la maggior parte quando viene ha già una sintomotalogia importante"
13:55 - No Dad in piazza a Napoli
Personaggi del piccolo schermo ma prima di tutto mamme di bambini alle prese con i primi anni di formazione in tempi di Covid e di scuole chiuse: c'erano anche Veronica Maya e Maria Mazza, volti noti della tv, stamattina in piazza a Napoli a dar man forte alle altre mamme dell'associazione 'Scuole Aperte Campania'. Il raduno a via Nazario Sauro, poco lontano dalla sede della Regione Campania cui i manifestanti chiedono di riaprire le porte della scuola. Una galassia variegata che comprende anche le insegnanti dei nidi aderenti al Sic (Servizi per l'Infanzia Campania) e gli operatori del trasporto scolastico, gli autisti dei pullmini gialli (148 nella sola città di Napoli) che da un anno non lavorano né ricevono sostegni. In testa loro, Veronica Maya e Maria Mazza. "Non sono una negazionista e capisco il problema - precisa Veronica Maya (rpt Maya, ndr), per anni volto dello Zecchino d'Oro - ma il Covid non può essere il pretesto per la paralisi totale. Dobbiamo imparare a conviverci col virus. Anche perché non è non andando a scuola che si eliminano i rischi. Ho tre bambini in Dad che passano almeno sei ore al giorno davanti allo schermo e sappiamo quante insidie il pc nasconda. La scuola in presenza è insostituibile per i genitori che lavorano e per gli stessi bambini. Noi dello spettacolo siamo delle privilegiate - conclude - ma ritengo giusto appoggiare questa battaglia e dare una mano a chi non ha le mie stesse possibilità. Con i docenti vaccinati non avrei nessun problema a mandare a scuola i miei figli". D'accordo Maria Mazza che punta l'indice contro la Regione e chiede l'intervento del Governo: "Il Governo - spiega la soubrette - deve garantire uniformità. Non capisco perché mia figlia che vive a Napoli debba stare in Dad e i miei nipoti che stanno a Roma possano invece andare a scuola in presenza. Il Governo si deve rendere conto che esiste un caso Campania. In questa regione non si va a scuola da sei mesi e io ho la fortuna di poter garantire un'ottima scuola a mia figlia, in cui si fa un'ottima Dad. Ma gli altri? Le mamme di Miano, o quelle di Ponticelli, che non hanno le mie stesse opportunità? Questa è una battaglia di tutti. Chiudere le scuole inoltre, è un piacere che si fa alla camorra sempre pronta ad arruolare nuove leve". Schierati in circolo ci sono i pullmini gialli del trasporto scolastico. A rappresentare le ragioni degli autisti il leader di Assodiritti Carlo Di Dato: "La Regione ha annunciato investimenti nel trasporto pubblico per 1 miliardo e 100 milioni per nuovi treni e bus. Chiediamo che i 100 milioni siano dirottati in favore di questa categoria che da un anno non lavora e che deve sostenere ingenti spese assicurative per rimettersi in carreggiata e ripartire appena riapriranno le scuole. Sono lavoratori del settore privato che tuttavia offrono un servizio pubblico in media a 10mila bambini nella sola città di Napoli che e da più di un anno, con le scuole chiuse, non hanno più entrate. I nostri pullmini sono sanificati, l'accesso è limitato e in sicurezza". Chiedono di tornare a lavorare le insegnanti dei nidi. "Il nostro è un servizio privato - spiega Katia Mascolo, presidente di Sic - se stiamo chiusi nessuno ci paga. Il 15% delle strutture ha chiuso i battenti e i sostegni previsti dal precedente governo sono arrivati solo in parte per un disguido dovuto all'Inps. Chiediamo solo di tornare a lavorare in sicurezza". D'accordo le mamme dell'associazione scuole Aperte: "Ci sono studi secondo i quali i bambini hanno una capacità di contagio ridotta del 50% - sottolinea Palmira Pratillo - e al di là di tutto qui non si sta tenendo conto dei diritti dei bambini". "Lo Stato abbia il coraggio di imporre l'obbligatorietà del vaccino", è la provocazione dell'avvocato Maria Grazia Celardo del direttivo di "Scuole Aperte Campania".
12.35 - Caritas Benevento: "Cresce domanda panieri alimentari"
La domanda supera di gran lunga l'offerta e per questo la Caritas Diocesana di Benevento è alla ricerca di altre risorse economiche per soddisfare tutte le richieste avanzate in questa fase di emergenza da pandemia Covid. A renderlo noto è il direttore don Nicola De Blasio. "Le domande ricevute agli sportelli del Centro di Ascolto della Caritas Diocesana, provenienti dai 72 comuni di Benevento ed Avellino dove si trovano le 116 parrocchie della nostra Arcidiocesi di Benevento, - spiega don Nicola De Blasio - sono state 535 (120 domande provenienti dai comuni delle province; 415 dal comune capoluogo) sui 400 panieri disponibili, stiamo cercando altre risorse economiche per aumentare almeno fino a 450 i panieri da distribuire nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì Santo".
11:01 - Eav chiede di poter realizzare centro vaccinale
Realizzare un centro vaccinale nelle strutture di pertinenza dell'Eav. È l'idea del presidente dell'azienda di trasporti Umberto De Gregorio, contenuta in una lettera inviata oggi al governatore della Campania Vincenzo De Luca, nella quale l'Ente autonomo Volturno manifesta la propria disponibilità a "realizzare presso le proprie strutture, con organizzazione e costi - anche del personale sanitario - a nostro carico, un centro vaccinale al fine di dare un contributo alla lotta in corso alla pandemia Covid". In questo centro sarebbe intenzione della società "vaccinare i lavoratori di Eav (circa tremila), dando in questo modo un buon contributo al diffondersi del vaccino. Pensavamo magari anche di mettere il centro a disposizione delle altre aziende che gestiscono sul territorio il trasporto pubblico e che vogliono usufruirne". "I lavoratori del trasporto pubblico - ricorda ancora De Gregorio - sono in prima linea sin dal primo giorno di questa maledetta pandemia ed hanno contribuito a mantenere in vita un sistema essenziale per la vita dei cittadini. Il piano nazionale varato dal governo, purtroppo, non inserisce più i lavoratori dei servizi pubblici essenziali tra le categorie privilegiate ai fini della vaccinazione; viceversa il piano regionale prevedeva una priorità per tali lavoratori. Credo che sarebbe giusto accelerare al massimo, compatibilmente con la disponibilità di vaccini e con la normativa nazionale, la vaccinazione di questa categoria di lavoratori che, a differenza di altri che pure sono stati privilegiati, è sempre stata fisicamente presente sul luogo di lavoro a contatto con il pubblico ed esposta al rischio. Così come sarebbe forse utile e possibile inserire tali categorie di lavoratori tra i cosiddetti 'riservisti', consentendo quindi di poter usufruire del vaccino ai lavoratori del trasporto quando altre categorie di lavoratori (ad esempio insegnanti) lo rifiutano".
7:24 - In Campania 1.313 casi su oltre 10mila tamponi
In Campania i nuovi positivi registrati sono 1.313 su 10.671 tamponi molecolari: i sintomatici sono 499. I guariti sono 2.617, per un totale di 216.036, mentre i decessi sono 43 (22 nelle ultime 48 ore, 21 deceduti in precedenza ma registrati ieri). In terapia intensiva i posti disponibili sono 656, quelli occupati 171. I posti occupati negli altri reparti sono 1.620, quelli disponibili 3.160.