Salerno, trasporto infermi: operazione contro infiltrazioni criminali

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Coinvolto anche il settore delle onoranze funebri. Eseguita una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un imprenditore di Capaccio Paestum e di altre 10 persone. Tra le accuse intestazione fittizia di beni, riciclaggio, peculato e abuso d'ufficio

Vasta operazione di polizia contro le infiltrazioni nel settore del trasporto infermi e delle onoranze funebri a Salerno. La squadra mobile della questura con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, su delega della Procura della Repubblica Distrettuale di Salerno, ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un imprenditore di Capaccio Paestum, in provincia di Salerno, e di altre 10 persone, accusate a vario titolo di intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, autoriciclaggio, peculato, abuso d'ufficio e falso, turbata libertà degli incanti ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. L'imprenditore, R. S., è stato raggiunto da misura cautelare in carcere. Coinvolta anche una consigliera comunale, Stefania Nobili, per la quale sono scattati i domiciliari.

Il sequestro

Contestualmente, la Divisione Anticrimine della Questura con il coordinamento del Servizio Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, ha eseguito un provvedimento di sequestro di prevenzione, ai sensi della normativa antimafia, su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica e del Questore di Salerno, concernente beni di associazioni di soccorso pubblico e ulteriori assetti societari per un valore di circa 16 milioni di euro.

Il sindaco di Capaccio Paestum: "Amministrazione estranea ai fatti"

Riguardo all'operazione, ha detto il sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri, "sono già iniziati attacchi pretestuosi verso di me, il Comune e la mia amministrazione. Voglio sottolineare che si tratta di fatti del tutto estranei all'attività amministrativa portata avanti dal nostro Ente, di vicende che nulla hanno a che fare con il lavoro quotidianamente svolto dall'amministrazione che guido". "Alla consigliera Stefania Nobili - ha sottolineato il primo cittadino - auguro di chiarire presto la sua posizione nell'interesse suo e della Comunità". 

Prefetto Messina: "Anticrimine ha adottato un metodo innovativo"

"L'indagine è la plastica rappresentazione dell'efficacia del metodo innovativo adottato dalla Direzione Centrale Anticrimine". Lo sostiene Francesco Messina, direttore centrale Anticrimine e prefetto. "Una sorta di doppio binario di intervento che, oltre ad incidere attraverso l'esecuzione di 11 arresti frutto di investigazione su una serie infinita di reati, completa e ottimizza - sottolinea Messina - l'azione di contrasto con l'ulteriore contemporanea esecuzione di un sequestro di beni frutto di una proposta di misura patrimoniale firmata congiuntamente dal Procuratore e dal Questore di Salerno per un ammontare complessivo di ben 16 milioni di euro. Sequestrate anche una società italiana, due associazioni di soccorso, 26 automezzi, 7 conti correnti bancari, 12 terreni in Capaccio Paestum". Oggetto del provvedimento anche un terreno in Romania sequestrato "grazie alla attivazione per la prima volta nel nostro Paese della procedura introdotta dal nuovo regolamento Ue 1805 del 2018, entrato in vigore nello scorso dicembre, che consente di riconoscere l'efficacia del sequestro direttamente in territorio estero, in base al principio di riconoscimento reciproco dei provvedimenti giudiziari".

Morra: "Mafie fanno profitto sul dolore"

"Esprimo le mie congratulazioni per l'operazione di Salerno - afferma, in una nota, il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra - che ha portato agli arresti di 11 persone. Ringrazio il Procuratore di Salerno Borrelli, il Questore Maurizio Ficarra, la squadra mobile di Salerno, lo SCO diretto da Fausto Lamparelli e lo SCA diretto da Giuseppe Linares. Un'operazione - aggiunge - che mette in luce la cronicità dell'attività criminale che lucrava anche sul trasporto degli infermi. Più volte ho ripetuto che le mafie non hanno nessun onore, e questo tipo di operazioni mostra il volto più brutale delle stesse attività criminali. Profittare del dolore, ecco, di questo è capace la criminalità organizzata, questo fanno le mafie. Mi auguro che - conclude Morra - la cittadinanza abbia sempre un moto di rigetto denunciando e avversando questo cancro della società civile".

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