Poggiomarino, lavoratori in nero e scarsa sicurezza: chiuso opificio

Campania
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Nello stabilimento è stato appurato che venivano utilizzati macchinari non a norma e non era garantita la sorveglianza sanitaria dei lavoratori, la loro formazione in materia di sicurezza, né venivano consegnati i dispositivi di protezione individuale

Lavoratori in nero, nessuna sorveglianza sanitaria per le persone impegnate nelle attività, evasione tributaria. Sono alcune delle irregolarità riscontrate dai carabinieri in un opificio tessile di via Iervolino, a Poggiomarino in provincia di Napoli, che hanno denunciato il titolare, un uomo di 36 anni di origini bengalesi, per violazioni alla normativa sul lavoro, disponendo la chiusura dell'attività.

Identificazione

In particolare, i militari hanno identificato tre lavoratori ''in nero'', tutti stranieri. Notificate, inoltre, 17 prescrizioni penali e amministrative per sanzioni pari a oltre 90mila euro. Nello stabilimento è stato appurato che venivano utilizzati macchinari non a norma e non era garantita la sorveglianza sanitaria dei lavoratori, la loro formazione in materia di sicurezza, né venivano consegnati i dispositivi di protezione individuale. Accertata, infine, l'evasione contributiva per complessivi 130mila euro. 

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