Coronavirus Napoli, focolaio in Rsa: 48 positivi su 225 tamponi

Campania
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L'Asl sta monitorando la residenza ed è intervenuta per isolare i positivi, creare percorsi che li separino dai negativi e assicurare la sicurezza dei residenti

Un focolaio di Covid-19 si è sviluppato all'interno della residenza per anziani dell'Istituto Povere Figlie della Visitazione di Maria, a Napoli, in via Colli Aminei. Lo si apprende da fonti della struttura sanitaria regionale. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN CAMPANIA - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO). All'interno della residenza ci sono attualmente 48 positivi, sui 225 tamponi effettuati ieri. I positivi sono quasi tutti asintomatici a parte qualcuno che ha dei sintomi non gravi, come un po' di febbre. L'Asl sta monitorando la residenza ed è intervenuta per isolare i positivi, creare percorsi che li separino dai negativi e assicurare la sicurezza dei residenti.

La struttura

Si tratta di una struttura organizzata in tre moduli separati su tre diversi livelli. Al primo piano c'è la Comunità Tutelare che ospita 39 utenti e 16 suore, al secondo piano la RSA Anziani che ha 40 ospiti e al terzo piano la casa albergo che ospita 38 persone. 

Responsabile Rsa: "Tutti i positivi stanno bene"

"Tutti i positivi stanno piuttosto bene, ci sono solo due anziani con qualche grado di febbre, mentre è un po' più grave una suora che aveva già avuto problemi polmonari negli anni scorsi". Così Francesco Guardascione, responsabile medico della Rsa presente nell'Istituto Povere Figlie della Visitazione di Maria, a Napoli. Guardascione precisa che la maggior parte deli ospiti positivi, 38, non si trova nella Rsa ma nella comunità tutelare che si trova nello stesso edificio ma è gestita dalla Cooperativa San Francesco e ospita anziani autonomi o parzialmente autonomi. In totale la mappa dei positivi è di 29 ospiti anziani, 8 suore, 9 operatori e due dipendenti.

La situazione

"Sono quasi tutti asintomatici - spiega Guardascione - abbiamo solo due anziani, uno con 37,5 e uno con 38 di febbre. C'è poi una delle suore che qualche tempo fa è stata operata per un tumore al polmone e ha problemi cronici ed è quella che sta soffrendo di più per il virus". Situazione sotto controllo, quindi al momento, per una struttura enorme, di oltre 6.000 metri quadrati circondata da un grande parco e che era già stata chiusa ai visitatori da circa un mese "perché una nostra ospite - spiega Guardascione - un mese fa doveva essere operata al Cardarelli e si è sottoposta al tampone risultando positiva. Il contagio deve essere quindi entrato da uno degli operatori, anche se qui lavoriamo con grande prudenza. Non avevamo avuto casi in precedenza ma poi in tre-quattro giorni ci siamo ritrovati con questi contagi". Il medico della comunità tutelare, Vincenzo Esposito, ha avvisato tutti i parenti delle persone anziane positive e li ha tranquillizzati delle condizioni dei loro congiunti. "Tutto è cominciato da un positivo nella comunità - spiega Guardascione - che ci ha informato di avere fatto i tamponi con un esito di cinque positivi. A quel punto abbiamo contattato l'Asl che ci ha mandato venerdì venti tamponi e poi sabato, con i primi positivi evidenziati, abbiamo tamponato tutti gli altri. Stamattina c'è stata una profonda sanificazione degli ambienti, ognuno sta nella sua stanza e mangia lì, lavoriamo tutti per limitare il contagio e monitorare le condizioni fisiche dei positivi". 

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