Coronavirus, in Campania stretta anti movida e feste a numero chiuso

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L'esercizio e la fruizione delle attività connesse a cinema, teatri e spettacoli dal vivo, ristorazione e bar, wedding e cerimonie, sono subordinati alla stretta osservanza dei protocolli

Il nuovo live con tutti gli aggiornamenti di oggi in Campania

 

Giro di vite per il controllo dei contagi in Campania e in particolare per la gestione della movida, come annunciato nei giorni scorsi dal governatore De Luca. Le misure contenute nell'ordinanza 75, valida fino al 7 ottobre, prevedono lo stop dopo le 22 alla vendita di bevande alcoliche da asporto e il limite di 20 persone a feste e ricevimenti. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO)

19:18 - Sindaco di Bacoli chiude scuola di Cuma

Il sindaco, Josi Gerardo Della Ragione, ha disposto ad horas la chiusura del plesso scolastico di località Cuma a seguito della comunicazione dell'Asl Napoli2 Nord di due persone colpite dal contagio del Covid 19. Un loro parente è in servizio presso la struttura. Sono risultate positive una mamma ed una figlia, sintomatiche, entrambe ricoverate, al momento, in ospedale. In attesa dell'esito dei tamponi da effettuare al dipendente della scuola ed ai colleghi oltre che a provvedere alla sanificazione dei locali scolastici, il sindaco ha disposto l'immediata chiusura della struttura scolastica . A Bacoli negli ultimi giorni si è registrato un sensibile incremento dei casi positivi che con gli ultimi due salgono a 12 persone contagiate. 

17:52 - Asso Fiere: “Ora De Luca esagera”

"De Luca esagera con il contingentamento di massimo 20 persona a cerimonia, se il fine è il distanziamento allora il parametro deve essere la capienza massima del locale che ospita la cerimonia e non un limite massimo uguale per tutte". E' quanto si legge in un comunicato di Asso Fiere. "Poi perché il virus si dovrebbe diffondere se si passeggia da solo all'aperto senza mascherina e non seduti al tavolo in pizzeria o al bar ?", prosegue la nota. "Se questo virus sta vivendo veramente questa recrudescenza perché De Luca non ci ha avvisato prima delle elezioni, così mi risparmiavo di andare al seggio ed annullare la scheda dovendo scegliere tra lui ed una finta opposizione di centrodestra", conclude la nota.

17:31 - Scuola chiusa a Bacoli per caso sospetto

"Immediata chiusura" e sanificazione dell'Istituto 167, in via Cuma a Bacoli, in provincia di Napoli. È quanto disposto dal primo cittadino del Comune flegreo, Josi Gerardo Della Ragione, che annuncia la decisione in un post su Facebook. Nella scuola, come spiega Della Ragione, lavora un collaboratore scolastico i cui familiari sono risultati positivi al Covid-19. L'uomo dovrà essere sottoposto al tampone e, nell'attesa, il sindaco ha optato, in via precauzionale, per la chiusura e sanificazione della scuola.

17:11 – Stretta sulla movida, cuochi a De Luca: rischiamo il fallimento

"Non siamo noi gli untori! Fin qui mai un positivo dovuto ad una cerimonia. Siamo un settore colpito ripetutamente senza avere colpe. Per bloccare la movida si colpiscono le cerimonie mettendo nuovamente in ginocchio un segmento della ristorazione che a fatica provava a ripartire. Siamo all'assurdo". Così i cuochi campani dopo l'arrivo della nuova ordinanza anticovid del governatore De Luca. Duro l'intervento del presidente, Luigi Vitiello dell'Unione regionale dei cuochi della Campania che subito dopo la diffusione delle prime notizie sul contenuto del provvedimento, si legge in una nota, " è stato letteralmente subissato dalle telefonate di protesta ed indignazione giunte da tutti gli iscritti della regione". "Basta con questi provvedimenti calati dall'alto nel giro di poche ore. Lo sa De Luca che per domani erano previste centinaia di cerimonie come matrimoni, comunioni, compleanni e via di questo passo e che grazie alla sua improvvisa ordinanza le strutture dovranno gettare merce per migliaia e migliaia di euro? Lo sa De Luca che saranno licenziati, o se va bene, messei in cassa integrazione centinaia di persone? Chi paga? La Regione? Sarebbe il caso visto che per fermare chi scorazza sul lungomare o nei vicoletti si colpisce indiscriminatamente l'intero settore", prosegue la nota. "L'ordinanza n.75 firmata dal presidente Vincenzo De Luca va ritirata. Il settore cerimonie e ristorazione non c'entra nulla con la movida. Con questo provvedimento che impone - conclude - lo stop alle cerimonie con oltre 20 ospiti rischiano di fallire centinaia di aziende ristorative, questa la realtà. Come cuochi campani siamo pronti a contrastare l'ordinanza in ogni modo".

17:04 – Napoli: sconcerto tifosi: sbagliato giocare col Genoa

Sgomento e preoccupazione, ma anche la convinzione che questo campionato sarà davvero difficile da portare avanti con il covid19. E' il clima che si respira a Napoli tra i tifosi azzurri dopo la notizia della positività dei giocatori del Genoa e nell'attesa che arrivino notizie su Mertens e compagni. "L'errore - spiega Vincenzo, un tassista al parcheggio davanti al teatro San Carlo - è stato far venire qui il Genoa a giocare la partita. Avevano due positivi, la Lega doveva rinviare la gara dopo i risultati dei secondi tamponi a tutta la squadra, adesso invece rischiamo che anche i nostri si siano contagiati". La preoccupazione aumenta anche perché la stagione sta entrando nel vivo, c'è la sfida con la Juventus poi quella con l'Atalanta per una squadra di cui i tifosi ammirano l'attenzione al covid: "Avevamo avuto solo Petagna - spiega Marco, diciottenne appena uscito da scuola - positivo, il Napoli era stato molto attento, con i tamponi fatti regolarmente a tutti. Già la squadra era stata messa a rischio nella trasferta di Barcellona, ma ora giocare contro un avversario pieno di covid, è assurdo. Non credo che si possa giocare domenica con al Juventus, anche se non ci saranno positivi, il Napoli non avrà la serenità questa settimana per preparare la partita". Già, perché la gara contro i bianconeri è la partita di cartello dell'anno a cui il Napoli si stava avvicinando con fiducia dopo le prime due vittorie. "Di solito i problemi ci stanno durante la partita con la Juve, con gli arbitri, questa volta addirittura prima", dice sfiduciato un barista in centro. L'argomento è di attualità anche sui social e sulle polemiche in vista di Juve-Napoli un tifoso riporta tutti coi piedi per terra: "Prima di accendere polemiche da bar sport accendete un po' il cervello. Qua stiamo parlando della salute delle persone, questi non sono robot. Hanno anche loro famiglia. Sapete cosa stanno passando in queste ore? Prendetevela con chi comanda il calcio". E a proposito di decisioni sul calcio, il covid spaventa anche i tifosi: "Per me è giusto giocare con gli stadi vuoti, non manderei mai mio marito e mio figlio allo stadio", dice netta Giulia, pronta anche a vedere con loro la partita in tv, ma a casa.

17:01 – Crisanti: "Genoa e Napoli subito in quarantena"

"Questa è una storia che rientra perfettamente nella dinamica di trasmissione del virus ed allo stesso tempo fa capire le conseguenze di non applicare la quarantena ed esentare i giocatori da questa misura di prevenzione". Così il virologo Andrea Crisanti su Radio 24, che in merito al caso dei 14 positivi tra i calciatori e lo staff del Genoa suggerisce di porre "in quarantena e sotto sorveglianza" l'intero team rossoblù, ma anche quello del Napoli, contro cui ha giocato domenica. "Quello che è accaduto è che durante l'allenamento la persona positiva ha trasmesso la malattia. La follia è non aver messo queste persone in quarantena in presenza di un positivo", ha proseguito il virologo. "Ci sarebbe da chiedersi perché viene derogata per il calcio una misura che invece viene applicata a tutti quanti gli altri", ha concluso.

16:41 - In Campania 286 positivi in 24 ore

Sono 286 le persone risultate positive a Covid-19 in Campania nelle ultime 24 ore su 6.335 tamponi processati, mentre sono due i decessi registrati.Questi i dati del bollettino di oggi dell'Unità di crisi regionale per la realizzazione di misure per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologia da Covid-19 in Campania. Il totale dei positivi è di 12.455 unità; quello dei tamponi è di 590.407. I guariti del giorno sono 59.

16:23 – Movida, titolari locali a Napoli: più controlli invece di chiusura

Una stretta sulla movida era nell'aria, quasi non sono sorpresi i titolari di molti locali del centro storico di Napoli, quando viene emanata l'ordinanza regionale sugli orari di chiusura. La preoccupazione è di non riuscire a risalire la china dopo i mesi di lockdown che hanno del tutto bloccato le loro attività. "Avremmo preferito controlli serrati, ma non limitazioni - spiega il proprietario di un bar del centro, meta serale di molti ragazzi - All'interno, si riesce a tenere sotto controllo la situazione perché non lasciamo entrare nessuno senza mascherina. Il nodo resta all'esterno dove i ragazzi si fermano. Più controlli per verificare l'utilizzo di mascherine, questo sarebbe servito e forse stato più utile". Riflessioni comuni a molti, come i timori che le misure adottate dall'ordinanza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, possano essere un ulteriore freno alla ripresa delle attività. In molti ancora scontano i danni del lockdown, i giorni della 'folla' . "Non è stata la solita estate - racconta un esercente - Non c'erano turisti, pochi ragazzi per strada rispetto agli altri anni. Se le cose continuano così, rischiamo di chiudere". "Ora vogliono di nuovo gettare la croce addosso a noi che gestiamo i locali della movida - sottolinea un esercente - dopo la 'colpa' della diffusione del virus sarà di qualcun altro. La verità è che l'emergenza sanitaria non è mai finita e chi di dovere non ha saputo gestirla". C'è tra i commercianti un certo sconforto, dovuto anche alla tempistica dell'emanazione della delibera. "Il coronavirus è tornato adesso? Non se n'è mai andato - afferma un altro titolare di un altro locale del centro - però fino a prima del voto tutto andava bene, poi all'improvviso il pericolo è di nuovo altissimo, la pandemia spaventa tutti".

15:38 - de Magistris: “De Luca faccia operazione verità

“È venuto il momento in cui il presidente De Luca, per la responsabilità che ha rispetto alla salute di tutti i campani, metta in campo un'operazione verità. Non è più il tempo di commentare vecchie ordinanze riproposte. Siamo sempre dietro a proclami, ad annunci allarmistici o a ordinanze che si revocano e si rimettono e ogni volta si scarica la responsabilità esclusivamente sui cittadini, sulle attività economiche produttive e commerciali. De Luca sposta il tiro e vinte le elezioni torna a mettere in campo le azioni di prima ma non risponde su temi che invece sono centrali”. Così interpellato dall'Ansa, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commenta l'ordinanza del Presidente della Regione che, tra le altre misure, pone dei limiti alla movida.

14:49 – Napoli, 2 infermieri positivi al San Giovanni Bosco

Due infermieri dell'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli sono risultati positivi al Covid. Sono scattate le misure di sicurezza come da protocollo. I due infermieri, uno in servizio nel Pronto soccorso e l'altro in Psichiatria, sono in quarantena domiciliare mentre tutti i contatti stretti, così come ricostruito dall'indagine epidemiologica, sono stati sottoposti al tampone e si è in attesa dei risultati. I due reparti sono stai chiusi nella mattinata di oggi per consentire le operazioni di sanificazione, al termine delle quali si è proceduto alla riapertura.

13:59 - L'ordinanza del governatore De Luca sulla movida

Dalle 22 alle 6 è vietato consumare bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nelle aree pubbliche ed aperte al pubblico, comprese le ville e i parchi comunali, nonché nelle aree prospicienti bar ed altri locali pubblici. Resta sospesa l'attività di sagre e fiere e, in generale, ogni attività o evento il cui svolgimento o fruizione non si svolga in forma statica e con postazioni fisse. Inoltre, è vietato per i passeggeri salire a bordo dei mezzi di trasporto senza la mascherina. "Eventuali passeggeri sprovvisti di mascherina devono, in ogni caso, essere sanzionati in conformità a quanto previsto - si legge nella nota dell'Unità di Crisi - ed essere invitati a scendere immediatamente e comunque appena possibile dal mezzo, al fine di evitare ogni ulteriore rischio connesso alla permanenza a bordo in assenza di dispositivi di protezione. In caso di rifiuto, deve essere disposto il blocco del bus o del treno e richiesto l'intervento delle forze dell'ordine". In base alle precedenti ordinanze c'è l'obbligo di rilevare la temperatura corporea dei dipendenti ed utenti degli uffici pubblici ed aperti al pubblico e di impedire l'ingresso, contattando il Dipartimento di prevenzione della ASL competente, laddove venga rilevata una temperatura superiore a 37,5 °C mentre i gestori di ristoranti ed altri esercizi analoghi devono identificare almeno una persona per tavolo o per gruppo di avventori, rilevare e conservare i dati di un idoneo documento di identità. Occore indossare la mascherina nei luoghi all'aperto, durante l'intero arco della giornata, a prescindere dalla distanza interpersonale.

13:22 - In Campania stretta antimovida, feste a numero chiuso

Nuove misure per il controllo dei contagi in Campania e per la gestione della movida come annunciato nei giorni scorsi dal governatore De Luca. Misure contenute nell'ordinanza 75, valida fino al 7 ottobre. L'esercizio e la fruizione delle attività connesse a cinema, teatri e spettacoli dal vivo, ristorazione e bar, wedding e cerimonie, sono subordinati alla stretta osservanza dei protocolli; inoltre, lo svolgimento di feste e di ricevimenti è consentito esclusivamente nel rispetto del limite massimo di 20 partecipanti per ciascun evento e nell'osservanza delle ulteriori misure previste dai protocolli;.a tutti gli esercizi commerciali (compresi bar, chioschi, pizzerie, ristoranti, pub, vinerie, supermercati), dalle 22 è fatto divieto di vendita con asporto di bevande alcoliche, di qualsiasi gradazione, nonché di tenere in funzione distributori automatici. Resta consentita la somministrazione al banco, nel rispetto del distanziamento obbligatorio, nonché ai tavoli, purché nel rispetto dei protocolli. Gli esercizi che non possano garantire queste misure devono chiudere alle 22.

12:10 - Napoli, alle 13 previsti tamponi alla squadra

Appuntamento alle 13 per i calciatori del Napoli che saranno sottoposti al tampone per il Covid-19. Lo staff medico ha subito organizzato un controllo capillare degli azzurri dopo la positività di 14 tesserati del Genoa che domenica ha giocato al San Paolo. Il martedì e il giovedì il Napoli fa solitamente i test a tutti e la regola viene mantenuta, ma questa volta c'è molta preoccupazione dopo la gara con i genoani. Il risultato, atteso nelle successive 24 ore, sarà decisivo per capire i prossimi giorni del Napoli verso il match di domenica contro la Juventus. Al momento l'allenamento previsto per oggi pomeriggio non è stato revocato, ma c'è grande incertezza. I calciatori e lo staff sono anche preoccupati per le loro famiglie visto che ieri Gattuso aveva concesso la giornata libera e quindi tutti sono stati a casa con mogli e figli.

7:51 - In Campania 295 nuovi contagi

In 24 ore 295 positivi su 5.592 tamponi, un decesso: questi i dati del bollettino di dell'Unità di crisi regionale per la realizzazione di misure per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologia da Covid-19 in Campania. Il totale dei positivi è di 12.169 unità; quello dei tamponi è di 584.072. I guariti del giorno sono 144.

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