I carabinieri hanno denunciato tre persone, mentre altre sei sono state sanzionate amministrativamente. Le operazioni si sono concentrate in particolare ell'area della periferia est della città e nelle strade dei quartieri di Poggioreale, San Giovanni a Teduccio, Ponticelli e Barra. Oltre 400 le persone identificate, 120 delle quali già note alle forze dell’ordine
Blitz dei carabinieri di Napoli contro i parcheggiatori abusivi posizionati davanti agli ospedali e ai cimiteri del capoluogo campano. I militari hanno denunciato tre persone, mentre altre sei sono state sanzionate amministrativamente. Le operazioni si sono concentrate in particolare ell'area della periferia est della città e nelle strade dei quartieri di Poggioreale, San Giovanni a Teduccio, Ponticelli e Barra. Oltre 400 le persone identificate, 120 delle quali già note alle forze dell’ordine, e 220 i veicoli controllati.
Offerte a piacere fino a 5 euro
I parcheggiatori abusivi chiedevano una offerta 'a piacere', che poteva arrivare anche a cinque euro per la auto più costose. Tra loro, anche donne, di età compresa tra i 40 e i 50 anni, due delle quali si erano appostate lungo la strada che porta al cimitero di San Giovanni a Teduccio. Tra i denunciati figura un 65enne, che aveva contraffatto la targa del suo scooter modificando le cifre con un pennarello e tentato di eludere i controlli delle forze dell’ordine, e un ventenne sorpreso alla guida di un'auto di grossa cilindrata senza aver mai conseguito la patente.
L’aggressione al consigliere regionale Borrelli
Il blitz fa seguito all’aggressione subita sabato, all'esterno dell'ospedale San Giovanni Bosco, dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, brutalmente picchiato proprio mentre insieme ad alcuni attivisti documentava il fatto che un parcheggio della struttura fosse stato liberato dai parcheggiatori abusivi grazie all'azione di denuncia dei Verdi. Ieri, Borrelli ha incontrato il Prefetto di Napoli, al quale ha spiegato "tutti i dettagli sull'attacco che ho subito ed ho richiesto, nuovamente, che l'ospedale San Giovanni Bosco abbia un presidio fisso delle forze dell'ordine. Credo che sia doveroso tutelare gli ospedali tenendo fuori la criminalità e la violenza. Il San Giovani Bosco non dovrà mai più essere terra di nessuno, come accadeva in passato", ha riferito il consigliere, membro della commissione sanità.