Coronavirus, De Luca: “Tra 15 giorni valuteremo stop mobilità Regioni”

Campania

Così il governatore durante una diretta Facebook: “A fine agosto vedremo se chiedere o no al governo di ripristinare la limitazione. Ci regoleremo anche sui contagi nel resto d’Italia”

"A fine agosto vedremo se chiedere o no al governo di ripristinare la limitazione della mobilità intraregionale. Lo decideremo tra 15 giorni con grande determinazione, salvo i casi di motivi di lavoro o di salute. Ci regoleremo anche sui contagi nel resto d'Italia". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso di una diretta Facebook (TUTTI GLI AGGIORNAMENTILA SITUAZIONE IN CAMPANIA).

“90% dei cittadini senza mascherina dopo le 18”

De Luca ha proseguito: "Il Governo nazionale ha preso una decisione incredibile. Rendere obbligatorio l'uso della mascherina dopo le 18. Il 90 per cento dei cittadini dopo le 18 la mascherina non la indossa. L'elemento critico e sconcertante è l'assoluta scomparsa delle forze dell'ordine nel controllo delle ordinanze che vengono emesse. Se il governo decide che alle 18 bisogna indossarla, bisogna fare i controlli, altrimenti meglio non fare ordinanze piuttosto che farle e constatare che nessuno le osserva. Sarebbe stato preferibile non fare questa ordinanza e fare controlli mirati nei locali dove le distanze non si rispettano. Sarebbe stato utile per non ridicolizzare lo Stato".

“Oggi in Campania 68 contagi”

Il governatore ha dichiarato: "Oggi abbiamo in Campania 68 contagi. Di fronte ai casi importati dall'estero potevamo fare la scelta opportunistica di far finta di non vedere, ma abbiamo deciso di affrontarlo sapendo che i contagiati sarebbero saliti. Meglio avere un aumento di contagiati oggi che lasciare circolare in Campania decine di persone, perché questo voleva dire avere centinaia di nuovi contagi tra venti giorni”.

Sui tamponi: “Noi controlli qualsiasi sia il Paese di provenienza dei turisti”

"Il governo - ha aggiunto - governo ha deciso i tamponi per chi viene da Grecia, Spagna, Malta e Croazia, noi abbiamo deciso i controlli qualsiasi sia il Paese di provenienza dei turisti che tornano, perché abbiamo registrato contagi in Bulgaria, Romania, Egitto, Santo Domingo, Messico. Era assurdo per noi limitare a quei quattro Paesi. Poi ho assistito con sconcerto al fatto che alcune regioni del nord non abbiano ritenuto obbligatorio per i cittadini che tornavano dall'estero l'obbligo del tampone o l'isolamento, una scelta irresponsabile".

"Lunedì riapre Covid center a Napoli al Loreto Mare"

Il presidente della Regione ha continuato: "Dobbiamo prepararci ad accogliere negli ospedali i pazienti che diventano sintomatici, con tosse un po' di febbre. Da lunedì si riapre il covid center a Napoli centro al Loreto Mare. Non possiamo essere colti di sorpresa. C'è stata una ripresa dei contagi in tutta Italia per il rilassamento generale e in alcuni settori di attività economiche, molte delle quali legate al tempo libero, con assembramenti di migliaia di giovani. Registriamo infatti un abbassamento dell'età delle persone contagiate, siamo ormai a una media di trent'anni negli ultimi tempi. Inoltre uno studio dell'ospedale del Massachussets su una fascia pediatrica di 192 bambini ci dice che la carica virale che ospitano nel proprio organismo è fortissima anche quando sono totalmente asintomatici. Questo vuol dire che la capacità di trasmissione da parte dei bambini è fortissima, bisogna stare attenti, siamo a un punto limite oltre il quale rischiamo di non avere più il controllo della situazione".

Scuola: "Vorrei meno faciloneria di quanto espresso da ministero Istruzione"

Così De Luca sulla scuola: "Si avvicina l'apertura dell'anno scolastico e potrei dire parole pesanti. Vorrei meno faciloneria di quanto espresso dal ministero della pubblica istruzione. Servono controlli su tutto il personale, la febbre misurata a tutti gli alunni, ci deve essere la mascherina, non so che disponibilità ci sarà per banchi nuovi. Andiamo verso un periodo complesso ma si devono evitare incongruenze che complicano i problemi".
"Dobbiamo prepararci allo screening di massa sul personale docente e non docente e rilevo che lo screeening si fa su base volontaria: una cosa assurda, demenziale. I dipendenti pubblici devono fare la visita periodica per certificare che non hanno la tubercolosi o altre malattie, il personale scolastico no. Com'è possibile?" ha aggiunto il presidente della Campania. "Questo screening - ha spiegato De Luca - prevede la collaborazione dei medici di famiglia ma non tutte le sigle sindacali hanno aderito all'accordo nazionale, per cui un 30% di sigle non partecipa. Quindi dobbiamo prepararci noi con le strutture pubbliche a fare lo screening. Le nostre Asl sono impegnate da lunedì 24 agosto e sui siti internet delle Asl ci sono gli indirizzi a cui rivolgersi se il medico di famiglia non ha contattato il paziente impiegato a scuola per lo screening". "Una assurda decisione del ministero dell'Istruzione - ha sottolineato - è che la temperatura corporea degli alunni viene misurata a casa. E se c'è un ragazzo o ragazza che risultato positivo si chiude la scuola. Dovrei fare commenti pesanti, mi limito a dire che considero giusto che ci sia a scuola il controllo della temperatura per gli alunni che vanno in classe. E poi, c'è spesso un caso per cui un ragazzo o una ragazza si sente male in classe e si telefona alla famiglia. Che succede se uno studente ha però un problema che non c'entra col covid?".

De Luca: "In campagna elettorale diffamazione e inchieste"

 

De Luca ha ricordato il suo voto contrario alle elezioni amministrative il 20 e 21 settembre, auspicando che si facessero a fine luglio: "Ma maggioranza e opposizione se ne sono infischiati, pensando alla politica politicante e ora si apre la scuola - ha detto - si sanifica, si chiude, si fanno le elezioni, si sanifica, si riapre e in alcuni Comuni si richiude per i ballottaggi. Non voglio fare commenti perché andrei oltre il codice penale". Ha poi aggiunto: "In queste settimane avremo anche la campagna elettorale oltre alla lotta al Covid-19. Dovrete assistere a demagogia, tentativi di diffamazione, di attivare iniziative giudiziarie, ad articoli falsi, aspettatevi di tutto. Non ci faremo distrarre dal pensare alla sicurezza sanitaria e al lavoro per i nostri figli. Senza preoccuparci delle stupidaggini. Aiutateci, mettetevi questa benedetta mascherina e non sotto il mento ma sulla bocca, tanto più si avvicina il tempo della riapertura dell'anno scolastico. Così riusciremo di tenere sotto controllo il problema del covid, sperando che il governo prenda decisioni meno incoerenti, virtuali e decida di far rispettare le ordinanze che emette, sennò è meglio non farle".

Napoli: I più letti