La scritta potrebbe spiegare qualcosa di più sui facoltosi proprietari di una grande villa suburbana, che con le sue terrazze arrivava fino al mare. Lo rivela in esclusiva il direttore del parco Archeologico, Massimo Osanna
“Mummia”: questo è il graffito che compare sul muro ad altezza di bimba, che racchiude una storia piena di mistero e nello stesso tempo potrebbe spiegare qualcosa di più sui facoltosi proprietari di una grande villa suburbana, che con le sue terrazze arrivava fino al mare. È questa la nuova incredibile scoperta effettuata durante gli scavi in corso a Pompei (in provincia di Napoli) e raccontata in esclusiva all'Ansa dal direttore del Parco Archeologico, Massimo Osanna.
Gli scavi
Gli scavi, che sono ripresi da qualche giorno, stanno interessando un terreno subito a nord della colonia romana, occupato, grazie a un'azione congiunta con la Procura di Torre Annunziata (nel Napoletano) e i carabinieri, a un tombarolo locale. Le pareti dipinte e la volta intatta di un grande criptoportico fanno pensare si tratti - spiega l'archeologo - di un grande e raffinato complesso di età augustea. Che ora verrà riportato alla luce con i fondi ordinari del Parco. E alla fine - assicura Osanna - verrà aperto alle visite.