Coronavirus Campania: 76 guariti e un decesso in 24 ore

Campania

Sono 4.630 i positivi, mentre sono 394 le vittime. Il totale delle persone risultate negative al doppio tampone è invece 2.421

Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Campania

 

Settantasei persone guarite in Campania nelle ultime 24 ore: il totale è pari a 2.421, ieri era pari a 2.345. Secondo quanto rende noto l'Unità di crisi della Regione Campania, si è registrato anche un decesso, che porta il totale a 394 dall'inizio della pandemia. Ad oggi sono 4.630 complessivamente i positivi su un totale di tamponi esaminati pari a 124.370 (DIRETTA).

19:34 – Napoli, prefetto requisisce carico mascherine

Il Prefetto di Napoli, Marco Valentini, ha disposto ai sensi delle norme vigenti la requisizione per esigenze sanitarie di 102.325 mascherine chirurgiche, oggetto di provvedimento di dissequestro nell'ambito del procedimento penale della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, nei confronti del titolare della società Changshejng Shenzhou Duca s.r.l., con sede in Torino. La merce requisita sarà consegnata alla Protezione Civile della Regione Campania e verrà utilizzata per fronteggiare l'emergenza sanitaria in corso.

17:52 – Napoli, II Municipalità: Pignasecca pedonale dopo le 20

"Nel centro storico ci sono tanti ristoranti che non anno spazio esterno per i tavolini, per questo abbiamo chiesto al Comune di Napoli con una delibera di pedonalizzare ogni sera la Pignasecca e almeno il sabato sera via Santa Chiara". Così Francesco Chirico, presidente della II Municipalità di Napoli, spiega le azioni in campo in vista della riapertura dei ristoranti nel cuore di Napoli, nei dedali di vicoli intorno ai Decumani. "La delibera approvata in giunta municipale - spiega - chiede all'Amministrazione Comunale di favorire l'occupazione di suolo attraverso una procedura rapida, visto che il Ministero Beni Culturali ha confermato che almeno fino a dicembre si va in deroga sul parere obbligatorio della sovrintendenza. Per questo chiediamo delle occupazioni di suolo agevolate per permettere ai ristoranti di mettere dei tavolini all'esterno e aumentare la capacità ricettiva". Il progetto prevede intorno alle 20 una pedonalizzazione dell'are della Pignasecca, dove ci sono diverse pizzerie e ristoranti: "Chiediamo che ogni sera - spiega Chirico - a chiusura degli esercizi commerciali si pedonalizzi. Su Santa Chiara poiché non c'è molta alternativa per i residenti di muoversi in auto, si può fare un giorno a settimana, ad esempio il sabato, pedonalizzandola la sera. Ma pensiamo anche a occupazioni più piccole all'interno dei paletti dissuasori. La strada è in una zona ztl e il traffico è limitato ai residenti, quindi si può sperimentare, considerando anche che dopo le 18 in auto si potrebbe uscire da via Raimondo di Sangro. Ci proviamo nello spirito di recuperare il territorio e la ristorazione che è uno dei settori più colpiti. Abbiamo portato la delibera al Comune sperando che l'amministrazione la faccia propria".

17:50 – Napoli, locali Santa Chiara: “Area pedonale o chiudiamo”

"Ho due sale, in tutto faccio 38 coperti, con le regole che sembra stiano arrivando sul distanziamento diventerebbero 16 e il ristorante non sarebbe più sostenibile". E' questo l'allarme lanciato da Nives Monda, che con il suo socio, lo chef Potito Izzo, gestisce la Taverna Santa Chiara nella stradina che costeggia il complesso della chiesa con il chiostro maiolicato. E' il cuore di Napoli, è una strada simile alle mille altre che si diramano dai Decumani, piene di piccoli ristoranti, bistrot, vinerie, protagonisti della vista notturna slow della città. Solo in via Santa Chiara i ristorantini sono sette e nella fase 2 sono quasi tutti chiusi. "Io sono ripartita con il delivery - spiega Monda - che facciamo io e i due miei dipendenti con lo scooter. Sto provando a fare anche un packaging sanificabile per contribuire all'ambiente, ma è difficile: il prezzo di un piatto l'ho tagliato del 50%, poi ci aggiungi il costo della consegna, non c'è guadagno". La prospettiva è durissima per un piccolo locale che fa parte della rete Slow Food, lavora con la filiera del food capana a chilometro zero e dovrebbe tagliare di netto i coperti. La soluzione sarebbe lo spazio esterno, ma via Santa Chiara è una viuzza stretta: "Lo abbiamo già chiesto dal 2015 - prosegue la ristoratrice - ma senza successo. Ora speriamo che la proposta possa passare: basterebbe chiudere la strada solo in alcune fasce orario, la sera ad esempio, per permetterci di mettere i tavoli all'esterno e darci respiro. Stiamo facendo i conti, oggi andiamo in banca per il prestito, ma al momento penso che potremmo non riaprire senza questa soluzione". Una richiesta che arriva anche da Omar Suleiman, titolare del ristorante arabo Amir su via Santa Chiara, per ora chiuso. "Lavoro qui da 12 anni - racconta - e abbiamo chiesto tante volte una pedonalizzazione, l'idea è di avere la strada almeno di sera senza auto. Questo ci permetterebbe di mettere tre, quattro tavoli all'esterno. Finora non ci siamo riusciti ma questo è il momento per farlo". Anche lui, palestinese ormai trapiantato a Napoli non aprirà alle condizioni attuali il 18 maggio: "Sento parlare di plexiglass - dice - che trovo impraticabile, io ho un ristorante non un ospedale. Il distanziamento di due metri tra tavoli ridurrebbe la mia capienza da tre a circa dieci, quindici coperti. Non credo riaprirei subito, le spese sarebbero tante per la sanificazione, il distanziamento, i dpi. Se non arriva il via libera per l'esterno se ne riparlerà a settembre, vediamo come siamo messi".

17:46 – Napoli, sequestrate 56mila mascherine non a norma

La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 56mila mascherine non a norma in un'attività all'ingrosso nel quartiere napoletano di Gianturco gestita da imprenditori cinesi che rifornivano numerosi negozi della provincia di Caserta. L'indagine dei finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Caserta è partita dai piccoli sequestri di mascherine contraffatte, operati in numerosi esercizi del Casertano; è emerso che il fornitore era lo stesso, ed era a Napoli. Gli accertamenti hanno portato così i militari al quartiere Gianturco, dove in un'attività all'ingrosso sono state rinvenute, nascoste in un soppalco, 56.000 mascherine non a norma, con il marchio "Ce" contraffatte o con indicazioni d'uso esclusivamente in lingua cinese, e dunque non conformi alle disposizioni del "Codice del consumo".

17:29 – In Campania 76 guariti e un decesso in 24 ore

Settantasei persone guarite in Campania nelle ultime 24 ore: il totale è pari a 2.421, ieri era pari a 2.345. Secondo quanto rende noto l'Unità di crisi della Regione Campania, si è registrato anche un decesso, che porta il totale a 394 dall'inizio della pandemia. Ad oggi sono 4.630 complessivamente i positivi su un totale di tamponi esaminati pari a 124.370. Questo il riparto per provincia: Provincia di Napoli: 2.549 (di cui 968 Napoli Città e 1.581 Napoli provincia); Provincia di Salerno: 668; Provincia di Avellino: 508; Provincia di Caserta: 433; Provincia di Benevento: 192. Altri in fase di verifica Asl: 280

17:12 – Usb Napoli: scoperta colonia di blatte su un bus

"Oggi abbiamo scoperto una colonia di blatte all'interno di un bus della linea 151 dell'Anm che, secondo l'azienda, viene pulito e sanificato tutti i giorni, con tanto di certificazione anticovid-19". Lo denuncia l'Usb che oggi, attraverso una nota congiunta firmata anche da Orsa e Faisa Confail Napoli, invita l'azienda di trasporto ad eseguire "una pulizia giornaliera dei mezzi pubblici e del posto guida a ogni cambio di turno". Nella missiva (indirizzata anche all'Ispettorato del Lavoro, all'Asl, ai Carabinieri, alla Procura, al Comune, alla Commissione e all'Osservatorio sul diritto di sciopero e al prefetto di Napoli) i sindacati sottolineano la necessità di procedere "senza indugio alcuno ad attuare la pulizia e l'igienizzazione dei filtri e delle condotte dell'impianto di climatizzazione dei mezzi autofilotranviari, ove presenti. Provvedimenti eseguiti solo parzialmente o che non trovano attuazione in ANM, in relazione al rischio pandemico nuovo coronavirus".

16:56 – Ascea, 30mila pass per circolare

Trentamila pass per circolare nel comune di Ascea (Salerno) e salvare l'estate in una delle località del Cilento a vocazione turistica. L'idea del sindaco Pietro D'Angiolillo è, ormai, entrata nella fase operativa: dalla prossima settimana sarà possibile richiedere il pass che entrerà in vigore dal primo giugno e avrà un colore diverso a seconda del profilo: verde chiaro per i residenti; arancione per i proprietari di casa; azzurro per i non residenti che transiteranno per Ascea da comuni limitrofi. Quello riservato ai turisti avrà sullo sfondo un'immagine del comune cilentano e riporterà la data di arrivo e quella di partenza. Discorso diverso, invece, per i turisti giornalieri: il pass sarà di rapida realizzazione, avrà validità d'un giorno e sarà concesso dietro presentazione di autocertificazione. Per i turisti delle strutture alberghiere, invece, il pass presenterà un'immagine di Ascea e saranno gli stessi albergatori a farne richiesta. Il sistema varato dal comune cilentano prevede l'obbligo di comunicare i propri dati in anticipo per quanti entreranno nel territorio di Ascea. Il pass rilasciato dal Comune sarà obbligatorio per poter accedere in spiaggia, nei parchi e negli edifici pubblici. "In attesa delle linee guida regionali e nazionali, noi abbiamo ben chiaro cosa fare - ha detto il sindaco D'Angiolillo nel corso di una diretta Facebook -, vigileremo in modo assoluto gli accessi in spiaggia, verificando il distanziamento tra gli ombrelloni e attueremo il progetto del pass turistico per residenti, proprietari di seconde case e turisti".

16:13 - Consorzio Mozzarella dop: crescita ferma serve piano 

Con un export che inizia a riprendersi e aziende che sono sempre state operative anche durante la fase più buia del lockdown, il comparto produttivo della mozzarella di bufala campana dop tira una boccata di ossigeno ma non può dirsi ancora fuori dall'emergenza, perché "senza un grande piano per il rilancio del turismo, anche questa filiera che ha retto sostanzialmente in un periodo così negativo, non tornerà ai livelli pre-crisi". Lo dice a chiare lettere Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, che ammette come "il trend di crescita che era costante negli anni scorsi, purtroppo si è fermato, come è avvenuto in tutti gli altri settori produttivi. La nostra fortuna è stata però di aver potuto sempre lavorare, garantendo la trasformazione del latte di bufala".

16:12 - A Pozzuoli chiuso lungomare per il weekend 

La chiusura del lungomare Pertini a via Napoli e del tratto di passeggiata che raggiunge il Rione Terra a Pozzuoli è stata disposta dal sindaco per le prossime giornate di sabato 16 e domenica 17 maggio. Il divieto interessa tutte le aree della passeggiata a mare e quelle a verde, le aree attrezzate per il gioco, così come quelle sportive. Ciò per evitare di dare luogo a qualsiasi forma di assembramento e svolgere attività ludica o ricreativa all'aperto, come viceversa era accaduto nello scorso week end. Lo ha annunciato lo stesso sindaco, Vincenzo Figliolia

15:42 – Sorrento, sabato sera luci accese nei locali

Sabato 16 maggio, alle ore 20.30, tanti negozi, bar, alberghi, ristoranti, stabilimenti balneari ed altri esercizi pubblici, riaccenderanno le luci delle vetrine e dei locali, come segnale di ottimismo per il futuro dell'economia locale, messa in ginocchio dall'emergenza Covid-19. L'iniziativa, promossa da Confcommercio, in collaborazione con il Comune di Sorrento, precede di due giorni la riapertura di molte attività. Ad aderire anche la Fondazione Sorrento ed il Museo Correale di Terranova, che illumineranno i rispettivi edifici, nonché taxi ed Ncc, che saranno presenti per dare voce agli slogan, scelti come hashtag della manifestazione: #riaccendiamoSORRENTO e #riparTIAMO. "Invitiamo tutti ad unirsi a noi, accendendo le luci di tutte le aziende legate al comparto turistico - spiegano gli organizzatori - Tutti insieme per gridare al mondo che Sorrento è pronta a ripartire in sicurezza, da lunedì 18 maggio, con coraggio e positività. Perché questa è la cosa che sappiamo fare meglio: accogliere con un sorriso".

15:19 – Direttore Napoli 3 Sud: “Utile fare rete”

''È un intervento che serve per la patologia imperante, quella del Covid. Ma si tratta di un intervento che era programmato per questa struttura, al fine di dare una copertura ottimale all'area''. Il direttore generale dell'Asl Napoli 3 Sud, Gennaro Sosto, commenta così l'apertura del nuovo reparto di terapia intensiva al Covid hospital di Boscotrecase (Napoli), il cui taglio del nastro è avvenuto oggi. ''Noi abbiamo una carenza storica di posti di rianimazione - ha proseguito - con questi 13 posti andiamo a dare un forte innesto, aumentando del 50% la nostra capacità storica e dando l'avvio ad una serie di azioni su questo presidio e di rete del territorio''. Cosa le ha insegnato l'emergenza legata al Coronavirus? ''Ci ha rimarcato - conclude Sosto - che è l'aspetto organizzativo quello sul quale dobbiamo agire per migliorare le sinergie. Non ci nascondiamo dietro un dito: non possiamo dire che andava tutto bene, dovevamo migliorare. Questa emergenza ci insegna che la sinergia, la rete sull'intero territorio dell'azienda e tra di noi, ci ha consentito di avviare una serie di relazioni che rappresentano l'unico modo per erogare salute''.

14:59 – De Luca: “Mascherina portata appesa al collo? Da imbecille doppio”

"Noi dobbiamo combattere gli imbecilli doppi: l'imbecille normale è quello che non porta la mascherina; poi c'è l'imbecille doppio, che è quello che la porta ma la porta appesa al collo. Quello è scemo due volte, perché si prende il fastidio di portare la mascherina e non si prende neanche la tutela sanitaria". Sono le parole usate dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine dell'inaugurazione del nuovo reparto di terapia intensiva da 12 posti letto al Covid hospital di Boscotrecase (in provincia di Napoli). De Luca si è soffermato sui prossimi decreti che riguarderanno la Campania e ha sottolineato come "noi prendiamo atto innanzitutto delle linee guida che approva il Governo sulla base delle indicazioni dell'istituto superiore di sanità. Quella è la traccia alla quale dovremmo attenerci".
''Apprensione? Io ho i brividi addosso''. È quanto ha risposto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ai giornalisti che gli chiedevano se fosse in apprensione in vista dei dati dei prossimi giorni relativi al contagio da Covid-19. ''Noi dobbiamo sapere in questo fine settimana quali sono le ricadute dell'apertura del 4 maggio. Dopo due settimane ci sarà l'incubazione del virus e sapremo se c'è qualche focolaio che si riprende''. Il governatore ha tenuto a precisare che ''ovviamente noi ci siamo preparati a tutto. Ma deve essere chiaro che da oggi in poi senza il senso di responsabilità e l'autocontrollo dei cittadini non basterà nessuna ordinanza. In Campania è obbligatorio l'uso della mascherina ed è obbligatorio che le forze dell'ordine tutte e le polizie municipali siano attente e sanzionino quelli che non rispettano le ordinanze". "Perché se tutti girano la testa dall'altra parte, noi andremo incontro ad una tragedia straordinaria. È bene dirlo in modo chiaro e forte - ha concluso - Se abbiamo i cittadini che rispettano le ordinanze, mantengono un livello elementare di protezione (mascherine sempre indossate, distanze, lavaggio delle mani) credo che potremo aprire tutte le attività. Se questo senso di responsabilità non c'è, credo che dobbiamo prepararci ad una tragedia''.
De Luca ha poi aggiunto: ''Si tratta di un'altra prova di grande efficiente: abbiamo recuperato questi dodici posti più uno di terapia intensiva con un mese di lavoro, per un investimento di 2,6 milioni. 'Un primo pezzo di un investimento più ampio - ha proseguito il governatore - che si farà qui a Boscotrecase, dove prevediamo altri 5 milioni di interventi. Più in generale per la Napoli 3 Sud siamo in gara per la progettazione dell'ospedale unico della Costiera Sorrentina (65 milioni di euro); 5 milioni per Gragnano; 10 milioni per l'ospedale di Torre del Greco; altri 10 per Castellammare di Stabia; 25 milioni di euro per Nola, dove prevediamo anche una radioterapia. È un investimento per quasi 120 milioni per l'Asl Napoli 3. Mi pare un impegno straordinario. Devo fare i complimenti al direttore generale perché ha completato questi interventi in tempi straordinari e con risultati che sono sotto gli occhi di tutti''.

14:25 – Napoli, medico Cotugno: “Già tanti candidati a donare plasma”

"Il plasmaferesi è inserito nel protocollo sperimentale nazionale chiamato "tsunami" e oggi parte anche a Napoli all'Ospedale Cotugno dove abbiamo dedicato spazi appositi per i donatori guariti dal covid19". Così Roberto Parrella, direttore dell'Unità Operativa Complessa di Malattie infettive ad indirizzo respiratorio illustra il via alla nuova terapia con il plasma dei guariti ricco di anticorpi contro il covid19. I donatori, spiega Parrella, saranno "quelli già ricoverati in ospedale e poi dimessi in guarigione e anche gli altri che hanno contratto l'infezione e per sintomaticità lieve della patologia sono rimasti a casa e hanno superato lì l'infezione. Ovviamente faremo uno screening dal punto di vista del livello anticorpale, il presupposto è che abbiano un livello anticorpale adeguato per poter poi somministrare plasma di guariti a soggetti che invece sono ancora in malattia". Nella prima giornata hanno donato il plasma i medici e gli operatori sanitari che si sono infettati lavorando in questi mesi e sono guariti, ma sono tanti i pazienti che vogliono collaborare: "le richieste di donazione sono tantissime, ogni giorno e questo è molto bello. Ognuno di noi riceve telefonate da persone che hanno superato la malattia in ospedale o che sono a casa e vogliono donare, chiaramente non tutti potranno. Dobbiamo identificare il paziente ideale, che non abbia determinate patologie concomitanti e che quindi possa donare i suoi anticorpi per la guarigione. Avremo a disposizione anche uno spazio per l'ascolto, un primo screening telefonico e poi dopo il paziente potrà venire qua per fare ulteriori accertamenti prima di andare al centro trasfusionale e donare il plasma. Ogni ex positivo covid19 sarà valutato, un paziente in buone condizioni di salute non ha nessuna problematica nel donare. Il paziente infetto e positivo avrà poi a disposizione una trasfusione di plasma e le condizioni di trasfusione sono le stesse che governiamo per l'emotrasfusione normale. I criteri di sicurezza sono gli stessi, ma sono rafforzati in questo caso, li sottoporremo più volte ai controlli sia del tampone sia della sierologia per l'epatite ad esempio".

13:20 - Fase 2, sindacati a Anm: "Garantire pulizia mezzi". Proclamato stato d'agitazione

Assicurare "concretamente" la pulizia giornaliera dei mezzi pubblici, del posto guida "ad ogni cambio turno", e provvedere "senza indugio alcuno" ad attuare la pulizia e l'igienizzazione dei filtri e delle condotte dell'impianto di climatizzazione dei mezzi autofilotranviari dove presenti. Sono le richiesta dei sindacati Usb, Orsa Tpl e Faisa Confail all'Anm (Azienda napoletana mobilità) in virtù del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro fra il Governo e le parti sociali. "Questi povvedimenti - denunciano le organizzazioni sindacali - sono eseguiti solo parzialmente o non trovano attuazione in Anm". I sindacati propongono che i mezzi entrino ed escano ad ogni turno di lavoro dai depositi, per permettere la pulizia e la disinfezione del posto guida; che le attività di pulizia del posto guida possano avere luogo, a cura di ditta specializzata, presso i rispettivi capolinea Anm nell'ambito dei così detti 'tempi accessori' durante i monti/smonti del personale. Le sigle sindacali, ricordando che l'art. 2 comma b del DPCM del 26 aprile 2020 prevede che "la mancata attuazione dei protocolli che non assicuri adeguati livelli di sicurezza determina la sospensione dell'attività fino al ripristino delle condizioni di sicurezza", proclamano lo stato di agitazione e restano in attesa di un urgente incontro. Inoltre chiedono che le diverse autorità "ciascuna per quanto di propria competenza, provvedano sollecitamente ad effettuare gli opportuni controlli vista l'attuale situazione di persistente circolazione del virus affinché l'azienda adempia ai propri obblighi di legge considerata l'elevata possibilità per gli operatori dei trasporti e per gli utenti di venire in contatto con superfici potenzialmente contaminate in quanto comunemente toccate durante l'intero arco della giornata".

11:13 – Nuovo reparto di terapia intensiva al Covid hospital di Boscotrecase

Inaugurato al Covid hospital di Boscotrecase il nuovo reparto di Terapia intensiva con dodici posti letto e uno contumaciale. Una cerimonia sobria, ma con tanto di taglio del nastro, alla quale ha partecipato tra gli altri il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Con lui i sindaci e i rappresentanti istituzionali della zona e i vertici dell'Asl Napoli 3 Sud, il direttore generale Gennaro Sosto, quello sanitario Gaetano D'Onofrio, l'amministrativo Giuseppe Esposito e il direttore di presidio Savio Marziani. "La nuova terapia intensiva - fanno sapere dall'azienda sanitaria - consente di liberare il blocco operatorio precedente utilizzato per la cura dei malati Covid più gravi per renderlo disponibile agli interventi chirurgici di cui necessitano i soggetti affetti da Coronavirus".

9:45 - Piano di Screening sierologici ad Ariano Irpino

L'Asl di Avellino e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno stanno mettendo a punto, di concerto con la Regione Campania e gli altri enti coinvolti, in primis il Comune di Ariano Irpino, in provincia di Avellino, il Piano di Screening sierologici sulla popolazione del paese. Una volta definiti, "saranno resi noti alla cittadinanza i dettagli e la tempistica del nuovo Piano, promosso dalla Regione Campania, che vede il Comune di Ariano Irpino area pilota", così come rende noto l'Asl di Avellino.

7:49 – Ieri in Campania altri 15 casi positivi

Sono 15 i casi positivi registrati ieri in Campania su un totale di 3117 di tamponi esaminati. È quanto rende noto l'Unità di Crisi della Regione. Sono invece 4630 i positivi al Coronavirus in Campania su un totale complessivo di tamponi pari a 124.370. Nel dettaglio all'Ospedale Cotugno di Napoli esaminati 329 tamponi di cui 5 risultati positivi; all'Ospedale Ruggi di Salerno 710 tamponi di cui nessuno risultato positivo; all'Ospedale Sant'Anna di Caserta 124 tamponi di cui 1 risultato positivo; all'Asl di Caserta presidi di Aversa-Marcianise esaminati 453 tamponi, 2 positivi; all'Ospedale Moscati di Avellino 164 tamponi e nessuno positivo; all'Ospedale San Paolo di Napoli 189 tamponi di cui 1 risultato positivo; al Laboratorio dell'Azienda ospedaliera Federico II esaminati 147 tamponi di cui nessuno risultato positivo; all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno 268 tamponi, nessuno positivo; all'Ospedale di Nola: sono stati esaminati 134 tamponi di cui 3 risultati positivi; all'Ospedale San Pio di Benevento 100 tamponi e nessuno risultato positivo; all'Ospedale di Eboli esaminati 120 tamponi, di cui nessuno risultato positivo; al Laboratorio del CEINGE 88 tamponi di cui nessuno risultato positivo; al Laboratorio Biogem sono stati esaminati 291 tamponi di cui 3 risultati positivi.

7:41 - Rientri in Campania, controlli su 1150 viaggiatori

L'Unità di Crisi della Regione Campania rende noto che, nella giornata di ieri, nell'ambito dei controlli effettuati alle stazioni ferroviarie della Campania, nei posti di sorveglianza ai caselli autostradali, all'aeroporto di Capodichino, in alcuni luoghi nevralgici del territorio come i terminal bus, sono stati registrati 1150 viaggiatori provenienti da fuori regione. Il numero include anche anche le registrazioni di rientri con auto a noleggio (31). Tutte le persone controllate presso le stazioni, l'aeroporto, ai caselli autostradali e negli altri punti del territorio sono state sottoposte a misurazione della temperatura. A nessun viaggiatore è stata registrata una temperatura pari o superiore a 37.5°C. Sulla base delle valutazioni mediche fatte dal personale sanitario al momento dei controlli, le Asl hanno sottoposto a test rapido ed eventualmente a tampone naso-faringeo alcune persone. In particolare, 98 viaggiatori sono stati sottoposti a test rapido, e due sono risultati positivi. Quattro persone sono state sottoposte a tampone, risultati tutti negativi. Complessivamente, i rientri registrati dal 4 maggio ad oggi sono 20.260, 195 le persone con febbre, 3899 i test rapidi eseguiti di cui 119 risultati positivi. I tamponi effettuati sono stati 133 di cui 3 risultati positivi. Sempre oggi sono state registrate altre 133 dichiarazioni alle Asl relative ai rientri. Complessivamente, dal 4 maggio ad oggi, il numero delle comunicazioni alle Asl è pari a 1742 dichiarazioni. Sempre nella giornata odierna, in attuazione dell'ordinanza n.46 del Presidente della Giunta regionale, Vincenzo De Luca, sono stati effettuati controlli agli imbarchi per le isole. All'imbarco di Castellammare sono stati registrati 165 passeggeri diretti a Capri, sottoposti a controllo sono risultati negativi. All'imbarco di Sorrento, sono stati registrati 358 viaggiatori diretti a Capri​, nessuno dei quali positivo. All'imbarco di Molo Beverello, sono stati registrati 198 passeggeri diretti alle isole del Golfo. Di questi 5 avevano una temperatura pari o superiore a 37.5 °C e sono stati sottoposti a test rapidi, tutti negativi. In attuazione dell'ordinanza 46, i passeggeri con febbre non sono stati fatti partire per le isole. All'imbarco di Calata Porta di Massa, 25 passeggeri sono stati sottoposti a test rapidi, tutti negativi. Tutte le persone provenienti da fuori Campania, incluse quelle che viaggiavano con auto a noleggio, sono state poste in isolamento domiciliare, con le modalità previste dall'ordinanza n.41

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