Napoli, 29enne muore dopo il parto: indagati sei medici

Campania
Foto di archivio (ANSA)

La giovane è deceduta all'ospedale Villa Betania la notte tra il 19 e 20 febbraio dopo avere dato alla un bambino, che sta bene. Martedì la nomina dei consulenti che assisteranno all’autopsia 

La Procura di Napoli ha iscritto nel registro degli indagati, per omicidio colposo in ambito sanitario, sei medici della struttura ospedaliera evangelica Villa Betania di Napoli, nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Rosa Andolfi, 29 anni, deceduta nella notte tra il 19 e il 20 febbraio dopo avere partorito un bambino, che ora sta bene. Martedì 3 marzo, riferisce il legale della famiglia della 29enne, Amedeo Di Pietro, verranno nominati i quattro consulenti della Procura (un medico legale, un ginecologo, anestesista rianimatore e anatomopatologo) e nello stesso giorno verrà fissata la data dell'autopsia, alla quale assisteranno anche i consulenti nominati dall'avvocato Di Pietro.

Le visite con l’anestesista

Secondo la ricostruzione dell'accaduto fornita dal legale, alla luce di tre incontri con la paziente, l'anestesista dell'ospedale incaricato di analizzare il caso della donna, affetta da una lieve forma di sindrome di Tourette (tic motori e fonatori incostanti), aveva deciso di evitare una anestesia parziale (attraverso l'epidurale) in favore di quella totale, per evitare che eventuali spasmi dei muscoli laringo-faringei potessero determinare problemi respiratori. La donna, nei giorni di ricovero, è stata anche sottoposta, come da prassi, a una visita cardiologica dalla quale non sarebbero emersi problemi cardiologici ma una cosiddetta "fame d'aria", di natura nervosa.

Il parto e il decesso

Rosa Andolfi, il successivo mercoledì, venne tuttavia sottoposta a un taglio cesareo con una anestesia locale. Dopo essere entrata in sala operatoria alle 16:30, ha partorito il suo bambino alle 17:10. A mezzanotte i sanitari hanno comunicato al compagno, al fratello e a tutta la sua famiglia il decesso.

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