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Napoli, nuovo arresto per l’ex primario di ortopedia del Cardarelli

Campania
Foto di archivio (ANSA)

Paolo Iannelli, già condannato in primo grado a nove anni di reclusione, avrebbe fatto confluire il denaro versati dai pazienti di un clinica privata su conti correnti intestati a persone vicine a lui. Sequestrati la società "Mulino Srl" e beni per 4,8 milioni di euro 

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La guardia di finanza ha notificato all’ortopedico Paolo Iannelli, ex primario al Cardarelli di Napoli, una misura cautelare agli arresti domiciliari per bancarotta fraudolenta. Le fiamme gialle hanno inoltre posto sotto sequestro la società "Mulino Srl" e beni per 4,8 milioni di euro riconducibili all'ortopedico.

Il reato contestato

Iannelli era già condannato in primo grado a 9 anni di reclusione per il caso dei pazienti dirottati dall'ospedale Cardarelli, di cui era primario, verso la clinica privata Villa del Sole, di cui era amministratore di fatto e socio occulto. Secondo gli inquirenti, questa volta avrebbe fatto confluire il denaro versato dai pazienti della clinica privata Villa del Sole di Napoli - di proprietà della società "Casa del Sole”, amministrata dall’ortopedico - su conti correnti intestati a persone vicine a lui, una delle quali deceduta prima che il conto venisse aperto. Successivamente, i soldi finivano nelle casse della “Mulino Srl" anche attraverso fatture per operazioni inesistenti, come l'affitto di un immobile a Capri e di una barca. Infine, per la guardia di finanza, “nella società sequestrata giungeva anche il denaro frutto di concussioni a ditte".

Il flusso di denaro

Le parcelle dei pazienti che si erano rivolti alla clinica, il denaro frutto di operazioni inesistenti, come l'acquisto fittizio di costosissime attrezzature mediche (per esempio un'apparecchiatura per le risonanze magnetiche da 629mila euro), l'affitto di un immobile a Capri e di una barca: tutto il denaro, che creava un enorme passivo nel bilancio della società che gestiva la Villa del Sole, finiva in alcuni conti correnti riconducibili al professionista. Uno di questi, hanno scoperto i finanzieri del Gruppo Tutela Mercato Capitali del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli, era intestato a una ex dipendente della clinica, deceduta prima dell'apertura del rapporto bancario, ottenuta da Iannelli con l'aiuto di due funzionari di banca.