Whirlpool Napoli, operai bloccano A3. Tavolo al Mise il 29 gennaio

Campania

All'incontro prenderanno parte sindacati, azienda e Regione. Durante le proteste odierne, alcune tensioni si sono registrate tra lavoratori e forze dell'ordine sulla rampa d'accesso all'autostrada, all'altezza dello svincolo di San Giovanni a Teduccio

in una giornata resa particolarmente movimentata dalle proteste degli operai, il Ministero dello Sviluppo economico ha convocato per mercoledì 29 gennaio un tavolo riguardante la vertenza sullo stabilimento Whirlpool di Napoli, al quale prenderanno parte - stando a quanto si apprende - i sindacati, l’azienda e la Regione Campania. "Finalmente è giunta la convocazione da parte del ministero. Ora ci auguriamo che il Governo porti al tavolo una proposta concreta e risolutiva", hanno commentato Fim, Fiom e Uilm.

Le proteste di oggi

Questa mattina, i lavoratori della sede di via Argine hanno bloccato l'autostrada A3 (FOTO) all'altezza dello svincolo di San Giovanni a Teduccio (Napoli). Al termine dell’assemblea che si è tenuta in fabbrica questa mattina, e convocata ieri, i lavoratori hanno formato un corteo dirigendosi verso l’autostrada. Raggiunta la rampa di accesso, ci sono stati alcuni momenti di tensione tra i manifestanti e le forze dell'ordine: operai e agenti di polizia si sono fronteggiati con spintoni e qualche accenno di carica. Poi i lavoratori sono rientrati in ordine sparso nello stabilimento  (LE TAPPE DELLA VICENDA).

Le parole degli operai

"Si torna a far cresce la tensione su una vertenza lavorativa lontana dalle conclusioni", affermano i lavoratori, e sottolineano: "Non c'è nessuna volontà di garantire un futuro al sito produttivo di Napoli", che conta 450 dipendenti diretti oltre all'indotto. "Non vogliamo assistenzialismo - affermano gli operai - vogliamo il rispetto degli Accordi ministeriali, degli italiani, del lavoro". Whirlpool - secondo fonti sindacali - avrebbe comunicato all'Autorità di Borsa statunitense, nell'ottobre scorso, la volontà di dismettere il sito di Napoli entro marzo 2020.

Annamaria Furlan: "Le vertenze vanno seguite, non rimandate"

Il Governo deve costruire "una cabina di regia che serva davvero a seguire le vertenze, a seguirle sino a che finalmente si trovi un esito positivo". Lo ha detto Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl, rispondendo ai cronisti sulle notizie di stampa secondo cui Whirlpool, in un documento inviato all'autorità americana di Borsa a fine ottobre, il giorno dopo l'intesa col Governo italiano sulla permanenza a Napoli, avrebbe dichiarato la propria volontà di terminare la produzione nel sito campano entro marzo 2020. "Le vertenze vanno seguite - ha proseguito Furlan, a margine del Consiglio Generale della Cisl di Firenze e Prato - non basta spostarle nel tempo. Noi abbiamo oltre 150 vertenze aperte che coinvolgono 300mila uomini e donne del lavoro su tutto il territorio, in modo particolare nel nostro sud". 

L'esasperazione dei lavoratori

Prima della convocazione del tavolo, il segretario generale della Uil Campania, Giovanni Sgambati, si era rivolto al ministro Patuanelli, invitandolo a "non venir meno all'impegno preso di riconvocare le parti per il 20 gennaio. Se ha bisogno di altri giorni non sarà questo il problema ma deve rispondere celermente a un'attesa dei lavoratori che non possono rimanere in uno stato di esasperazione". 
In vista dell'incontro, gli operai si sono già organizzati con altre iniziative di protesta e solidarietà, a cominciare da sabato prossimo quando, a Cercola, in provincia di Napoli, prenderanno parte alla marcia della pace, mentre il 25 gennaio saranno presenti alla manifestazione partenopea delle Sardine.

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