Su ottanta, 64 persone sono state denunciate all'autorità giudiziaria, mentre per gli altri 16 percettori è scattata la segnalazione all'Inps per far decadere la riscossione del contributo pubblico
Ottanta persone negli ultimi mesi sono state sorprese nel Casertano a usufruire del reddito di cittadinanza senza averne diritto. Secondo la guardia di finanza, tra loro ci sono lavoratori in nero, contrabbandieri e venditori abusivi 'storici', che operano nei pressi della Reggia di Caserta, ma anche pizzaioli, camerieri, baristi, cassieri, addetti ad autolavaggi, operai tessili e calzaturieri, magazzinieri e muratori. Su ottanta, 64 persone sono state denunciate all'autorità giudiziaria, mentre per gli altri 16 percettori è scattata la segnalazione all'Inps per far decadere la riscossione del contributo pubblico.
I casi scoperti
Un uomo, ex titolare di un importante caseificio, dopo aver ceduto le quote dell'impresa ai propri familiari, ha richiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza, pur continuando a tenere un alto tenore di vita, tanto da essere stato più volte fermato a bordo di un potente e lussuoso Suv. Nella domanda di sussidio non aveva compreso nel proprio nucleo familiare la moglie, titolare di redditi e intestataria di beni patrimoniali ben oltre i limiti massimi previsti dalla legge per poter accedere al contributo. Durante un altro controllo, in un negozio sono stati scoperti due coniugi che continuavano a vendere al dettaglio capi di abbigliamento, utilizzando però una partita Iva già chiusa e quindi non dichiarando alcun reddito. Venticinque persone - è emerso - si occupavano con continuità della vendita di sigarette di contrabbando, un altro era un "mago" della pirateria informatica, un altro ancora un pusher trovato con mezzo chilo di hashish. Tra i percettori illeciti anche autisti non in regola e soggetti che avevano affittato in nero degli appartamenti o che avevano omesso di segnalare nella richiesta di contributo la proprietà di alcuni beni immobili.
I controlli
Sono stati 255 complessivamente i componenti dei nuclei familiari oggetto di controllo dei vari reparti della guardia di finanza di Caserta, guidata dal colonnello Andrea Mercatili. Il danno per le casse dello Stato stimato si aggira in più di 200.000 euro, calcolando solamente le somme già materialmente percepite. In molti sono stati scoperti in seguito ai controlli in aziende o durante le normali attività tese al contrasto dell'abusivismo commerciale, come nel caso dei quattro venditori abusivi di gadget della Reggia di Caserta. La verifica della varie posizioni si è avvalsa anche delle specifiche banche dati a disposizione.