S. Martino Valle Caudina, torrente sotterraneo solleva piazza. VIDEO

Campania
Il torrente esondato a San Martino Valle Caudina

La piazza principale del paese è in condizioni di dissesto a causa delle acque sotterranee di un torrente 'tombato' negli anni scorsi, il cui livello è cresciuto a dismisura sollevando il manto stradale

Stamattina trecento persone che abitano nel centro storico di San Martino Valle Caudina sono state evacuate dopo che il torrente Caudino, in parte tombato, ha sollevato la piazza e con il suo carico di acqua, fango e detriti ha messo a rischio l'incolumità dei residenti (IL LIVE SUL MALTEMPO - LE PREVISIONI IN ITALIA). Non si registrano feriti ma le famiglie sono state costrette a rifugiarsi dai parenti o nei centri di accoglienza predisposti da Comune e Protezione Civile. La piazza principale del paese è in condizioni di dissesto.

Decine di auto travolte da acqua e fango

A provocare 'l'esplosione' del torrente è stata una frana sul monte Mafariello, in località Vallicelle, stessa zona interessata dall'alluvione che venti anni fa colpì la Valle Caudina, insieme a Sarno e Quindici. Tronchi, fango e detriti hanno intasato il torrente che attraversa sotterraneamente il centro storico e la piena ha sfondato il manto stradale. Decine di auto sono state travolte da acqua e fango. Da ieri sera sono al lavoro, anche nel vicino centro di Cervinara, cento unità tra vigili del fuoco e protezione civile.

La visita del governatore Vincenzo De Luca 

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, scrive sui social: "A San Martino Valle Caudina, una delle situazioni più critiche dovute al maltempo che ha causato emergenze in tutta la Campania, abbiamo voluto portare la nostra solidarietà e vicinanza alle famiglie, ai circa trecento sfollati e il nostro ringraziamento a tutti quanti hanno contribuito a tamponare una situazione davvero grave, che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche analoghe, per la quasi identica frana, a quelle di Sarno. Con il Prefetto, il Sindaco e la Protezione Civile Regionale abbiamo fatto il punto della situazione e organizzato una serie di Interventi mirati. La Regione Campania sarà in prima linea in tutti i territori che hanno subito la violenza degli ultimi due giorni di maltempo, sia sul fronte delle emergenze che stiamo affrontando da subito, sia per il successivo e conseguente piano di messa in sicurezza". 

Il presidente dell'Anci Campania a De Luca: "Dichiarare lo stato di emergenza"

Intanto il presidente dell'Anci (l'associazione nazionale Comuni di Italia) Campania, Carlo Marino, ha inviato una lettera al presidente della Regione Campania per chiedere di dichiarare lo stato di emergenza. "Questa ondata di maltempo, caratterizzata anche da venti di forte intensità e mareggiate, ha determinato movimenti franosi, esondazioni di corsi d'acqua con conseguenti alluvioni, gravi danneggiamenti alle infrastrutture viarie, ad edifici pubblici e privati, alle opere di difesa idraulica, alla rete dei servizi essenziali ed alle attività economiche e produttive, nonché l'abbattimento di piante di alto fusto", si legge nella lettera. "Raccogliendo l'appello e il grido di dolore che arriva in queste ore alla nostra Associazione da parte di molti Comuni della Campania, l'Anci Le chiede di valutare la dichiarazione dello stato di emergenza, prevedendo, nel contempo, appositi stanziamenti per gli interventi di soccorso e assistenza alle popolazioni interessate dagli eventi oltre che per i provvedimenti necessari alla rimozione delle situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità", conclude Marino. 

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