Mostre a Napoli: cosa fare nel weekend del 21 e 22 dicembre

Campania

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli racconta la Cina con l'esposizione “Il contemporaneo per l'archeologia: artisti cinesi al MANN”. Da non perdere ai Magazzini Fotografici le immagini di Letizia Battaglia 

Ai magazzini fotografici sono esposte le immagini di Letizia Battaglia con foto storiche, giornalistiche, ritratti, che raccontano gli anni di una Palermo difficile con lo sguardo intimo ed emozionato di una fotografa dotata di grande capacità di documentare gli effetti dell'azione della mafia sulla società ma anche di cogliere le radicate problematiche della condizione femminile.

Mostre ed eventi in corso a Napoli a dicembre 2019

Le immagini di Letizia Battaglia ai Magazzini Fotografici

Letizia Battaglia ai 'Magazzini Fotografici' di Napoli con foto storiche, giornalistiche, ritratti, che raccontano gli anni di una Palermo difficile con lo sguardo intimo ed emozionato di una fotografa dotata di grande capacità di documentare gli effetti dell'azione della mafia sulla società ma anche di cogliere le radicate problematiche della condizione femminile, attraverso gli sguardi delle donne e delle bambine da lei ritratte. La mostra resterà aperta fino all'8 marzo. Quello di Letizia Battaglia è un racconto delle contraddizioni e delle ferite di Palermo, città complessa da lei profondamente amata e dove 50 anni fa ha iniziato il suo percorso. Negli scatti da cronista nella Palermo degli anni '70 si ritrovano immortalati i delitti di mafia che hanno reso Battaglia simbolo di lotta alla criminalità organizzata e all'omertà che ne alimenta il potere.

“Il contemporaneo per l'archeologia: artisti cinesi al MANN”

Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli racconta la Cina: giovedì 12 dicembre è stata inaugurata, nelle Sale degli Affreschi, la mostra “Il contemporaneo per l'archeologia: artisti cinesi al MANN”, promossa dallo Zhejiang Art Museum. L'esposizione resterà aperta fino al 10 febbraio. Il MANN si proietta verso il 2020, anno del 'Topo', con un percorso di circa 70 opere, presentate in tre diverse sezioni, intitolate “Immaginazione antica”, “L'evidenza dell'immagine sulla storia” e “Incidendo nel tempo”. I sei artisti contemporanei che espongono nella prima sezione, realizzano i propri lavori in carta con un riferimento all'origine storica della lavorazione e della fabbricazione di questo materiale. Nella seconda parte dell'exhibit, invece, predomina il fascino degli antichi libri cinesi, alcuni risalgono alla dinastia Han ed alla dinastia Ming, pregiati per rilegatura, fattura, filigrana ed illustrazioni: queste opere sono messe a confronto con la reinterpretazione in chiave contemporanea di Zhang Xiaofeng. Nell'ultima sezione della mostra, paesaggi e demoni della natura sono riproposti con tecniche che rimandano al passato: tra le immagini, spicca "Smoke-like color" di Wang Chao, un landscape invernale in cui i profili montuosi sono indefiniti.

“Wolves coming” i lupi invadono piazza Municipio a Napoli

Tanta la curiosità dei turisti, dei napoletani ma soprattutto dei bambini per l'invasione dei lupi in piazza del Municipio trasformata in un museo a cielo aperto grazie all'installazione dell'artista cinese Liu Ruowang intitolata “Wolves coming”. Un branco di lupi in ferro, ognuno del peso di 280 chili, che minaccia un imponente guerriero. L'opera è l'allegoria con cui l'artista rappresenta la dura risposta della natura alle devastazioni compiute dall'uomo, stigmatizzando l'incontrollabile processo di antropizzazione dell'ambiente. La mostra è organizzata da Matteo Lorenzelli, della storica galleria milanese Lorenzelli Arte, con la collaborazione di Milot ed è promossa dall'assessorato alla Cultura del Comune di Napoli. L'esposizione sarà esposta fino al 31 marzo 2020 e si prefigge di proporre una riflessione critica sui valori della civilizzazione e sulla grande incertezza in cui viviamo oggi, per contrastare il rischio di progressivo e irreversibile annientamento del mondo attuale.

Le meraviglie sommerse dal Mediterraneo al Mann

Raffinati gioielli in oro, pregiate coppe di vetro, parti di statue bronzee e oggetti della vita di bordo risalenti al I secolo a. C., questi i tesori del relitto di Antikythera, prima imbarcazione rinvenuta ad inizio '900 (conservati ad Atene), tra i 400 reperti in mostra per 'Thalassa, meraviglie sommerse dal Mediterraneo' nel salone della Meridiana del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. L'esposizione, visitabile fino al 9 marzo 2020, è una vera e propria prima summa di quanto svelato dalla disciplina dal 1950 ad oggi. Il progetto nasce dall'incontro tra il MANN e l'assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana della Regione Sicilia, grazie all'impegno di Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale, scomparso nella sciagura aerea di marzo 2019.

Andy Warhol alla Basilica della Pietrasanta

Sono oltre 200 le opere di Andy Warhol che napoletani e turisti potranno ammirare fino al 23 febbraio 2020 alla Basilica della Pietrasanta, nel cuore del centro storico di Napoli. L'esposizione, promossa dall'assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, sotto l'egida dell'Arcidiocesi di Napoli, è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia con Eugenio Falcioni e in collaborazione con l'associazione Pietrasanta Polo culturale Onlus e Art Motors. La mostra regala al pubblico una visione completa della produzione artistica del genio americano che ha rivoluzionato il concetto di opera d'arte a partire dal secondo dopoguerra: immortali icone e ritratti, polaroid e acetati, disegni e il mondo della musica, il brand e l'Italia. In sette sezioni arriva così nel capoluogo campano quel mondo pop che ha segnato l'ascesa di Warhol come l'artista che ha stravolto in modo radicale qualunque definizione estetica precedente attraverso miti dello star system e del merchandaising come le intramontabili Campbell's Soup, il ritratto serigrafato di Marylin, le celebri serigrafie di Mao del 1972 e il famosissimo Flowers del 1964.

"Joan Miró. Il linguaggio dei segni" a Palazzo delle Arti Napoli

Ottanta opere di Joan Mirò provenienti dalla collezione di proprietà dello Stato portoghese in deposito alla Fondazione Serralves di Porto, a partire dal 25 settembre, rappresenteranno il cuore della mostra al Palazzo delle Arti Napoli: "Joan Miró. Il linguaggio dei segni", tra le esposizioni più importanti della stagione autunnale napoletana. Le opere ripercorreranno più di sei decenni di attività creativa, dal 1924 al 1981, in cui Miró sviluppa un linguaggio formale che trasforma l'arte del XX secolo. Un'opera del 1924, Ballerina, che aprirà il percorso dell'esposizione, permetterà di iniziare a conoscere lo straordinario talento dell'artista catalano. La mostra resterà aperta fino al 23 febbraio.

Le mostre da non perdere nel resto della Campania

Foto dal mondo all'aeroporto di Capodichino

Oltre 60 fotografie che rappresentano "un'esplorazione solidale dell'esistenza, un elogio della mitezza in tempi di hate speech, un inno all'arte di vivere e convivere nell'incontro con l'altro vissuto come prossimo e non come nemico", raccolte dal chirurgo vascolare Lanfranco Scaramuzzino e dai figli Luca e Lorenzo, sono esposte nella mostra fotografica "Smile all together", inaugurata l'11 dicembre all'aeroporto internazionale di Capodichino. L'esposizione sostiene l'Ong Save the Children che quest'anno festeggia 100 anni dalla fondazione ed è curata dalla giornalista Donatella Trotta, le biografie sono di Antonella Scorza.

Eventi per bambini

“Hidden Universe” alla Città della Scienza

La Città della Scienza continua a sorprenderti durante le feste fino al 7 gennaio 2020 propone un ricco programma di attività e laboratori scientifici per rendere ancora più speciale questo magico momento dell’anno da vivere insieme ai propri cari. Lo Show Planetario 3D “Hidden Universe” permetterà di viaggiare nello Spazio più profondo, un’avventura nelle più remote regioni del nostro Universo grazie a immagini reali catturate dai più potenti telescopi del mondo.

Napoli: I più letti