Napoli, il cardinale Sepe: "Malavitosi vivono nelle fogne come i topi"

Campania
Il cardinale Sepe (ANSA)

"Chi mette la sua vita a disposizione del male e della violenza, dell'odio e del rancore - ha detto il prelato durante l’omelia - già vive l'inferno adesso" 

"Avranno anche le case con i rubinetti d’oro ma sono come i topi, costretti a vivere nelle fogne per paura: di fare un bel numero di anni nelle carceri, se tutto va bene. E quando non va bene si ritrovano al cimitero". Così il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, ha definito i malavitosi durante la sua omelia per la ricorrenza dei Defunti. "Chi mette la sua vita a disposizione del male e della violenza, dell'odio e del rancore - ha continuato - fa della sua vita un emblema di quel male che cerca di sopraffare continuamente, già vive l'inferno adesso". "Perché queste organizzazioni malavitose, questi camorristi, questi mafiosi - ha aggiunto - vivono l'inferno". 

"Dobbiamo aprirci al più bisognoso"

"Abbiamo una missione: non dobbiamo chiuderci, ma aprirci al più bisognoso, a chi ha più necessità", ha aggiunto. "Quando riusciamo a fare qualcosa per la crescita umana, civile e religiosa per l'altro, allora noi siamo felici". "Il bene che state facendo non sarà mai perso. Il nostro compito è vivere bene e combattere il male", ha concluso il cardinale.

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