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Whirlpool Napoli, finito l'incontro dei sindacalisti al Consolato Usa

Campania
Foto di archivio (ANSA)

La protesta, nata dalla decisione di cedere lo stabilimento a un'azienda svizzera, ha fatto registrare nel corteo un'alta partecipazione dei lavoratori 

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L'incontro dei sindacalisti Cgil-Fiom al Consolato statunitense a Napoli è durato poco più di 10 minuti. "Abbiamo comunque raggiunto il nostro obiettivo - ha detto Rosario Rappa, segretario generale Cgil-Fiom - perché abbiamo rappresentato il tema di una vertenza che ha presupposto il fatto che una multinazionale americana ha firmato un accordo, davanti a Governo italiano, e poi si è rimangiata tutto, mettendo in discussione l'autorevolezza del Governo stesso". Nel frattempo, si è svolto oggi il corteo degli operai Whirlpool di Napoli che ha fatto registrare un'alta partecipazione dei lavoratori del sito industriale di Napoli Est preoccupati per il loro futuro occupazionale (VIDEO), in seguito alla decisione dei vertici di cedere la fabbrica a una azienda svizzera.

Il corteo

Gli operai si sono dati appuntamento alla fermata della metro di Mergellina, a Napoli, e hanno percorso la strada fino a raggiungere la sede del Consolato americano. I manifestanti indossavano una t-shirt con la scritta: "Whirlpool Napoli non molla". All'esterno della metropolitana una gruppo di persone appartenenti a Potere al Popolo ha affisso dei manifesti con la scritta: "Community Day - Special edition. Il nostro credere nella comunità forti e nelle connessioni di luoghi in cui operiamo è importante. Per questo, nel 2019, abbiamo ripagato il lavoro di 420 operai con il licenziamento". I sindacalisti sono stati ricevuti al Consolato per spiegare che "la vertenza non è meridionale o nazionale, ma internazionale". Poco prima il corteo degli operai Whirlpool era giunto sul lungomare. "Vogliamo il rispetto dell'accordo firmato a ottobre scorso - dice uno degli operai - Non è possibile immaginare di perdere il lavoro". Autovetture e motorini sono stati in attesa del passaggio del corteo suonando clacson a sostegno dei manifestanti. Fischietti, fumogeni colorati, bandiere, cori, tra gli altri, i manifestanti hanno intonato: "Di Maio, dove sei?"; "Napoli non molla" e "Tu vuo fà l'americano ma la Whirlpool resta qui".

Furlan: "Azienda torni a essere seria"

"Auspico che finalmente l'azienda torni ad essere seria e che finalmente il Governo segua con grande attenzione e con un monitoraggio costante per trovare soluzioni alle oltre centosessanta vertenze aziendali che abbiamo sul tavolo del Ministro dello Sviluppo Economico". Lo ha detto Annamaria Furlan, segretaria generale Cisl rispondendo a una domanda sulla vertenza dei lavoratori Whirlpool. Furlan è intervenuta al laboratorio formativo 'Ri-generazioni: dalle radici comuni alle responsabilità verso il futuro' organizzato da Filca Cisl Campania in Villa Signorini a Ercolano (Napoli). 

Le parole della Cgil

"Whirlpool deve ritirare la procedura di cessione di azienda; Whirlpool deve restare a Napoli: questa è la richiesta del sindacato al governo, che è chiamato a fare, fino in fondo, la sua parte a difesa dei siti industriali di Whirlpool e dell'intera città", ha affermato il segretario generale della Cgil di Napoli, Walter Schiavella, che oggi ha preso parte al corteo dei lavoratori di via Argine. "È ormai chiaro - sottolinea Schiavella - che la trattativa va fatta con i vertici della multinazionale e che quindi anche il governo italiano deve interloquire con il governo statunitense e porre la questione ai massimi livelli, per salvaguardare i posti di lavoro e garantire un futuro allo stabilimento partenopeo".

Fiom: "Azienda ritiri cessione dello stabilimento"

"Quello di oggi è stato un risultato eccezionale. Le lavoratrici e i lavoratori di tutti gli stabilimenti del gruppo Whirlpool hanno scioperato contro la messa in discussione da parte dell'azienda dell'accordo del 25 ottobre scorso con l'annunciata intenzione di dismettere lo stabilimento di Napoli". Così in una nota la segretaria nazionale Fiom, Barbara Tibaldi, aggiungendo che è "fallito quindi miseramente il tentativo dell'azienda di dividere i lavoratori, con stabilimenti vuoti – Cassinetta, Melano, Siena, Comunanza, Caserta e, naturalmente, Napoli – e gli altri con adesioni altissime allo sciopero. Quello che a gran voce chiediamo è che Whirlpool ritiri la procedura di cessione dello stabilimento di Napoli e si sieda al tavolo per ripartire dall'accordo di ottobre scorso, che parlava di investimenti e non di cessioni", fa notare Tibaldi. E "continueremo a chiederlo con tutte le iniziative già in programma nei prossimi giorni fino alla manifestazione del 4 ottobre, quando tutte le lavoratrici e i lavoratori del gruppo verranno a manifestare a Roma", conclude la sindacalista.

Accurso: "La multinazionale offende il territorio"

"Trecento lavoratori Whirlpool in corteo dalla stazione di Mergellina verso il consolato Americano per protestare contro la multinazionale che con le sue scelte unilaterali straccia gli accordi e offende un territorio. Sono presenti delegazioni delle Rsu di Leonardo, Fca, Ge Avio, Schneider per significare la vicinanza e l'unione in una vertenza che è simbolo del Sud che pretende rispetto degli accordi", ha invece detto il segretario generale della Uilm Campania, Antonio Accurso. "Il governo, le istituzioni e tutte le forze politiche - conclude Accurso - prendano esempio e si uniscano in un pressing corale per far cambiare idea alla Whirlpool e riportarla al tavolo. Questo è solo l'inizio di una battaglia che sarà sempre più decisa e diffusa". 

Continua la protesta

Una assemblea in fabbrica di tutte le categorie, il prossimo primo ottobre a partire dalle 10, nella sede Whirlpool. Si discuterà della situazione degli operai del sito di via Argine, a est della città. È una iniziativa promossa dai sindacati Cgil, Cisl e Uil assieme ai lavoratori. "É una vertenza che riguarda tutto il territorio - spiega Accurso - Conte e Di Maio sono in America, ora serve uno scatto di tutte le forze politiche e delle istituzioni per chiedere che si cambi passo a tutela dei lavoratori".