Rifiuti, polizia sequestra discarica di cava Giuliani a Giugliano

Campania

Nel corso dei controlli è stata riscontrata la violazione delle norme ambientali relative allo scarico nelle acque. Sindaco Giugliano: "Emergenza è ritardo nell’affrontare questioni" 

Nella mattinata di lunedì 15 luglio, la polizia ha posto sotto sequestro la discarica di cava Giuliani, alla periferia di Giugliano (Napoli). Secondo gli accertamenti delle autorità, il sito, individuato per lo stoccaggio dei rifiuti lavorati, violava le norme ambientali relative allo scarico delle acque. Nel corso dei controlli sono emerse anche carenze nella prevenzione degli incendi. I caschi bianchi hanno inoltre proceduto al sequestro di cinque compattatori fermi dinanzi al Cdr di Giugliano, nell'area industriale, perché perdevano percolato.

Sindaco Giugliano: "Città ha pagato un prezzo altissimo alle emergenze"

“I problemi sono due: uno è quello del pessimo stato dei camion che arrivano qui da tutte le città che vengono a scaricare e che hanno un'attenzione al territorio e all'ambiente della città che ospita questo impianto prossimo allo zero”. Lo ha dichiarato il sindaco di Giugliano, Antonio Poziello, presente ai controlli degli automezzi in fila. “Non è possibile - ha proseguito il sindaco - che ci siano queste macchie sotto i nostri piedi di colaticcio, perdite di liquidi dei rifiuti putrescenti che segnano l'ingresso e l'uscita dall'area industriale. Il secondo problema è quello dei tempi di attesa all'impianto Stir con file interminabili di automezzi che restano ore ore, (anche 48 ore) in attesa di poter scaricare con le immaginabili conseguenze per la città in termini di cattivi odori, in termini di perdite di liquidi e di tutto il resto".
Secondo Poziello "c'è un ciclo dei rifiuti in Campania che è ovviamente ancora incompleto con una serie di diseconomie, ma questo non può sempre ricadere sulla medesima comunità. La città di Giugliano ha pagato un prezzo altissimo alle emergenze e continua a pagare un prezzo altissimo al funzionamento del ciclo dei rifiuti".

Cava Giuliani doveva stoccare parte dei rifiuti di Acerra

Cava Giuliani, già utilizzata in passato, risulta tra i siti che, a partire dal prossimo settembre, dovranno accogliere un quantitativo di rifiuti lavorati dai Cdr per far fronte alla chiusura programmata per manutenzione del termovalorizzatore di Acerra. Su questo punto, il sindaco Poziello si è espresso tramite una nota: “Non si può far finta che hai un'emergenza se lo sai da un anno che avresti avuto questo problema. In un anno c'era il tempo di fare una gara, oggi non puoi venire a chiedere alla città di Giugliano di ospitare ulteriormente rifiuti. L'emergenza è il ritardo nell'affrontare le questioni. Che dovesse chiudere il termovalorizzatore di Acerra lo si sapeva da oltre un anno. È una programmata manutenzione straordinaria dell'impianto. Quindi - aggiunge Poziello - la SapNa poteva fare scelte diverse, poteva programmare dove andare a mettere i rifiuti che non possono essere inceneriti nel termovalorizzatore, poteva programmare per tempo delle gare d'appalto, le poteva fare e poteva portare fuori quelle quantità che ora vuole stoccare”.

Napoli: I più letti