Crac Deiulemar, i creditori a messa per chiedere giustizia

Campania

Una delegazione di obbligazionisti ha partecipato alla funzione chiedendo ''l'intercessione'' di San Vincenzo Romano, il parroco di Torre del Greco santificato lo scorso ottobre. Giovedì in Cassazione si terrà l'udienza conclusiva legata al crac 

Oggi, domenica 30 giugno, una delegazione di obbligazionisti della Deiulemar shipping, compagnia di navigazione di Torre del Greco (Napoli) fallita nel maggio del 2012, ha preso parte a una messa celebrata nella basilica di Santa Croce al fine di chiedere ''l'intercessione'' di San Vincenzo Romano, il parroco di Torre del Greco santificato lo scorso ottobre da Papa Francesco, affinché ''sia fatta giustizia e ci venga restituito quanto ingiustamente sottrattoci'', spiegano i promotori dell’iniziativa. A seguito del fallimento dell’azienda quasi tredicimila investitori hanno perso, complessivamente, oltre 720 milioni di euro.

Le parole di un portavoce dei creditori di Deiulemar

A celebrare la funzione il parroco don Giosuè Lombardo, che ha incontrato una parte degli obbligazionisti presenti, consegnando loro diverse effige del parroco-santo. ''Prima della benedizione - racconta Aniello Ferro, tra i portavoce dei creditori della Deiulemar - il parroco ha ricordato la figura di don Vincenzo Romano, che si schierò in difesa dei corallari nelle battaglie con i proprietari delle imbarcazioni e degli istituti bancari. Ci ha esortato inoltre ad andare a Roma, dove giovedì in Cassazione è in programma l'udienza conclusiva legata al crac, con il solo intento di chiedere giustizia al fine di ricevere solo ciò che ci spetta. Ci ha esortato ad avere sempre speranza e fede'', conclude il portavoce.

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