Agropoli, voto di scambio: perquisiti uffici di sindaco ed ex sindaco

Campania

Il sindaco di Agropoli, Adamo Coppola, e l'ex primo cittadino Franco Alfieri, sono coinvolti in un'indagine su un presunto scambio elettorale politico-mafioso relativo alle elezioni amministrative del 2017 

I militari della Dia di Salerno hanno perquisito le abitazioni e gli uffici del sindaco di Agropoli, Adamo Coppola, e dell'ex primo cittadino Franco Alfieri, attualmente consigliere politico del presidente della Regione Campania e candidato sindaco a Capaccio Paestum, in provincia di Salerno. I due sono coinvolti in un'indagine su un presunto scambio elettorale politico-mafioso relativo alle elezioni amministrative del 2017 nel comune salernitano.

Le indagini e le perquisizioni

Oltre alle abitazioni, nei comuni di Agropoli e Torchiara, gli uomini della Direzione investigativa antimafia hanno perquisito anche lo studio legale di Alfieri e l'ufficio del sindaco. Nel corso degli accertamenti sono stati sequestrati vari documenti. L'inchiesta è scaturita dalle recenti indagini che hanno riguardato il clan Marotta.

Il commento di Alfieri

"Stamattina il mio studio legale ad Agropoli, e la mia abitazione a Torchiara, sono stati oggetto di una perquisizione da parte della Dia di Salerno – ha spiegato Alfieri in un post sui social – Mi dispiace che queste attività investigative abbiano luogo nel pieno della campagna elettorale". Il messaggio è preceduto dal titolo “Cielo sereno non teme tempesta”. "Nell'esprimere come sempre, la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura – prosegue Alfieri, già a capo della segreteria del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca – vado avanti a testa alta perché la forza di un uomo è anche quella di reagire alle difficoltà e mettere ancora più energia e determinazione nel lavoro quotidiano".

L'attacco del M5S

"L'uomo che De Luca ha invitato pubblicamente a emulare, l'esponente da Prima Repubblica che per il governatore rappresenta la macchina di voti perfetta, il politico che rastrella preferenze grazie quello che l'attuale presidente Regione Campania ha definito 'il sistema delle fritture di pesce', si trova oggi al centro di un'indagine con il capo l'accusa di voto di scambio politico-mafioso. Un'indagine che Alfieri, già capo della segreteria politica di De Luca e suo consigliere con delega all'Agricultura, condivide con il suo eterno amico e sindaco di Agropoli, Coppola. Un'attività inquirente scaturita anche grazie all'opera di incessante denuncia dei nostri attivisti e del nostro portavoce al consiglio comunale di Agropoli". Queste le dure parole del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Michele Cammarano, e della deputata del M5S, Anna Bilotti. "Di fronte a un'accusa di questo tenore - sottolineano Bilotti e Cammarano - ci chiediamo cosa aspetti il Pd, che oggi ha tra i suoi massimi esponenti al Sud il capolista alle europee ed ex numero uno dell'Antimafia Roberti, a chiedere ad Alfieri di ritirare 'ad horas' la sua candidatura. Quella stessa candidatura battezzata in pompa magna in una cerimonia evento alla presenza del figlio di papà Piero De Luca"  

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