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Sparatoria Napoli, Sepe ai killer: "Non avete futuro". L'accusato: "Non c'entro nulla"

Campania
Il cardinale Sepe fuori dal Santobono dopo la visita a Noemi (ANSA)

L'alto prelato ha visitato la piccola, rimasta gravemente ferita per errore durante un agguato, dicendo che la porterà in visita al Papa. L'uomo che le avrebbe sparato, Armando Del Re, fermato insieme al fratello, ha precedenti per droga

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"Quello che è avvenuto è un miracolo. Appena Noemi starà bene la porterò dal Papa". Queste le parole del cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, al termine di una visita alla piccola Noemi, rimasta ferita durante una sparatoria avvenuta a Napoli venerdì 3 maggio. "Le ho portato un peluche, ha sorriso con gli occhi. Abbiamo detto il 'Padre Nostro' tutti assieme e lei ha mosso le labbra", ha aggiunto l'arcivescovo, che durante l'omelia della veglia di preghiera al Palapartenope si è rivolto direttamente ai killer: "Mentre gioiamo per la ripresa, benché faticosa, della piccola Noemi, diventata una di noi e di tutta Napoli, e gioiamo per l'impegno delle forze dell'ordine che hanno arrestato il killer di piazza Nazionale, vogliamo gridare con forza ai protagonisti del male e nemici della vita: pentitevi. Non avete futuro. Verrà per voi il giorno del giudizio. Nella famiglia umana non c'è posto per voi".

Il cardinale ai killer: "Pentitevi"

"La strada da voi scelta - ha continuato Sepe nella sua omelia, rivolgendosi ai killer e ai violenti - porta al carcere e alla morte. Il vostro presente è fatto di violenza, di vigliaccheria, di prepotenza e crudeltà. Siete fuori dal consesso civile. Vi nascondete, vi mimetizzate. Siete vigliacchi, perché sapete imporvi solo grazie all'uso delle armi. Siete sconfitti dalla reazione della Città, dalle voci di incoraggiamento e sostegno a Noemi, dalle manifestazioni di condanna della vostra assurda scelta di vita. Ravvedetevi e troverete nel Signore cuore e braccia aperti". Il cardinale ha spiegato che "alla misericordia di Napoli vogliamo affidare oggi la piccola Noemi che, secondo le ultime notizie e io stesso sono stato da lei questa mattina, migliora ma ancora soffre in un lettino dell'ospedale Santobono. Con Noemi vogliamo affidare al Buon Dio anche tutte le vittime innocenti della camorra e della delinquenza comune. Vogliamo affidare i genitori e i familiari delle vittime innocenti". "Questa sera, in questa veglia, preghiamo per Noemi, per tutti quelli che sono vittime della violenza e delle ingiustizie, ma preghiamo anche per voi delinquenti e camorristi. Preghiamo per la nostra Napoli che voi oltraggiate con i vostri comportamenti e che, invece, noi amiamo e difendiamo con forza", ha detto ancora Sepe, che ha rivolto alla Madonna la preghiera, di "sconfiggere con il Tuo amore di Madre, la violenza e i violenti, i delinquenti comuni e i camorristi". Domani, in tutte le messe domenicali della Diocesi di Napoli "pregheremo perché il Signore assista e protegga la piccola Noemi ricordando anche le vittime innocenti di quella delinquenza, la cui crudeltà grida vendetta al cospetto di Dio e degli uomini", annuncia il cardinale. 

"Un miracolo"

"Noemi è un miracolo, i medici oggi mi hanno spiegato che all'inizio nessuno sapeva cosa sarebbe potuto accadere. Oggi l'ho vista, mi guardava, sorrideva, ha provato anche a canticchiare una canzoncina con la mamma". "È stata contentissima del peluche che le ho portato - ha aggiunto - e abbiamo pregato con i genitori il quali anche loro mi hanno chiesto di portarla dal Papa quando starà bene". Per il cardinale, la vicenda di Noemi ha fatto in modo che "ci sentissimo tutti quanti affratellati, al di là delle ideologie politiche, delle differenze, tutti uniti abbiamo sentito questa bambina come qualcosa che ci apparteneva. Questo ha potuto dimostrare la nobiltà, la solidarietà, la sensibilità di un popolo come quello di Napoli che ci conferma che la città nella stragrande maggioranza è matura". Le condizioni di salute della piccola sono "un sospiro di speranza, soprattutto ha dato la percezione di una sensibilità umana verso questa bambina che poche volte aveva avuto l'occasione di esprimersi".

"Belve chi l'ha ferita"

Definisce invece "schegge impazzite, disgraziati, poveri uomini, belve" chi ha fatto del male a Noemi. "Dio la farà pagare eccome". "Questi disgraziati pensano di bistrattare e di violentare una cultura, una società, una città come Napoli attraverso queste azioni", ha detto il cardinale. "Quando uno violenta un'altra creatura, Dio la fa pagare eccome ed è pure giusto, perché tu offendi, ammazzi una mia creatura, perché Dio è padre di noi e quindi tu offendi Dio. Questo Dio, come ha fatto con Caino e Abele grida vendetta, nella sua giustizia, che è misericordia, Dio la fa pagare, il signore non può rimanere con gli occhi chiusi o le orecchie chiuse, la farà pagare". Del resto, ha sottolineato Sepe "vivono miseramente questi poveri disgraziati di paura, di angoscia, di terrore, se va tutto bene vanno a finire in carcere altrimenti vanno al cimitero e questo è anche il modo di pagare il male che si fa agli altri".

L'accusato: "Non c'entro niente"

"Non c'entro niente con questo fatto". Così Armando Del Re, accusato di avere compiuto l'agguato in piazza Nazionale a Napoli nel quale è rimasta ferita la piccola Noemi, si è difeso dinanzi al giudice per le indagini preliminari Buccino Grimaldi del Tribunale di Siena durante l'udienza di convalida del fermo. Il Gip deciderà se convalidare o meno il fermo nella giornata di lunedì. Assistito dall'avvocato Claudio Davino, Del Re ha ricostruito i suoi movimenti poco prima del raid. Dopo l'interrogatorio di Del Re, la difesa ha posto l'accento su alcuni momenti di raccolta degli elementi che hanno consentito agli inquirenti di arrivare a Del Re e ha rilevato come dalle intercettazioni ambientali agli atti dell'indagine non emergerebbe, secondo l'avvocato difensore, alcun elemento certo che leghi Del Re al raid.

L'ospedale: Noemi interagisce

Le condizioni cliniche di Noemi "sono in miglioramento. Nella mattinata di oggi è stato effettuato un nuovo esame radiografico per monitorare le condizioni dei polmoni": è quanto emerge dal bollettino medico diffuso dall'ospedale Santobono di Napoli. "La bambina, attualmente ancora sedata, interagisce coi sanitari e i familiari. Attualmente la respirazione è spontanea con supporto di ossigeno ad alti flussi. La prognosi permane riservata. Il prossimo bollettino sarà diramato tra 24 ore", annunciano i medici. "La bambina ha avuto un grosso trauma a entrambi i polmoni - ha spiegato Massimino Cardone, primario del reparto di rianimazione pediatrica del nosocomio - e man mano si stanno risolvendo tutte queste problematiche. Abbiamo fatto più volte delle broncoscopie per cercare di liberarla dai coaguli; questa cosa le ha dato una funzionalità polmonare migliore e quindi la bambina sta ventilando abbastanza bene. La prognosi resta riservata perché dobbiamo vedere l'evoluzione".