Napoli, disabile al San Paolo costretto ad abbandonare le stampelle

Campania
Foto di Archivio (ANSA)

"Mi è stato intimato di abbandonare le stampelle". Questa è la denuncia di Antonio Medici, che ha voluto commentare quanto gli è capitato in occasione del match di Europa League, Napoli-Arsenal, di giovedì scorso, 18 aprile

"Sono stato trattato meglio al concerto degli U2 a Roma, dove gli addetti mi accompagnarono finanche a comprare gadget prima di farmi accomodare, che allo stadio San Paolo di Napoli in occasione della partita con l'Arsenal, impianto dove spesso mi reco con mia figlia e dove mi è stato intimato di abbandonare le stampelle". Questa è la denuncia del commercialista sannita Antonio Medici, costretto a utilizzare dall'età di 16 anni le stampelle per una grave malattia all'anca. L'uomo ha voluto commentare con l'Ansa quanto gli è capitato in occasione del match di Europa League, Napoli-Arsenal, di giovedì scorso, 18 aprile.

La discussione

Suo malgrado, Medici si è reso protagonista di un'animata discussione all'interno dello stadio quando gli è stato detto di non poter entrare nello stadio con le stampelle. "Mi sono presentato all'ingresso dei distinti superiori con mia figlia, al secondo controllo l'hostess mi ha detto che non potevo entrare con le stampelle. Mi sono meravigliato considerando che utilizzo le stampelle per 'necessità', altre volte ed in altre strutture, compreso il San Paolo, sono entrato tranquillamente. L'hostess, però, ha insistito che non potevo entrare e che potevo lasciare le stampelle all'ingresso. Le ho detto ad alta voce che mi stava offendendo perché le stampelle non sono un accessorio e che è inopportuno chiedere a un disabile di lasciare le stampelle. L'hostess ha ribadito che stava attenendosi al regolamento".

L'incredulità

Poi, Medici ha continuato: "A un certo punto si è avvicinato un signore robusto, che aveva un auricolare e nessun distintivo. Ho chiesto che mi certificassero in qualche modo che mi ero presentato all'ingresso perché avevo intenzione di richiedere un risarcimento. La persona con l'auricolare, con un tono non certo amichevole, ha affermato che la società Calcio Napoli non risarcisce nessuno e che lui non attestava nulla. Allora mi sono presentato, ho detto di essere un commercialista e che volevo un'attestazione per chiedere poi successivamente il risarcimento. Mi urlava addosso dicendo che le stampelle non potevano entrare e che c'era poco da discutere evidenziando, in quel momento, di essere della polizia. Colpito da un senso di impotenza per quanto mi stava accadendo, ho mandato tutti al diavolo, volevo andar via". Medici ha poi raccontato di essere "scoppiato a piangere" e di essere "andato via con mia figlia che, intanto, era in lacrime per quanto accaduto". Poi, Medici è stato convinto a entrare da un amico e da una poliziotta, ma appena lo "hanno fatto entrare" gli "hanno preso le stampelle e le hanno portate via".

La replica del Napoli

"Siamo ovviamente dispiaciuti dell'accaduto, ma va detto che gli steward hanno semplicemente applicato il regolamento d'uso dell'impianto che all'atto dell'acquisto del biglietto per la partita viene implicitamente approvato dall'acquirente". Lo afferma Alessandro Formisano, capo delle operazioni del Napoli. Il club partenopeo ricorda l'articolo 21 e le proibizioni previste dalla norma: "Bottiglie, lattine o contenitori di vetro o di qualsiasi altro materiale (le bevande devono essere versate in bicchieri di plastica o carta), ombrelli a punta, caschi, cinture con pesanti borchie di metallo, bastoni, materiale imbrattante o inquinante ed ogni altro oggetto anche astrattamente idoneo a offendere in relazione alle circostanze di tempo e di luogo ovvero che l'autorità presente allo stadio reputi vietato; stampelle e altri accessori o ausili; gli steward, in presenza di elementi che facciano fondatamente ritenere possibile la destinazione a usi impropri di tali oggetti e strumenti, potranno denegare l'assenso. È fatto divieto, sempre secondo la normativa sulla sicurezza, l'introduzione all'interno dell'impianto sportivo di passeggini e carrozzine per infanti". Il Napoli ricorda anche che non è previsto "alcun servizio di custodia di tali oggetti" e che al San Paolo "è in essere un settore denominato Disabili con 92 posti per disabili e 92 posti per accompagnatori" dove il club ha istituito un servizio dedicato di prenotazione posti.  

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