Napoli, corteo a sostegno di Sea Watch e Sea Eye: denunciate 7 persone
CampaniaIn diecimila erano scesi in piazza il 5 gennaio scorso per favorire l'attracco delle navi delle Ong. Le denunce sono scattate per manifestazione non autorizzata e invasione del porto
Sette attivisti del centro sociale Insurgencia sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata e invasione del porto di Napoli per il corteo del 5 gennaio scorso, quando quasi diecimila persone manifestarono al porto della città partenopea per favorire l'attracco delle navi delle Ong Sea Watch e Sea Eye con a bordo circa ottanta migranti tra cui donne e bambini. Lo ha reso noto la consigliere comunale di Napoli, Eleonora de Majo, che è tra le persone denunciate.
Le parole della consigliera de Majo
"Siamo al paradosso", ha commentato la consigliera de Majo, da sempre contro la decisione di chiudere i porti ai migranti, ricordando che gli attivisti erano scesi in "piazza a difesa dell'umanità". La manifestazione del 5 gennaio, conclusasi pacificamente nel porto di Napoli, si evidenzia in una nota, "vide la partecipazione di migliaia di persone, semplici cittadini, associazioni antirazziste, comitati e mondo della società civile. "Non ci arrenderemo – ha concluso la consigliera de Majo - andiamo avanti più forti di prima".
Solidarietà agli attivisti
"Ai militanti, agli attivisti e alla consigliera Eleonora de Majo va la mia assoluta solidarietà. Sono testimoni di giustizia e non autori di reato. Il reato di umanità non si processa". Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha commentato le denunce notificate agli attivisti. "In quei giorni - ha ricordato de Magistris - Napoli era in prima linea per impedire che decine di persone potessero morire in mare. Inviammo il vicesindaco a Malta e la nostra azione fu determinante per lo sblocco della situazione anche grazie alla mobilitazione di tanta gente perché a quella manifestazione parteciparono centinaia di persone". La notizia degli attivisti denunciati è stata commentata anche dall'assessore ai Diritti della Città del Comune di Napoli, Laura Marmorale: "Apprendo con sorpresa delle denunce a carico della consigliera Eleonora de Majo e degli altri attivisti per la manifestazione spontanea e partecipata dello scorso 5 gennaio al porto di Napoli. In quei mesi, a sostegno della posizione del Comune di Napoli disposto ad accogliere i migranti salvati dalla Sea Watch e dalla Sea Eye, si mobilitarono migliaia di cittadini esprimendo solidarietà e sostegno contro una la bieca propaganda di governo che costringe centinaia di persone a morire in mare".