Napoli, agguato vicino a una scuola: ucciso un uomo davanti al nipote, ferito il figlio

Campania
Il luogo dell'agguato

Le vittime sono padre e figlio. L. M. aveva vari precedenti ed era considerato vicino al clan dei Rinaldi, egemone nella zona. Alla sparatoria avrebbe assistito anche il nipote dell'uomo deceduto, che stava andando all'asilo

Un uomo è morto e un altro è rimasto ferito in un agguato nel Rione Villa, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, a Napoli. Le vittime della sparatoria sono L. M., 57 anni, e P. M., 32, rispettivamente padre e figlio. L. M. è deceduto, mentre il figlio è rimasto ferito a una gamba. Gli agenti di polizia del commissariato di San Giovanni a Teduccio, insieme alla Mobile coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno aperto le indagini per far luce sulla dinamica e sul movente. Sul posto è stato rinvenuto lo zaino scolastico di un bambino: si tratta del nipote di L. M., che si trovava in compagnia del nonno e del papà, e potrebbe aver assistito all'agguato. I due, probabilmente, lo stavano accompagnando all'asilo. Sul luogo dell'agguato gli agenti della polizia scientifica hanno rinvenuto dodici bossoli.

L'agguato

L'agguato è stato teso nei pressi della chiesa e della scuola del quartiere, a pochi metri dalla casa delle due vittime, in via Ravello. Padre e figlio stavano entrando in auto, quando sono stati raggiunti da due persone, a bordo di uno scooter nero, forse a volto scoperto. Gli investigatori hanno sequestrato l'auto sulla quale la vittima stava salendo. Uno dei proiettili ha raggiunto il lunotto posteriore della vettura mandandolo in frantumi.

Ritrovato lo scooter

Lo scooter utilizzato per compiere il raid è stato rinvenuto dagli agenti della polizia alla periferia di San Giorgio a Cremano, comune che dista pochi chilometri dal luogo dell'agguato. Il mezzo è stato dato alle fiamme.

L.M. legato al clan Rinaldi 

L. M. conta diversi precedenti per estorsione, droga e 416 bis. È considerato vicino al clan camorristico dei Rinaldi, che controlla la zona. Il figlio, invece, avrebbe alle spalle solo violazioni al codice stradale. Attualmente è ricoverato all'ospedale del Mare di Napoli.

Preside scuola: "Ci sentiamo abbandonati"

"Abbiamo sentito numerosi colpi di pistola, almeno una decina, si è scatenato il panico, era il momento di entrata a scuola, abbiamo pensato subito a mettere in sicurezza i bambini". Parla così, Valeria Pirone, la preside dell'Istituto Vittorino da Feltre di Napoli, davanti alla quale è avvenuto l'agguato. "Noi, la scuola, le associazioni, la parrocchia, ci sentiamo abbandonati. Chiediamo da tempo le telecamere di sorveglianza e più forze dell'ordine. Io voglio l'esercito. Le istituzioni devono spiegare perché, in un posto così, non ci sia protezione".

De Luca: "Omicidio terribile"

"Siamo alla barbarie", ha commentato il presidente della Campania Vincenzo De Luca. "Il terribile omicidio ci ricorda drammaticamente che sicurezza e lotta alla criminalità sono, insieme al lavoro, le priorità per i cittadini. Lo ripetiamo da sempre. Ci attendiamo una risposta immediata e efficace dallo Stato. Il tempo della propaganda è finito", aggiunge De Luca.

De Magistris: "Basta parole, servono fatti"

''E' un fatto gravissimo - afferma il sindaco di Napoli Luigi de Magistris -, accaduto inoltre in un orario in cui bambini vanno a scuola, in cui la città si mette in movimento. Di fronte a fatti di questo tipo dobbiamo chiedere allo Stato più forze di polizia perché il controllo del territorio è compito esclusivo e precipuo dello Stato. Basta parole, servono solo fatti''. De Magistris ha sottolineato che il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ''è venuto a Napoli tre volte dallo scorso ottobre e ha promesso più volte un rafforzamento che non si è visto e che non si vede nei commissariati e nelle caserme''. Il sindaco ha poi aggiunto che ''più volte'' nelle riunioni del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza si è discusso del Rione Villa e dell'area orientale e ''devo dare atto alle nostre forze dell'ordine che su quei territorio hanno fatto cose importanti e c'è stato anche un rafforzamento del controllo ma la coperta è sempre quella".

La risposta della Lega al sindaco di Napoli: "Speculazioni elettorali"

"Quanto è accaduto a Napoli è inaudito - afferma il deputato della Lega Gianluca Cantalamessa -, un episodio di violenza sul quale va fatta non solo chiarezza, ma fronte comune con tutte le istituzioni locali affinché fatti di questo genere non accadano mai più. Ma mentre il sindaco de Magistris, del tutto incapace di garantire la sicurezza ai propri cittadini - sostiene il deputato -, chiede oggi più fatti al Viminale non si 'accorge' che il Ministero degli Interni ha da tempo confermato lo stanziamento di 55,98 milioni di euro destinati alla sicurezza, alla legalità ed alla prevenzione in Campania. Già stanziati, anche per Napoli, fondi per rendere sicure le strade e le spiagge, già definito l'invio di numerosi poliziotti a supporto delle Forze dell'Ordine già presenti, già concessa la possibilità per il Comune di Napoli di assumere altre risorse della Polizia Municipale e già messo a disposizione dell'Amministrazione fondi per l'acquisto e l'installazione di nuove telecamere". Secondo Cantalamessa, inoltre, "il sindaco De Magistris, meglio noto come il sindaco contro la legalità, dimostra non solo di essere inadeguato ad affrontare e risolvere i problemi della città di Napoli, ma addirittura li usa per farne una deludente campagna elettorale", conclude.  

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