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Ambiente, migliaia di meduse spiaggiate a Ischia

Campania
Immagine d'archivio (Getty Images)

"Gli spiaggiamenti in concomitanza con forti venti sono una cosa comune", spiega la biologa Isabella D'Ambra. Tuttavia "c'è un aumento delle meduse dovuto all'aumento della temperatura" 

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Un singolare fenomeno ha interessato, a partire dal pomeriggio di ieri, giovedì 28 marzo, la costa nord-est dell'isola di Ischia: migliaia di meduse si sono spiaggiate sul litorale. "E' un fenomeno comune che si sta verificando anche in altre zone italiane - spiega il dott. Marco Munari, coordinatore della stazione zoologica isolana Anton Dohrn -. Si verifica un po' meno in inverno, più comunemente in primavera ed estate, e soprattutto dopo le mareggiate".

Fenomeno in aumento

Osservando le immagini dello spiaggiamento, Munari afferma: "Dovrebbe trattarsi della ‘Pelagia noctiluca’, comunemente chiamata vespa di mare, da non confondere con quella australiana Sea wasp - sottolinea Munari -. Sono organismi che non sono in grado di contrastare le correnti e quindi ne sono in balia". Episodi che, secondo il biologo, potrebbero aumentare: "tra gli effetti combinati di riscaldamento delle acque marine superficiali e il depauperamento delle specie marine che si nutrono di meduse, dalle larve agli adulti, c'è proprio l'aumento di questa specie", spiega ancora Munari.

Tra le cause, il global warming

Secondo la biologa marina Isabella D'Ambra della stazione zoologica Anton Dohrn, a preoccupare più che lo spiaggiamento delle meduse dovrebbe essere la massiccia presenza delle stesse: "Gli spiaggiamenti in concomitanza con forti venti sono una cosa comune, quando c'è una forte presenza di meduse a mare vengono spinte sulle spiagge ed è quanto già verificatosi in Sicilia, in Corsica e nell'Adriatico". La biologa aggiunge: "Sicuramente c'è un aumento delle meduse dovuto all'aumento della temperatura, dell'acqua, una diminuzione dei predatori, e un aumento del cibo a mare perché l’uomo sta fomentando le crescite algali, le crescite di zooplancton, immettendo fertilizzanti e scarichi non protetti". "Dagli studi in corso sembra che il trend sia l'aumento delle meduse, appunto per le cause elencate. Sicuramente noi abbiamo indotto degli squilibri nell'ecosistema e questi squilibri sembrano aver favorito proprio le meduse", conclude la biologa.