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Napoli, dinosauri invadono Oasi degli Astroni: in mostra riproduzioni a grandezza naturale

Campania
Una scultura di dinosauro esposta alla mostra "Dinosauri in carne ed ossa" nella riserva naturale degli Astroni a Napoli (ANSA)

L’esposizione “Dinosauri in carne e ossa”, che apre oggi e si potrà visitare fino al 10 novembre, è stata allestita nell’oasi Wwf nel quartiere di Agnano 

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Oltre 30 esemplari di dinosauri e grandi mammiferi dell’era glaciale, riprodotti a grandezza naturale, hanno invaso l’Oasi Wwf degli Astroni a Napoli, in occasione della mostra “Dinosauri in carne e ossa”, che apre oggi e si potrà visitare fino al prossimo 10 novembre. I mammiferi, che si sono estinti nel corso dei millenni, sono stati disseminati nel cratere degli Astroni, che sorge nel quartiere napoletano di Agnano, un'area del tutto selvaggia che riporta indietro nel tempo. La mostra torna a occupare tutto lo spazio dell'oasi, che sta rinascendo dopo i gravi danni dell'incendio dell'estate 2017, con un percorso ancora più affascinante che coinvolgerà i più piccoli e farà riflettere gli adulti, aiutandoli a instradare i bambini nel solco del rispetto della natura e della preservazione dell'ambiente. Il percorso è più semplice da affrontare e più breve per distanza, pur mantenendo tutte le caratteristiche dell'escursione nella natura che va affrontata con il giusto spirito ed equipaggiamento.

Il filo conduttore della mostra

Il filo conduttore della mostra è l'alternanza delle specie animali, come per esempio i dinosauri o i grandi mammiferi della cosiddetta era glaciale, che di volta in volta hanno dominato le terre emerse, diversificandosi a partire da uno sparuto gruppo di sopravvissuti alle grandi estinzioni di massa. "Le estinzioni di massa - spiega Antonio Canu, presidente dell'oasi Wwf - rappresentano un fenomeno avvenuto più volte nel corso dei tempi geologici, con la scomparsa più o meno istantanea di interi gruppi animali e vegetali. Sono state causate da varie forme di stress ambientale che spesso funzionano in sinergia, come intense eruzioni vulcaniche su tutto il globo, l'improvvisa caduta di corpi extraterrestri, la formazione di estese calotte glaciali, i grandi mutamenti climatici. Le estinzioni di massa precedenti alla comparsa del genere umano sono cinque". Cinque grandi lezioni a cui dobbiamo guardare per imparare dal passato. "Oggi - afferma Simone Maganuco, co-curatore della mostra - in una società come la nostra che non vuole rendersi colpevole di provocare una nuova estinzione di massa, la sesta, appare di fondamentale importanza comprendere i meccanismi che hanno determinato l'adattamento e poi l'eclissi di linee evolutive di grande successo, come quella dei dinosauri mesozoici". La mostra sarà aperta sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 18. Nei giorni feriali la mostra apre su prenotazione di gruppi o scolaresche.