Uccise la moglie nel Napoletano, la madre di lei: "Nessun pentimento"

Campania
La scena dell'omicidio a Sant'Antimo (Agenzia Fotogramma)

Stefania Formicola, 28 anni, fu assassinata dal marito Carmine D’Aponte il 19 ottobre 2016, a Sant'Antimo (Napoli), con un colpo di pistola al cuore. I due si stavano separando 

"Non ha mostrato un minimo segno di pentimento, è ancora spavaldo, così come lo era quando stava con mia figlia. Per tre volte è stato ammonito dal giudice, per i gesti irriverenti che ci ha rivolto". Così parla del genero Adriana Esposito, madre di Stefania Formicola, 28 anni, assassinata all'alba del 19 ottobre del 2016, a Sant'Antimo (Napoli). La ragazza venne uccisa con un colpo di pistola al cuore, mentre si trovava in macchina con l’assassino, il marito Carmine D'Aponte. I due si stavano separando.

Il processo

La donna indossa una maglietta bianca con la foto della figlia. Si trova davanti all'aula dove è in corso, nel Tribunale di Napoli, il processo di secondo grado a carico del genero. D’Aponte era stato condannato all’ergastolo il 12 febbraio 2018 per omicidio volontario. La sentenza di secondo grado è attesa per venerdì 8 febbraio.

Il commento del legale

"Le condanne esemplari - ha detto l'avvocato Cesino, legale di Adriana Esposito e presidente dell'associazione 'Libera dalla violenza' - sono un potente strumento di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. E la giustizia, nella quale crediamo, si fa nelle aule processuali proprio grazie alle condanne esemplari".

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