Caserta, rifiuti e appalti truccati: inchiesta su politici e manager

Campania
Foto di archivio (ANSA)

Al centro delle indagini ci sarebbe Carlo Savoia, il quale avrebbe pilotato gli appalti per la gestione dei rifiuti con il contributo illecito di pubblici funzionari 

Ruota attorno alla figura di Carlo Savoia l'inchiesta della Dda di Napoli che tenta di far luce su una serie di appalti truccati e un traffico illecito di rifiuti. Savoia è stato coinvolto nell'indagine in qualità di amministratore unico della Xeco srl, società che si occupa di smaltimento e trattamento di rifiuti. Secondo la procura, l'imprenditore avrebbe pilotato del gare pubbliche nel settore dei rifiuti. Decine le perquisizioni compiute dai carabinieri del Noe martedì 13 novembre.

La rete di politici e funzionari

Secondo i magistrati antimafia, Savoia avrebbe agito "predisponendo i relativi bandi di gara o parte essenziali degli stessi, come i requisiti di partecipazione o i punteggi tecnici, con il contributo illecito di pubblici funzionari, tra cui Carlo Marino, sindaco di Caserta, Marcello Iovino, dirigente del Comune di Caserta, Paolo Galluccio, assessore del Comune di Aversa dal 2016 al 2017 (anche se Galluccio aveva la delega ai Servizi sociali nel periodo in cui è stato assessore e non quella all'Ambiente, nda)". Secondo la procura, Savoia avrebbe sfruttato "i suoi consolidati rapporti di affari e politici con Nicola Ferraro, ex consigliere regionale dell'Udeur, condannato per concorso esterno in associazione camorristica, e Nicola Cosentino, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa".

Il fratello dell'ex sindaco

Savoia, è il fratello di un ex sindaco di Sant'Arpino, in provincia di Caserta, e amministratore unico della Xeco srl, società che si occupa di smaltimento e trattamento di rifiuti. L'amministratore è stato anche presidente della Eco4, una società risultata controllata dal clan dei Casalesi.

Gli appalti milionari

Per gli inquirenti il "colletto bianco" Savoia sarebbe riuscito a condizionare appalti multi milionari, come quello da 115 milioni di euro per la realizzazione del biodigestore, l'impianto per il trattamento della frazione umida che dovrebbe sorgere in località Ponteselice, a poco più di un chilometro dalla Reggia di Caserta. Savoia è una vecchia conoscenza del mondo dei rifiuti, avendo ricoperto ruoli importanti e sensibili, come quello appunto di presidente di Eco4, la società controllata dai fratelli imprenditori, risultati vicini al clan Bidognetti, Sergio e Michele Orsi, quest'ultimo ucciso dall'ala stragista di Giuseppe Setola. La Dda gli contesta di essersi "adoperato" anche nelle gare per la raccolta dei rifiuti, ad Aversa, base d'asta 34 milioni di euro, Sant'Arpino, 7 milioni di euro, Cardito, 5 milioni e Casandrino, 7 milioni. Savoia avrebbe inoltre messo mano anche alle gare per l'affidamento in concessione della casette dell'acqua a Caserta e Casalnuovo di Napoli, aggiudicate poi alla Lab Green srl. Nell'indagine sono coinvolti anche quattro collaboratori di Savoia. L'attività investigativa non vede il sindaco di Caserta, Marino, a cui è stato soltanto notificato un decreto di perquisizione.

Colletti bianchi, camorra e politica

Nei primi anni duemila l'Eco4 si aggiudicò senza gara gli appalti per la raccolta dei rifiuti in una ventina di comuni del Casertano, il condizionamento del clan ha poi portato al processo e alla condanna di Nicola Cosentino e di numerosi colletti bianchi. In un'udienza del processo Cosentino nel 2015, il collaboratore di giustizia Giuseppe Valente, ex presidente del Consorzio rifiuti Caserta4, socio di Eco4, ha affermato che Savoia era stato segnalato in Eco4 dall'ex sottosegretario. "Quando arrivò il momento di liquidare la società (Eco4) e prenderci i soldi versati in banca a titolo di capitale sociale – ha raccontato Valente - scoprimmo che erano spariti 30mila euro, e Savoia mi disse che se li era presi a titolo di indennità. Non lo denunciai alla magistratura perché lo conoscevo ed era amico di Cosentino, ma quei soldi non li abbiamo più visti". Nonostante l'accostamento ad ambienti malavitosi, Savoia ha sempre continuato a lavorare nel settore dei rifiuti, e fino a qualche mese fa faceva parte del Consorsio Cite, che sta partecipando alla gara bandita dal Comune di Caserta per il servizio di raccolta, spazzamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Un appalto di oltre 116 milioni di euro, che quest'anno riguarda anche il conferimento dei rifiuti, per cui è molto appetito dalle aziende.

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