Giubileo Rom, Papa: "Lavoro e preghiera forza per rompere i muri di diffidenza e paura"

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"Per quasi mille anni siete stati pellegrini e nomadi in un contesto che, progressivamente, ha costruito modelli di sviluppo rivelatisi per molti aspetti ingiusti e insostenibili"  ha detto il Pontefice nell'udienza al Giubileo dei Rom, Sinti e Caminanti

Leone XIV riceve i partecipanti al Giubileo di Rom, Sinti e Caminanti, riuniti in Aula Paolo VI e li esorta ad essere “protagonisti del cambiamento d’epoca in corso”, facendo “conoscere la bellezza della vostra cultura” e “condividendo la fede, la preghiera e il pane frutto di lavoro onesto”. 

 

“Il cuore della Chiesa, per sua stessa natura, è solidale con coloro che sono poveri, esclusi ed emarginati, con quanti sono considerati uno scarto della società”, aggiunge il Pontefice, ricordando che per quasi mille anni pellegrini e nomadi si sono ritrovati in contesti che, progressivamente, hanno “costruito modelli di sviluppo rivelatisi per molti aspetti ingiusti e insostenibili”. 

 

Papa Leone XIV ha sottolineato che "proprio il modello di società che vi ha marginalizzato e reso itineranti senza pace e senza accoglienza, prima nelle carovane stagionali poi negli accampamenti situati nelle periferie delle città, dove talora vivete ancora senza corrente elettrica e acqua, è quello che ha creato nell'ultimo secolo le più grandi ingiustizie sociali a livello globale: enormi disuguaglianze economiche tra persone e popoli, crisi finanziarie senza precedenti, disastri ambientali, guerre".